Commento alle letture di domenica 15 Dicembre 2019 – p. Benedict Vadakkekara

Il commento alle letture di domenica 15 dicembre 2019 a cura di p. Benedict Vadakkekara.

Nel tempo d’Avvento la parola di Dio ci presenta delle figure bibliche che incarnano in modo vivo l’attesa del Signore. In questa domenica la figura centrale è il Battista. Accanto a lui, emerge la figura di Gesù che, rispondendo ai discepoli di Giovanni, traccia la sua identità e, pensando alla possibile reazione a quelle parole, dichiara beati coloro che non si sarebbero scandalizzati di lui.

Scandalo è un vocabolo di origine greca che indica letteralmente la pietra d’inciampo, l’ostacolo preparato per colpire una persona. Gesù difatti scandalizza i suoi concittadini per le sue origini poco messianiche, i farisei con le sue parole sferzanti, i discepoli del Battista con il suo operato fuori degli schemi previsti. Il Battista si era presentato molto esigente; chi vuole prepararsi al Regno che è vicino deve convertirsi, mutare logica della vita.

Proviamo a metterci nei panni del Battista. Sembrava sfumare tutto il lavoro fatto per preparare l’incontro con Colui che avrebbe dovuto crescere e che invece diminuiva rifiutando potere e popolarità. Giovanni aveva parlato di mietitura, di raccolto. E questo Gesù parla invece di semina. Giovanni lo vedeva col ventilabro in mano, intento a ripulire l’aia, a spezzare via i nemici, a separare i buoni dai cattivi come una specie di giustiziere. Gesù invece accoglie tutti, va ai festini dei pubblicani e dei peccatori, e afferma che per il giudizio bisogna aspettare, che bisogna avere pazienza e perdonare.

Ecco il senso dell’ambasceria che Giovanni dal carcere manda a Gesù: Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro? La risposta di Gesù è semplice; egli cita Isaia 26,19 e 61,1. Come dire: c’è una sola risposta e viene da una sola fonte: la Scrittura. E poi Gesù conclude per tutti: E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo. La fede in Gesù non ci pone in una chiarezza assoluta, per cui ogni problema ed enigma vengano tolti. L’enigma resta, ma il punto di riferimento per scioglierlo ci tiene saldi.

La Parola di Dio è l’unica saldezza, l’unico metro di giudizio, l’unico punto fermo nel variare della storia. Beato quindi chi smette di chiedere segni e certezze definitive; beato chi scopre Dio proprio nell’oscurità del mondo e della propria vita. L’elogio che alla fine Gesù esprime del Battista mostra che questi aveva trovato il modo giusto di vivere il suo presente. Giovanni emerge dalle parole di Gesù come uomo essenziale, con tutte le angosce e incertezze dell’uomo comune; lottatore fino in fondo per le sue istanze interiori; appassionato annunciatore di ciò che costituiva la sua missione.

Il Signore si fa presente in tanti modi nella vita, e a Natale si farà presente in maniera ancora più sensibile e gioiosa. Rinnoviamo allora in noi la speranza, la gioia di questa sua presenza misteriosa, nell’attesa della sua manifestazione ultima e definitiva.

Amen.

Fonte

Letture della
III DOMENICA DI AVVENTO – ANNO A
Colore liturgico: VIOLA o ROSACEO

Prima Lettura

Ecco il vostro Dio, egli viene a salvarvi.Dal libro del profeta Isaìa

Is 35,1-6a. 8a. 10

Si rallegrino il deserto e la terra arida,
esulti e fiorisca la steppa.
Come fiore di narciso fiorisca;
sì, canti con gioia e con giubilo.
Le è data la gloria del Libano,
lo splendore del Carmelo e di Saron.
Essi vedranno la gloria del Signore,
la magnificenza del nostro Dio.

Irrobustite le mani fiacche,
rendete salde le ginocchia vacillanti.
Dite agli smarriti di cuore:
«Coraggio, non temete!
Ecco il vostro Dio,
giunge la vendetta,
la ricompensa divina.
Egli viene a salvarvi».

Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
Allora lo zoppo salterà come un cervo,
griderà di gioia la lingua del muto.
Ci sarà un sentiero e una strada
e la chiameranno via santa.
Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore
e verranno in Sion con giubilo;
felicità perenne splenderà sul loro capo;
gioia e felicità li seguiranno
e fuggiranno tristezza e pianto.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 145 (146)

R. Vieni, Signore, a salvarci.
Oppure:
R. Alleluia, alleluia, alleluia.

Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri. R.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri. R. 

Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. R.

Seconda Lettura

Rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Gc 5,7-10

Siate costanti, fratelli miei, fino alla venuta del Signore. Guardate l’agricoltore: egli aspetta con costanza il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le prime e le ultime piogge. Siate costanti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina.

Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice è alle porte. Fratelli, prendete a modello di sopportazione e di costanza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore.

Parola di Dio

Vangelo

Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,2-11 

In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”.

In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».

Parola del Signore

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