Il commento alle letture di domenica 19 Agosto 2018 a cura dei Missionari della Via.
Oggi arriviamo al cuore del discorso di Gesรน sul โpane vivo disceso dal cieloโ. Questo cibo capace di saziare la nostra fame dโinfinito รจ molto concreto: รจ la sua Carne e il suo Sangue, che nel linguaggio semitico indica tutta la persona; รจ la sua stessa vita che ci ha donato una volta per tutte morendo in croce per noi e che, essendo risorto, ci comunica nel tempo mediante la Chiesa nel sacramento dellโEucaristia.
I giudei invece, maestri delle astuzie per difendersi da una fede troppo impegnativa, preferiscono restringere le parole di Gesรน al senso materiale, e cosรฌ il mistero dโamore del Signore e del dono della sua vita divina รจ ridotto a cannibalismo! Gesรน non si sofferma sulla mormorazione dei giudei, ma va direttamente alla necessitร di cibarsi di lui: In veritร vi dico: se non mangiate il mio corpo e non bevete il mio sangue non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterรฒ nellโultimo giorno. Forte e chiaro! Se vogliamo avere e alimentare in noi la vita eterna, che รจ la vita di Dio, dobbiamo nutrirci dellโEucaristia.
Come il corpo non ha in sรฉ la vita ma deve alimentarla mangiando piรน volte, cosรฌ รจ per lโanima: per avere in sรฉ la vita immortale di Dio, deve nutrirsi del corpo e sangue di Gesรน. Ecco perchรฉ S. Teresina diceva che quando il demonio ci ha allontanati dalla Comunione, ha raggiunto il suo scopo. Che pena vedere nelle chiese tante persone che non vanno a ricevere la comunione perchรฉ non ne hanno capito la grandezza, o perchรฉ si vergognano a confessarsi, facendo la fine del cane che si morde la coda! ร come se fossi invitato ad un pranzo di gala e dopo essermi seduto, non mangiassi niente! A che mi serve? Mi sono nutrito? No. Ho fatto contento il padrone di casa? No. E pensate qui che ad invitarmi รจ Dio che come โpastoโ mi dร se stesso! Ma pensate che cosa grandiosa: mentre per la vita del corpo, come diceva il santo Curato dโArs, Dio ha provveduto innumerevoli cibi, per la nostra anima non ha trovato nulla di degno se non lui stesso! E mentre tutti gli altri cibi vengono trasformati in energia per il corpo, lโEucaristia ci trasforma in Gesรน, ci unisce a lui, rendendoci suo Corpo vivo e sua Parola vivente! E con buona pace di tanti nostri fratelli cristiani separati, che sostengono che sia solo un simbolo e un ricordo, Gesรน dice: il mio corpo รจ vero cibo e il mio sangue รจ vera bevanda! (Gv 6,55). Oppure quanti (ovviamente esclusi anziani e malati) si giustificano dicendo che vedono la messa in TV: ma ditemi, quando vedete una trasmissione di cucina, poi non pranzate? Ovviamente sรฌ, perchรฉ quei piatti non escono dal televisore! E cosรฌ lโostia santa!
Il pasto in tutte le culture non รจ solo โriempimento della panciaโ, ma occasione di amicizia, di comunione; quando manca la comunione, non ti vien neanche voglia di sederti a tavola con quella persona. Ecco dunque lโaltro passaggio fondamentale: ricevere il Corpo di Gesรน significa far comunione con lui, con la sua vita, con le sue scelte. Ecco perchรฉ sarebbe inutile ricevere lโEucaristia se non si รจ in comunione di vita con il Signore, fuori dal Vangelo: che comunione รจ quella? A parole, ma non con i fatti! San Paolo dice che poichรฉ mangiamo tutti di un unico pane, siamo tutti un corpo solo (cf 1Cor 10,16-17). Diceva san Giovanni Crisostomo: ยซChe cosโรจ il pane consacrato? Corpo di Cristo. E che cosa diventano coloro che si comunicano? Corpo di Cristo. Non molti corpi: un Corpo solo, quello di Cristoยป.
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Dunque non solo la Chiesa ci dona lโeucaristia, ma lโeucaristia ci fa chiesa, ci rende un corpo solo. Tutti quelli che la ricevono sono come โchicchiโ di un unico grano: ยซIl corpo di Cristo che รจ la Chiesa, scrive Agostino, si รจ formato a somiglianza del pane eucaristico; รจ passato attraverso le stesse vicissitudini: i suoi membri erano prima distinti e separati, come lo erano i diversi chicchi di grano sulle colline; sono stati mietuti, cioรจ riuniti dalla parola, macinati dai digiuni e dalle penitenze, impastati con acqua nel battesimo, cotti al fuoco dello Spirito Santo e sono diventati un unico corpo, come i chicchi di grano diventano un unico pane e gli acini di uva un unico vinoยป (CCC 1396).
Qual รจ la conseguenza? Che non possiamo comunicare con il Signore, se non comunichiamo tra noi; non possiamo fare vera comunione con Cristo, se siamo divisi tra noi, se ci odiamo, se non siamo pronti a riconciliarci. Sarebbe come dare un bacio sul volto al Signore mentre gli do un pugno nello stomaco e un pestone sui piedi! A che serve ricevere la santa comunione se poi vivo una doppia vita tradendo il coniuge, o trattando il proprio corpo come oggetto di esibizione e passione, o frequentando cattive compagnie, o partecipando a truffe e compagnie malavitose, o facendosi i soldi sulla pelle degli immigrati, o sfruttando operai e lavoro in nero, o non rivolgendo la parola alle persone, o dando scandalo con i soldi; peggio ancora se sono anime consacrate al Signore, che ricevono e magari celebrano pure i sacramenti, facendo del denaro il proprio Dio e vivendo in una scandalosa mondanitร . Accostiamoci con amore e devozione, con sinceritร a questo grandioso sacramento: lรฌ, nascosto nel pane, cโรจ Dio!
Preghiamo la Parola
Signore, nellโEucaristia sei vivo e realmente presente; aiutaci a riscoprire questo dono immenso, a riceverlo con amore e a vivere una vita in comunione con te!
VERITAโ: Vita interiore e sacramenti
NellโEucaristia incontriamo Gesรน; che bello passare a trovarlo, adorarlo, riceverlo la domenica con amore e con un cuore ben disposto e confessato. Alimento la devozione nel Santissimo sacramento, curando anche i piccoli gesti?
CARITAโ: Testimonianza di vita
Fare comunione con Gesรน significa ricevere lโOstia santa e poi vivere come Lui vuole, secondo il Vangelo e lโinsegnamento della Chiesa, secondo la logica dellโamore, per diventare anche io โostia vivaโ, pane spezzato per la vita del mondo. Curo la coerenza? Cerco di migliorarmi giorno dopo giorno, per somigliare sempre piรน a Cristo?
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ Anno B
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- Colore liturgico: Verde
- Prv 9, 1-6; Sal. 33; Ef 5, 15-20; Gv 6, 51-58
Gv 6, 51-58
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesรน disse alla folla: ยซIo sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrร in eterno e il pane che io darรฒ รจ la mia carne per la vita del mondoยป.
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: ยซCome puรฒ costui darci la sua carne da mangiare?ยป.
Gesรน disse loro: ยซIn veritร , in veritร io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dellโuomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterรฒ nellโultimo giorno. Perchรฉ la mia carne รจ vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, cosรฌ anche colui che mangia me vivrร per me.
Questo รจ il pane disceso dal cielo; non รจ come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrร in eternoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 19 โ 25 Agosto 2018
- Tempo Ordinario XIX
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net
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