Commento alle letture di domenica 15 Dicembre 2019 – Carlo Miglietta

1041

Il commento alle letture di domenica 15 dicembre 2019 a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ “Buona Bibbia a tutti“.

Fin dallโ€™inizio della sua vita pubblica, Gesรน proclama quindi di essere venuto per la liberazione dei poveri e degli oppressi. E quando Giovanni il Battista gli manda a chiedere se sia lui il Messia, Gesรน dice: โ€œAndate e riferite a Giovanni ciรฒ che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi vengono sanati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri รจ annunziata la buona novellaโ€ (Lc 7,18-22; Mt 11,2-11). La risposta di Gesรน ai messi del Battista si articola in sei segni:ย  lโ€™unico non miracoloso sta per ultimo, ma รจ il piรน importante, perchรฉ li riassume tutti: โ€œAi poveri รจ annunziata la buona novellaโ€ (Lc 7,22; Mt 11,5). Gesรน viene per tutti i bisognosi, per quelli privi di salute, di vita, di beni…

La suaย  vita fu tutta un aiutare concretamente chi era nella sofferenza: โ€œPassรฒ beneficando e risanando tuttiโ€ (At 10,38). Tutti gli Evangeli insistono sulla sua attivitร  di straordinario taumaturgo, sui suoi miracoli: โ€œCondussero a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici: ed egli li guarivaโ€ (Mt 4,24; cfr 9,35); โ€œMolti lo seguirono ed egli guarรฌ tuttiโ€ (Mt 12,15; cfr 14,35-36; 19,2; Mc 1,32-34; 6,54-55; Lc 4,40); โ€œTutta la folla cercava di toccarlo, perchรฉ da lui usciva una forza che sanava tuttiโ€ (Lc 6,18-19; cfr 9,11; Gv 5,21).

Le sue meravigliose guarigioni non erano solo un beneficio per i fortunati che ne potevano godere: erano il segno esplicativo della sua essenza di Salvatore, la migliore spiegazione del senso piรน profondo della sua missione. Egli era venuto per sconfiggere definitivamente il male e la morte, e la sua vittoria iniziava proprio nel limite spazio-temporale della povera umanitร  ammalata che a lui accorreva. I miracoli quindi nei Vangeli hanno importanza non tanto in quanto rivelano la potenza salvifica di Gesรน Cristo (Gv 2,11; 20,30-31), ma soprattutto perchรฉ svelano la sua sollecitudine per i sofferenti. Essi restano infatti, nella Scrittura, segni in sรฉ ambigui, che lasciano talora perplessi i testimoni, che di per sรฉ non convincono gli astanti della divinitร  di Gesรน (Gv 12,37). Anzi, Gesรน ammonisce che โ€œsegni e portentiโ€ potranno essere compiuti anche da โ€œfalsi cristi e falsi profetiโ€ (Mc 13,22). Perciรฒ Gesรน rifiuta ogni segno ai farisei che gliene chiedono uno di prova (Mc 8,11-13; cfr Gv 2,23-25; 4,48). Lโ€™unico segno concesso sarร  la sua morte e resurrezione, il โ€œsegno di Gionaโ€ (Mt 16,4). Si spiega allora perchรฉ il Signore spesso imponga il silenzio a quelli che guarisce (Mt 8,4; 9,30; 12,16; Mc 1,34; 3,12; 5,43; 7,36; 8,26): solo infatti il segno supremo della sua morte e resurrezione farร  dei miracoli un Evangelo di Gesรน Cristo, Figlio di Dio.ย 

E si capisce lโ€™insistenza della fede richiesta a chi viene guarito (Mt 8,8-13; 9,22.28-29; 14,29-31; 15,28; Gv 9,35-38; 11,25-27; Mc 5,36; 9,21-24): Gesรน ribadisce che la salvezza totale viene solo dallโ€™adesione a lui, e lโ€™evento di guarigione, seppure miracoloso, altro non รจ che un epifenomeno della totale liberazione di tutti i poveri, gli oppressi, gli afflitti di tutti i tempi e di tutta la terra che la sua incarnazione realizza.

