Il commento alle letture di domenica 16 Settembre 2018 a cura dei Missionari della Via.
Da tempo i discepoli camminano con Gesรน, e il Maestro vuol vedere che cosa hanno capito di lui. Parte con una specie di sondaggio: ma la gente, che dice che io sia? E i discepoli fanno un rapido elenco riportando alcune opinioni altrui รจ facileโฆ il problema viene quando sono interpellati direttamente, quando bisogna sbilanciarsi, prendere una posizione: ma voi, chi dite che io sia?
Pietro, ispirato dallo Spirito di Dio, afferma: tu sei il Cristo, cioรจ lโinviato di Dio, il suo consacrato, quello che tutti aspettano, anzi, di piรน, perchรฉ tutti aspettavano un uomo che liberasse il popolo dallโimpero di Roma; in Gesรน invece abbiamo Dio che si fa uomo per liberarci dal male e dalla morte, donandoci la vita eterna! Eh sรฌ, da qui bisogna partire: dal riscoprire che Gesรน รจ vero Dio e vero uomo: cioรจ รจ Dio stesso che si รจ fatto uomo. Se non partiamo da qui, le sue parole avranno lo stesso peso di quelle di un poeta, di un politico o di un semplice uomo qualsiasi. Ma le parole di Gesรน innanzitutto non sono parole qualsiasi, nรฉ tantomeno di un uomo qualsiasi: uno che ha detto e fatto le cose di Gesรน o รจ un pazzo o รจ davvero Dio; o รจ un impostore o รจ uno che ha lโautoritร per dirle!
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E ci ha dimostrato, con la sua vita coerentissima e con la sua risurrezione che รจ davvero nostro Signore, e chi crede in lui ha la vita eterna! Ma attenti: non basta sapere chi รจ Gesรน in teoria. Bisogna conoscere davvero chi รจ Gesรน, qual รจ il vero volto di Dio che ci ha rivelato: e Gesรน lo si conosce frequentandolo: pregando, meditando il Vangelo, incontrandolo nei sacramenti, imitandolo nella vita: sรฌ, Gesรน lo si conosce seguendolo con la vita.
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Gesรน parla di sรฉ e della sua passione, vuol far capire ai suoi che non รจ venuto a dominare sugli altri ma a dare la vita per gli altri, che la sua strada non รจ quella del potere, dellโarroganza, dellโinteresse, del guadagno, ma la via dellโamore, dellโumiltร , della povertร , della condivisione delle sofferenze altrui. Non รจ venuto a cancellare la sofferenza, ma a darle un senso, a riempirla della sua presenza. S. Pietro, forse ancora fiero di sรฉ per la risposta azzeccata, davanti a tutti prende in disparte Gesรน e lo rimprovera un poโ: Ma che dici? Tu soffrire? Non sia mai! ora te lo spiego io come si faโฆ Ed ecco arrivare a Pietro una doccia tremenda: mettiti dietro di me, Satana, perchรฉ tu ragioni secondo il mondo, ma non secondo Dio! Sรฌ, Gesรน rimprovera Pietro perchรฉ ragiona in modo umano, anzi diabolico: lo chiama Satana, perchรฉ vuol mettersi davanti a Dio, vuole dire lui a Dio che cosa deve fare, invece di fare lui ciรฒ che Dio dice, di seguirlo imparando cosa significhi amare e donare la vita per gli altri. La reazione di Pietro รจ importante: svela quella che era la sua e la nostra lontananza dagli schemi di Dio; non a caso, quando qualcuno soffre, la prima reazione di molti qual รจ? Non รจ forse: ma dovโรจ Dio? Perchรฉ non interviene? Proprio a me che ho fatto tanto bene? Sarร la passione a svelare il vero volto di Dio: il volto debole dellโamore vero, un amore totale, fedele, che si lascia anche rifiutare, che non si impone; ma anche un amore onnipotente, capace di vincere il male del rifiuto e della morte, capace dunque di trarre da ogni sofferenza un bene piรน grande, capace di trasformare una fredda croce in un letto dโamore dove poter far esperienza della tenera presenza del Signore.
