Commento alle letture di domenica e spunti di riflessione dedicati ai catechisti o ai sacerdoti per impostare lโomelia per la messa con i bambini.
PRIMA LETTURA (Amos 6,1a.4-7)
Dopo i commercianti, il profeta Amos mette sotto tiro i potenti e i ricchi che gozzovigliano e non si preoccupano del benessere dei poveri e del destino della nazione. Questi buontemponi, che non hanno ascoltato a tempo gli ammonimenti del profeta, non si rendono conto che mandano in rovina tutta la nazione. Nel loro futuro cโรจ lโesilio.
Capire le parole
- Al sicuro sulla montagna di Samaria. Era un luogo di perdizione per via dei culti agli idoli e di altri comportamenti immorali che si svolgevano in quei territori, pensando di essere al sicuro e di non dover temere alcun tipo di punizione.
- La rovina di Giuseppe. Giuseppe, il piรน piccolo e indifeso dei figli di Giacobbe, diventa qui il simbolo degli oppressi e degli sfruttati, della cui sorte nessuno si cura. Ma come la sua storia cambiรฒ nel bene per le misteriose vie di Dio, allo stesso modo la sorte di tanti che ora gemono รจ destinata ad un futuro di consolazioni.
SECONDA LETTURA (1 Timoteo 6,11-16)
Paolo, dopo aver denunciato la presenza di falsi maestri nelle comunitร cristiane, esorta Timoteo a coltivare tutte le virtรน, per essere di esempio ai fratelli e aiutarli a conservare intatta la fede in Gesรน.
Capire le parole
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- La buona battaglia della fede. Paolo ricorda che non basta aver raggiunto un sufficiente livello nel credere al Vangelo e al Dio di Gesรน, ma che dinanzi alle difficoltร e alle prove della vita occorre difendere la fede dagli assalti del dubbio e dalla tentazione di venir meno alla fede stessa in Gesรน.
- Irreprensibile. Comportamento o promessa solenne, tale da non essere suscettibile di alcun appunto, rimprovero, osservazione da parte di nessuno.
VANGELO (Luca 16,19-31)
Una parabola apparentemente semplice nella quale Luca sintetizza lโinsegnamento di Gesรน sullโuso della ricchezza: nella comunitร cristiana non ci devono essere ricchi e poveri, ma fratelli che condividono i beni di questo mondo, perchรฉ nessuno sia smodatamente ricco e nessuno sia cosรฌ povero da non poter vivere dignitosamente.
Capire le parole
- Vestiti di porpora e di lino finissimo. Ai tempi di Gesรน erano i tessuti piรน pregiati con cui potevano essere create le vesti e lโabbigliamento.
- Epulone. Non รจ un nome di persona, ma un aggettivo che indica una persona eccessivamente incline ai piaceri della tavola. Infatti Epulone ยซtutti i giorni banchettava lautamenteยป.
- Lazzaro. Questo รจ lโunico caso, tra tutti i Vangeli, in cui al personaggio di una parabola รจ assegnato un nome di persona. Lazzaro in ebraico significa ยซil mio Dio aiutaยป, ma applicato al mendicante della parabola, sembra piuttosto rimandare al Lazzaro fratello di Marta e Maria tornato dallโaldilร perchรจ risuscitato da Gesรน.
PER RIASSUMEREโฆ
Ancora una parabola su ricchezza e povertร ; perรฒ questa volta la domanda non riguarda il modo di usare la ricchezza, ma il modo di interpretare il senso della vita. Inoltre ci รจ chiesto di dire a chi crediamo nel fare le scelte decisive. Non credere ai profeti, e per noi non credere a Gesรน morto e risorto, conduce a vivere una vita votata al fallimento.
Fonte (e molto altro materiale) sul sito elledici.org