- Pubblicitร  -

Gesรน non solo soccorre concretamente i tribolati che incontra: egli รจ venuto per โ€œevangelizzarliโ€, cioรจ per far loro conoscere che essi sono amati in maniera particolare da Dio, e che Dio porrร  fine alle loro sofferenze, per il tramite dellโ€™incarnazione, morte e resurrezione del Figlio.

QUALI POVERI?

La divina salvezza รจ per coloro che hanno bisogno di un Salvatore. Eโ€™ per coloro che โ€œstanno nelle tenebre e nellโ€™ombra della morteโ€ (Lc 1,79). Sono i poveri โ€œconcretiโ€, โ€œmaterialiโ€, gli emarginati sotto il profilo economicosociale (tale รจ infatti, come abbiamo visto, il vero significato del termine โ€œptรฒchoiโ€), che Gesรน proclama: โ€œBeatiโ€, aggiungendo: โ€œperchรฉ vostro รจ il regno di Dioโ€ (Lc 6,20-25). Eโ€™ per i veri โ€œpoveriโ€ che รจ โ€œproclamato il lieto messaggioโ€ di Gesรน (Lc 4,18; 7,22). Ai โ€œpoveriโ€, corrispondono gli โ€œumiliโ€ (โ€œtapeinoiโ€: Lc 1,51-54; cfr 14,11; 18,14). Il Regno di Dio รจ per i โ€œpiccoliโ€, opposti ai โ€œgrandiโ€ (Lc 9,48; 17,10; Mt 11,25; 18,1-4; 19,13-14; 20,26), per โ€œgli ultimiโ€, opposti ai โ€œprimiโ€ (Mt 19,30; Mc 9,35). Tra i โ€œpiccoliโ€, una categoria privilegiata per il Regno รจ quella dei bambini (โ€œpaidรฌaโ€: Mc 10,14-15, o โ€œnรฉpioiโ€: Mt 11,25): Gesรน non fa solo riferimenti alla situazione psicologica o interiore dei bambini: Gesรน richiama il fatto che nella cultura di allora essi non valevano niente.ย 

Un altro gruppo che occupa un posto particolare nellโ€™attenzione di Cristo รจ quello dei โ€œpeccatoriโ€ (โ€œamartolรฒiโ€: Mc 2,17; 14,41; Mt 9,10). Alla classe dei โ€œpeccatoriโ€ appartenevano non solo i ladri e le prostitute, ma anche tutti coloro che esercitavano mestieri considerati โ€œimpuriโ€: gli esattori (immondi perchรฉ a continuo contatto con i pagani), i pastori, i conciatori, gli asinari…: costoro, in una societร  teocratica, erano emarginati, privi di diritti politici e civili, quasi equiparati agli schiavi.

Tra i malati, trovano posto speciale per Gesรน due categorie โ€œtabรนโ€ nel giudaismo: i lebbrosi (Mt 8,2-4; 11,5; Lc 17,12-19…) e gli โ€œindemoniatiโ€, probabilmente malati psichiatrici (Mt 4,24; 8,28-34; 9,32-33; At 8,7…).

Dirร  Giacomo: โ€œDio non ha forse scelto i poveri del mondo per farli ricchi con la fede ed eredi del regno?โ€ (Gc 2,5). E Paolo: โ€œConsiderate la vostra chiamata, fratelli: non ci sono tra voi molti sapienti secondo la carne, non molti potenti, non molti nobili. Ma Dio ha scelto ciรฒ che nel mondo รจ stolto per confondere i sapienti…, ciรฒ che nel mondo รจ debole per confondere i forti…, ciรฒ che nel mondo รจ ignobile e disprezzato per ridurre a nulla le cose che sono, perchรฉ nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dioโ€ (1 Cor 1,26-29). La prima Chiesa ha chiara coscienza delle scelte del Maestro…

COME GESร™ SCEGLIE I POVERI

Anzitutto, come vedremo, Gesรน sceglie i poveri facendosi egli stesso povero, rinunciando a ogni logica di dominio e di potere, prendendo su di sรฉ tutta la condizione umana di sofferenza, di malattia, di peccato, di morte.