La passione svela lโinganno che abbiamo nel cuore, tutte le idee sbagliate di Dio, spesso ridotto ad amuleto scaccia-problemi. Pietro dovrร imparare che altro รจ dire chi รจ Gesรน, altro รจ conoscerlo e seguirlo per la via stretta della croce. Ed ecco lโinvito del Signore: chi mi vuol seguire, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Cioรจ: chi liberamente vuole seguire il mio stile di vita, impari a mettere da parte le sue idee e i suoi schemi, le sue comoditร , i suoi modi di pensare, impari a dire NO al male e ai propri capricci per diventare libero di dire di sรฌ al bene; prenda la sua croce, cioรจ abbracci di cuore la volontร di Dio, il proprio quotidiano, la propria missione e mi segua, cioรจ mi imiti, cammini con me, cercando di vivere il S. Vangelo, per diventare un raggio di vera bellezza in un mondo rabbuiato dalla tetra menzogna. Perchรฉ chi vorrร salvare la propria vita la perderร , mentre chi la perderร per causa mia e del Vangelo la troverร e in eterno. Che significa?
Tutti vogliamo salvare la nostra vita, no? Certo! Il punto รจ: chi si vuol salvare da solo, facendo solo di testa sua, alla fine si perderร ; chi vuol salvarsi dalla morte accumulando, facendo di testa sua, cercando di โcadere sempre in piediโ a suon di menzogne, alla fine andrร giรน rovinosamente, come uno che non sa nuotare ma si ostina a rifiutare lโaiuto del bagnino. Chi invece perderร la sua vita, si salverร ; cioรจ chi si lascia guidare da un altro, chi si lascia salvare da Gesรน, abbandonando il proprio modo di pensare e abbracciando quello del Vangelo, la ritroverร per sempre. E noi, cosa vogliamo fare: perdere la nostra vita o ritrovarla?
Preghiamo la Parola
Signore, quante volte ci professiamo โcredentiโ, ma poi la nostra vita non รจ fondata su di te, le nostre scelte non sono secondo il Vangelo; siamo sempre tentati di salvarci a modo nostro. Aiutaci a scommettere davvero la vita su di te, riscoprendo la gioia della salvezza che solo tu ci dai!
VERITAโ: Vita interiore e sacramenti
Tu chi dici che io sia? Chi รจ per te Gesรน? che posto ha nelle tue giornate? puoi dire davvero che sia il centro della tua vita?
CARITAโ: Testimonianza di vita
Spesso il Signore lo conosciamo davvero nei momenti di sofferenza, quando, facendo i conti con i nostri limiti e fragilitร , iniziamo ad affidarci esistenzialmente a Lui. La sofferenza purifica anche lโidea che abbiamo di Dio, non un dio-amuleto, ma un Dio- amore, che ci guida e ci sostiene. Che testimonianza do con la mia vita? Cerco di stare accanto di chi soffre, portando la Sua consolazione?
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ Anno B
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 16 Settembre 2018 anche qui.
- Colore liturgico: Verde
- Is 50, 5-9; Sal. 114; Gc 2, 14-18; Mc 8, 27-35
Tu sei il Cristo… Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire.
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 8, 27-35
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27Poi Gesรน partรฌ con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarรจa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: ยซLa gente, chi dice che io sia?ยป. 28Ed essi gli risposero: ยซGiovanni il Battista; altri dicono Elia e altri uno dei profetiยป. 29Ed egli domandava loro: ยซMa voi, chi dite che io sia?ยป. Pietro gli rispose: ยซTu sei il Cristoยป. 30E ordinรฒ loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
31E cominciรฒ a insegnare loro che il Figlio dellโuomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. 32Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. 33Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverรฒ Pietro e disse: ยซVaโ dietro a me, Satana! Perchรฉ tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uominiยป.
34Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: ยซSe qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 35Perchรฉ chi vuole salvare la propria vita, la perderร ; ma chi perderร la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverร .
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 16 – 22 Settembre 2018
- Tempo Ordinario XXIV
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net
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