Il commento alle letture di domenica 17 Marzo 2019 a cura dei Missionari della Via.
Meditiamo la Parola
Questa domenica il vangelo ci porta a meditare sulla trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor. Gesù salì sul monte a pregare e mentre pregava il suo volto cambiò d’aspetto. La trasfigurazione è dunque un evento di preghiera: diventa visibile ciò che accade nel dialogo di Gesù con il Padre, l’intima compenetrazione del suo essere con Dio, che diventa pura luce nel suo essere Uno con il Padre.
Comprendiamo dunque che anche noi se vogliamo essere quella luce che Dio stesso ci ha detto di essere, occorre che diveniamo persone che pregano, che sanno mantenere il contatto con Dio Padre, perché: «La preghiera non è un optional, ma è una questione di vita o di morte. Solo chi prega infatti, cioè chi si affida a Dio, con amore, può entrare nella vita eterna che è Dio stesso» (Benedetto XVI). E noi quanto tempo dedichiamo alla preghiera? Ricordiamoci che: «Chi prega non spreca il suo tempo, anche se la situazione ha tutte le caratteristiche dell’emergenza e sembra spingere unicamente all’azione» (Benedetto XVI).
E non solo una preghiera del cuore, che è sì importante fare, ma una preghiera biblica che ci aiuti a conoscere sempre meglio Gesù. Vi erano infatti con Gesù, Mosè ed Elia, cioè coloro che rappresentavano la legge ed i profeti. Pertanto le parole riferite a Gesù avevano un significato ben chiaro: tutte le promesse in lui si sono realizzate, in lui tutta la scrittura trova il suo compimento, ed è lui che ora dovete ascoltare! Queste parole valgono dunque anche per noi: ascoltiamo Gesù! Ascoltiamolo nella sua Parola interpretata dalla Chiesa, leggiamo spesso la sacra Scrittura, raccogliendo l’invito di S. Girolamo: «Leggi molto spesso la Divina Scrittura. Direi di più: mai le tue mani dovrebbero deporre il testo Sacro! […] Il sonno ti sorprenda col libro Santo tra le mani e la testa, per la stanchezza, cada sulle pagine Sante!». E chiediamo anche la grazia, non solo di leggere e meditare, ma poi, soprattutto, di praticare! (cfr Mt 7,24-27).
Dopo aver visto come Gesù giunge alla trasfigurazione sul monte, ci domandiamo il motivo profondo di tale trasfigurazione. La trasfigurazione di Gesù si inserisce tra due annunzi della passione di Gesù ed ha uno scopo ben preciso: preparare i discepoli allo scandalo della croce, a ciò che il loro Maestro avrebbe da lì a poco affrontato. Questa trasfigurazione aveva insomma uno scopo pedagogico, aveva il compito di rafforzare i discepoli, come a dire: “Voi adesso vedete chi sono veramente! Voi state vedendo la mia divinità, ma nonostante io sia Dio affronterò per amore vostro la passione e la morte! Ma questo non vi turbi, perché io non son venuto nella gloria e nella potenza – come voi magari pensate – ma nell’umiltà! Per voi io affronterò la morte e la vincerò!”. Perciò, come fatto notare da S. Leone Magno: «Lo scopo principale della trasfigurazione era di rimuovere dal cuore degli apostoli lo scandalo della croce, affinché l’umiltà della passione da lui voluta non turbasse la loro fede, essendo stata rivelata ad essi in anticipo l’eccellenza della sua dignità nascosta».
Anche nella nostra vita il Signore permette momenti di grazia e consolazione prima di “forti tempeste”; impariamo a farne tesoro, così che, richiamandoli alla mente nei momenti difficili, possano essere come rugiada che ristora l’arsura della sofferenza, aiutandoci a viverla e ad offrirla con amore. Se così sapremo fare, ecco che allora anche noi saremo luce per gli altri!
Preghiamo la Parola
Signore, aiutaci a salire con te sul monte, a rimanere svegli pregando, ad essere in te luce che rischiara e consola, a dire con la vita e con le parole: e bello Signore stare con te!
VERITA’: Vita interiore e sacramenti
Quanto tempo dedico alla preghiera? E soprattutto, che qualità ha la mia preghiera?
Cerco di vivere con il cuore rivolto a Dio? Durante il giorno gli rivolgo anche brevi invocazioni? Cerco di essergli gradito in tutto ciò che faccio?
CARITA’: Testimonianza di vita
I discepoli ascoltano Gesù, mantenendo il segreto. Io cerco di ascoltare Gesù nelle scelte quotidiane di vita? Cerco di essere docile al Vangelo e allo Spirito Santo?