Commento alle letture di domenica e spunti di riflessione dedicati ai catechisti o ai sacerdoti per impostare l’omelia per la messa con i bambini.
PRIMA LETTURA (Sir 15,16-21 (NV) [gr. 15,15-20])
Ben Sirac, un sapiente del secondo secolo, invita a osservare la legge, sapendo che Dio vede ogni nostra azione e non autorizza nessuno a compiere il male. Dio infatti รจ sempre dalla parte del bene: รจ la libertร che puรฒ indurre lโuomo al male.
Capire le parole
- Comandamenti. Piรน che come โordiniโ, โcomandiโ, imposizioni gravose, vanno intesi come โparole di vitaโ in grado di far vivere bene lโuomo. Come un ingegnere o un progettista conoscono bene e a fondo lโintima natura della macchina o dellโedificio che hanno tratto dalla loro mente al mondo reale, cosรฌ solo Dio conosce cosรฌ profondamente lโessere umano che ha creato, da potergli dare le giuste istruzioni per โfunzionareโ a meraviglia.
SECONDA LETTURA (1 Cor 2,6-10)
Prosegue la presentazione della lettera ai Corinzi. Paolo parla ai cristiani della vera sapienza, quella che proviene dallo Spirito e che รจ anticipazione della gloria futura. Dio ha preparato per coloro che lo amano qualcosa di straordinario, che nessuno ha mai visto o ascoltato.
Capire le parole
- Sapienza umana. ร il ben parlare, con stile, con eleganza, quella capacitร di saper conquistare finanche ad affabulare gli uditori. Paolo ci tiene invece a ricordare che tutta la sua predicazione รจ basata su quanto di meno possa risultare affascinante: il Cristo crocifisso, sconfitto e fallimentare, su cui ha trionfato la potenza di Dio che lo ha risuscitato. Solo chi รจ animato da fede e da nessun altro interesse terreno riconosce e accoglie tutto questo.
VANGELO (Mt 5,17-37)
Continua il capitolo 5 di Matteo, il ยซDiscorso della montagnaยป. Gesรน, che a volte pare contrapporsi alla legge, qui la conferma in modo netto, anzi la porta alle estreme conseguenze, soprattutto nei confronti dellโamore al prossimo.
Capire le parole
- Iota. Piccolo segno dellโalfabeto greco, derivante dalla lettera ebraica yod. Il suo nome deriva dal termine ebraico yad, che significa โmanoโ, perchรฉ ha la forma di un piccolo dito. Lo yod รจ cosรฌ piccolo che a volte gli scribi antichi lo eliminavano dalle parole per risparmiare spazio. Chi ascoltava Gesรน aveva familiaritร con questa lettera, e comprendeva che intendeva dire che โnemmeno il minimo dettaglio verrร eliminato dalla Torahโ, la Legge data a Mosรจ.
IN SINTESI
Anche in questa domenica ci viene offerto un brano del capitolo 5 di Matteo. Gesรน, dopo aver proposto le beatitudini, prosegue con il lungo Discorso della montagna, nel quale come un nuovo Mosรจ proclama solennemente la sua legge, che non รจ diversa da quella praticata dagli ebrei del suo tempo, ma che diventa estremamente piรน impegnativa, perchรฉ la porta alle estreme conseguenze, coinvolgendo il cuore dellโuomo.
Fonte (e molto altro materiale) sul sito elledici.org
Letture della Domenica
VI Domenica del Tempo Ordinario โ ANNO A
Colore liturgico: VERDE
Prima Lettura
A nessuno ha comandato di essere empio.Dal libro del Siracide
Sir 15, 15-20, NV 15, 16-21
Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti custodiranno;
se hai fiducia in lui, anche tu vivrai.
Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua:
lร dove vuoi tendi la tua mano.
Davanti agli uomini stanno la vita e la morte, il bene e il male:
a ognuno sarร dato ciรฒ che a lui piacerร .
Grande infatti รจ la sapienza del Signore;
forte e potente, egli vede ogni cosa.
