Il commento alle letture di domenica 3 settembre 2017 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere ยซLa Dogaiaยป di Prato.
Tra conformitร e cambiamento
Una chiave di comprensione delle letture che la liturgia di oggi ci propone ci รจ offerta dallโapostolo Paolo (Rm 12, 1-2; 2ยฐa lettura), chiave necessaria per capire anche la vicenda interiore di due personaggi che incontriamo in questi brani.
Il primo รจ Geremia (Ger 20, 7-9; 1a lettura) che esprime nel suo lamento tutta la difficoltร a percorrere il sentiero della profezia nel quale Dio lo ha posto. Non si tratta del fanatico fideista che gioca tutto nella sua contrapposizione con il mondo, lโuomo del ยซmolti nemici, molto onoreยป che gode della propria diversitร e della superioritร morale sui trogloditi che lo circondano. Non si tratta neanche del ยซquaquaraquaยป che non ha in coraggio delle proprie idee e che ha paura della propria ombra. Probabilmente Geremia sente la propria inadeguatezza ad accogliere una parola che lo sovrasta, unโ incapacitร che รจ radicata nel suo stesso essere mentre si trova a dover proclamare lโinaudita vicinanza di Dio, fuoco divorante capace di consumare ben altro che la sua misera realtร di uomo. Eppure cโรจ un ยซeppureยป, uno spossessamento, un trovarsi lanciati oltre se stessi che รจ ancora piรน incredibile e che, paradossalmente, solo puรฒ dare pace. Solo avventurandosi in questa terra o in questo oceano, solo mollando gli ormeggi e le redini รจ possibile, incredibile ma vero, trovare stabilitร e vita.
Pietro fa unโ esperienza simile, anche se con toni meno accorati, quando pretende di remare contro al percorso che Cristo ha intrapreso (Mt 16, 21-27). Geremia comprende e dร un nome alla propria esperienza decidendosi ad abbandonare le sue riserve, Pietro probabilmente รจ piรน coriaceo, la sua determinazione ad ancorarsi a punti fermi lo accompagnerร ancora per diverso tempo. La reprimenda di Cristo, che offre a lui la stessa chiave di lettura che Geremia ha distillato dal silenzio del suo Dio, ยซchi vuole salvare la propria vita la perderร ยป(v. 25) non sembra sul momento provocare un qualche effetto in lui, che si ritira nel suo silenzio ma continuerร , in diverse occasioni, a riproporre caparbiamente il suo programma; comunque la strada รจ tracciata.
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Come dicevo allโinizio, รจ Paolo che, con il modo che gli รจ proprio, propone anche a noi una chiave di lettura che riprende lโesperienza di questi due personaggi. In fondo nella nostra vita cโรจ sempre una dialettica tra conformitร e cambiamento. ร il dato centrale di ogni esperienza culturale: il soggetto รจ plasmato dalla cultura alla quale appartiene, lingua, tradizioni, usanze, valori, ma anche influisce su di essa modificandone, attraverso le proprie scelte, molte sue componenti. Lโaccento di Paolo รจ posato maggiormente sulla necessitร di una trasformazione della propria mentalitร rispetto al conformismo, agli schemi presenti nel mondo circostante (cf. v.2). Forse egli si riferiva principalmente al mondo pagano che circondava le neonate comunitร cristiane ma certo vale anche per lโoggi. Sacralizzare la propria cultura, i propri valori, la modalitร di espressione della stessa fede รจ sempre un rischio, lโomologazione รจ un virus sempre attivo e che si ricombina in forme molteplici. La trasformazione della propria mentalitร ci apre agli orizzonti intuiti da Geremia, manifestati pienamente in Cristo, verso quella ยซrimozione del veloยป (cf. 2 Cor 3,14) che รจ la meta di ogni cercatore di veritร e autenticitร nella propria vita.
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XXII Domenica del Tempo Ordinario โ Anno A
- Colore liturgico: Verde
- Ger 20, 7-9; Sal.62; Rm 12, 1-2; Mt 16, 21-27
Mt 16, 21-27
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesรน cominciรฒ a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.
Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: ยซDio non voglia, Signore; questo non ti accadrร maiยป. Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: ยซVaโ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perchรฉ non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!ยป.
Allora Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซSe qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perchรฉ chi vuole salvare la propria vita, la perderร ; ma chi perderร la propria vita per causa mia, la troverร .
Infatti quale vantaggio avrร un uomo se guadagnerร il mondo intero, ma perderร la propria vita? O che cosa un uomo potrร dare in cambio della propria vita?
Perchรฉ il Figlio dellโuomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderร a ciascuno secondo le sue azioniยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 03 โ 09 Settembre 2017
- Tempo Ordinario XXII, Colore Verde
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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