Per Gesรน, la scelta dei poveri riveste anzitutto la caratteristica della concretezza; essa non รจ un pio sentire, una buona disposizione dโ€™animo: รจ operare a fianco di chi รจ solo o in difficoltร . Basti pensare che il giudizio finale verterร  sulle opere di solidarietร  in favore dei poveri (Mt 25,31-46).

Altro carattere tipico della scelta dei poveri da parte di Gesรน รจ lโ€™astensione dal giudizio. Il Regno di Dio non viene perchรฉ qualcuno se lo merita: viene per lโ€™azione gratuita a amorosa di Dio che, Padre, interviene per i figli che soffrono. Anche il privilegio dei โ€œpiccoliโ€ non รจ un โ€œmeritoโ€ da essi acquisito, ma รจ una precisa scelta di Dio: essa dipende solo dalla โ€œeudokรฌaโ€ del Padre, dalla sua benevolenza gratuita: โ€œIn quel tempo Gesรน disse: <<Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perchรฉ hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sรฌ, o Padre, perchรฉ cosรฌ รจ piaciuto a te>>โ€œ (Mt 11,25-26). La beatitudine dei poveri non sta nella loro condizione di oppressione, ma nel fatto che Dio in Cristo si mostra loro come Padre amoroso, che ha ascoltato il pianto dei suoi figli, e che corre in loro soccorso: questa presenza di Dio al loro fianco รจ il โ€œRegno di Dioโ€ (Lc 6,20): โ€œIl presupposto delle beatitudini di Gesรน non รจ che i poveri siano migliori e piรน meritevoli degli altri. R. Fabris diceva molto bene…: se i poveri sono i destinatari della buona novella, non รจ perchรฉ essi rispondono a certe condizioni, ma semplicemente perchรฉ Dio รจ Dioโ€ (J. Dupont, in A.B.I., Evangelizzare pauperibus, Atti della XXIV settimana biblica, Paideia, Brescia, 1978, pg. 171: nostra traduzione dal francese). Si deve intervenire per il fratello non perchรฉ egli ne sia degno, ma solo perchรฉ ne ha bisogno, come Dio โ€œche fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiustiโ€ (Mt 5,45). Come il profeta Osea, che sposa una prostituta, Gomer, senza giudicarla, senza collocarsi al di sopra di lei, senza โ€œinnamorarsi per pietร โ€, ma โ€œfidanzandosi (ndr: in ebraico si usa il verbo <<โ€˜rs>>, che designa una ragazza vergine!) nella giustizia e nella fedeltร , nellโ€™amore e nella tenerezzaโ€ (Os 2,21).

Altro carattere della scelta dei poveri da parte di Gesรน รจ il suo spirito โ€œtrasgressivoโ€: nel mondo ebraico, la sua predilezione per gli ultimi si scontrava con la mentalitร  legalista, che proponeva la salvezza nellโ€™osservanza di prescrizioni e di rituali, e non in slanci di cuore; nel mondo greco-romano il modello proposto era quello dellโ€™uomo che raggiunge lโ€™atarassia, lโ€™imperturbabilitร , e che non si lascia coinvolgere dalle altrui infermitร . Come approfondiremo in seguito, per il Maestro stare dalla parte dei poveri รจ superamento del comune benpensare (Mt 9,13; 15,5-7; 23,23). Gesรน rompe la segregazione dei lebbrosi con un gesto provocatorio, toccando il lebbroso e contravvenendo cosรฌ alla legge (Mc 1,40-45; Lv 13,45-46); egli accoglie lโ€™adultera perdonandola, disobbedendo allโ€™obbligo di lapidarla (Gv 8,1-11; Lv 20,10; Dt 22,22-24); si lascia toccare e baciare da una prostituta in casa di Simone, tra lo scandalo generale (Lc 7,36-50); egli, il Rabbi, si ferma a parlare da solo con una donna e per di piรน scomunicata, la Samaritana (Gv 4; Sir 50,25-26).