I suoi occhi sono su coloro che lo temono,
egli conosce ogni opera degli uomini.
A nessuno ha comandato di essere empio
e a nessuno ha dato il permesso di peccare.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 118 (119)
R. Beato chi cammina nella legge del Signore
Beato chi รจ integro nella sua via
e cammina nella legge del Signore.
Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore. R.
Tu hai promulgato i tuoi precetti
perchรฉ siano osservati interamente.
Siano stabili le mie vie
nel custodire i tuoi decreti. R.
Sii benevolo con il tuo servo e avrรฒ vita,
osserverรฒ la tua parola.
Aprimi gli occhi perchรฉ io consideri
le meraviglie della tua legge. R.
Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti
e la custodirรฒ sino alla fine.
Dammi intelligenza, perchรฉ io custodisca la tua legge
e la osservi con tutto il cuore. R.
Seconda Lettura
Dio ha stabilito una sapienza prima dei secoli per la nostra gloria
Dalla Prima lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi
1 Cor 2,6-10
Fratelli, tra coloro che sono perfetti parliamo, sรฌ, di sapienza, ma di una sapienza che non รจ di questo mondo, nรฉ dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che รจ nel mistero, che รจ rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria.
Nessuno dei dominatori di questo mondo lโha conosciuta; se lโavessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria.
Ma, come sta scritto:
ยซQuelle cose che occhio non vide, nรฉ orecchio udรฌ, nรฉ mai entrarono in cuore di uomo, Dio le ha preparate per coloro che lo amanoยป. Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito;ย lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profonditร di Dio.
Parola di Dio
Vangelo
Cosรฌ fu detto agli antichi; ma io vi dico.
Dal Vangelo secondo Matteoย
Mt 5, 17-37
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซNon crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In veritร io vi dico: finchรฉ non siano passati il cielo e la terra, non passerร un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirร uno solo di questi minimi precetti e insegnerร agli altri a fare altrettanto, sarร considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverร e li insegnerร , sarร considerato grande nel regno dei cieli.
Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererร quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: โNon ucciderai; chi avrร ucciso dovrร essere sottoposto al giudizioโ. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrร essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: โStupidoโ, dovrร essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: โPazzoโ, sarร destinato al fuoco della Geรจnna.
Se dunque tu presenti la tua offerta allโaltare e lรฌ ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lรฌ il tuo dono davanti allโaltare, vaโ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto dโaccordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perchรฉ lโavversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In veritร io ti dico: non uscirai di lร finchรฉ non avrai pagato fino allโultimo spicciolo!
Avete inteso che fu detto: โNon commetterai adulterioโ. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha giร commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Se il tuo occhio destro ti รจ motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geรจnna. E se la tua mano destra ti รจ motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geรจnna.
Fu pure detto: โChi ripudia la propria moglie, le dia lโatto del ripudioโ. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone allโadulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
Avete anche inteso che fu detto agli antichi: โNon giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramentiโ. Ma io vi dico: non giurate affatto, nรฉ per il cielo, perchรฉ รจ il trono di Dio, nรฉ per la terra, perchรฉ รจ lo sgabello dei suoi piedi, nรฉ per Gerusalemme, perchรฉ รจ la cittร del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perchรฉ non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: โsรฌ, sรฌโ, โno, noโ; il di piรน viene dal Malignoยป.
Parola del Signore.
Forma breve:
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5, 20-22a.27-28.33-34a.37
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซIo vi dico: se la vostra giustizia non supererร quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: โNon ucciderai; chi avrร ucciso dovrร essere sottoposto al giudizioโ. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrร essere sottoposto al giudizio.
Avete inteso che fu detto: โNon commetterai adulterioโ. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha giร commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Avete anche inteso che fu detto agli antichi: โNon giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramentiโ. Ma io vi dico: non giurate affatto. Sia invece il vostro parlare: โsรฌ, sรฌโ, โno, noโ; il di piรน viene dal Malignoยป.
Parola del Signore