Sappiamo bene cosa ha fatto Giuda: ha appena tradito Gesù e Gesù lo sa. È un momento tristissimo perché Gesù sa di essere stato tradito da un amico che ha vissuto con lui per almeno tre anni.
Eppure Gesù non parla di vendetta anzi parla di gloria. Noi pensiamo che la gloria sia di chi vince: chi vince una medaglia o un premio importante: il suo nome ce lo ricorderemo. Non ci ricordiamo mai il nome di chi arriva ultimo o è sconfitto!
Eppure in questo momento in cui Gesù sembra essere sconfitto: non può scappare e quanto di bello aveva fatto in quegli anni sembra essere dimenticato perché è stato tradito e verrà trattato come un delinquente, Gesù parla di gloria. Lui ha vinto.
Ha vinto perché ha perso: ha fatto una rivoluzione di idee, mentalità e comportamenti. E con lui vincono per la prima volta tutti quelli che sembrano sconfitti: i poveri, gli ammalati, i soli, quelli che non sono considerati importanti. Strana vittoria e strana gloria di chi vince nel momento più triste.
Gesù sa che deve andare via: morire, risorgere e salire in Cielo così lascia agli apostoli, ai suoi amici il comandamento che riassume quello che li ha fatto e detto: ‘amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato’.
Non dice amate me, perché è facile amare uno che è in cielo, ma amatevi a vicenda e così trovate Gesù negli altri, nei vicini e nei lontani: in tutti quelli che il Signore ci mette accanto.
Isa Amatulli – Diocesi di Faenza
Leggi il brano del Vangelo
Uno di voi mi tradirà… Non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte.
Dal vangelo secondo Giovanni
Gv 13, 21-33.36-38
In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte. Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire». Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.