A Gesรน ciรฒ che interessa รจ lโ€™uomo, con i suoi problemi di ogni giorno, la sua fame, la sua emarginazione, la sua segregazione. Per questo trasgredisce la stessa legge, va contro la cultura comune, le logiche di opportunitร  o di pseudo-giustizia: proviamo quindi a immaginare quale atteggiamento Gesรน avrebbe assunto di fronte al problema dei terzomondiali, degli immigrati clandestini,ย  dei profughi, degli zingari, dei barboni, dei malati di AIDS…ย 


Letture della
III DOMENICA DI AVVENTO โ€“ ANNO A
Colore liturgico: VIOLA o ROSACEO

Prima Lettura

Ecco il vostro Dio, egli viene a salvarvi.Dal libro del profeta Isaรฌa

Is 35,1-6a. 8a. 10

Si rallegrino il deserto e la terra arida,
esulti e fiorisca la steppa.
Come fiore di narciso fiorisca;
sรฌ, canti con gioia e con giubilo.
Le รจ data la gloria del Libano,
lo splendore del Carmelo e di Saron.
Essi vedranno la gloria del Signore,
la magnificenza del nostro Dio.

Irrobustite le mani fiacche,
rendete salde le ginocchia vacillanti.
Dite agli smarriti di cuore:
ยซCoraggio, non temete!
Ecco il vostro Dio,
giunge la vendetta,
la ricompensa divina.
Egli viene a salvarviยป.

Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
Allora lo zoppo salterร  come un cervo,
griderร  di gioia la lingua del muto.
Ci sarร  un sentiero e una strada
e la chiameranno via santa.
Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore
e verranno in Sion con giubilo;
felicitร  perenne splenderร  sul loro capo;
gioia e felicitร  li seguiranno
e fuggiranno tristezza e pianto.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 145 (146)

R. Vieni, Signore, a salvarci.
Oppure:
R. Alleluia, alleluia, alleluia.

Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dร  il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri. R.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi รจ caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri. R.ย 

Egli sostiene lโ€™orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. R.

Seconda Lettura

Rinfrancate i vostri cuori, perchรฉ la venuta del Signore รจ vicina.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Gc 5,7-10

Siate costanti, fratelli miei, fino alla venuta del Signore. Guardate lโ€™agricoltore: egli aspetta con costanza il prezioso frutto della terra finchรฉ abbia ricevuto le prime e le ultime piogge. Siate costanti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perchรฉ la venuta del Signore รจ vicina.

Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice รจ alle porte. Fratelli, prendete a modello di sopportazione e di costanza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore.

Parola di Dio

Vangelo

Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,2-11ย 

In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandรฒ a dirgli: ยซSei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?ยป. Gesรน rispose loro: ยซAndate e riferite a Giovanni ciรฒ che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri รจ annunciato il Vangelo. E beato รจ colui che non trova in me motivo di scandalo!ยป.

Mentre quelli se ne andavano, Gesรน si mise a parlare di Giovanni alle folle: ยซChe cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sรฌ, io vi dico, anzi, piรน che un profeta. Egli รจ colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerร  la tua via”.

In veritร  io vi dico: fra i nati da donna non รจ sorto alcuno piรน grande di Giovanni il Battista; ma il piรน piccolo nel regno dei cieli รจ piรน grande di luiยป.

Parola del Signore