Commento alle letture di domenica 13 agosto 2017 โ€“ don Giorgio Scatto

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Il commento alle letture di domenica 13 agosto 2017 a cura di don Giorgio Scatto.

Piรน leggero del silenzio ma piรน forte delle acque

In quei giorni Elia, essendo giunto al monte di Dio, lโ€™Oreb, entrรฒ in una caverna per passarvi la notte.

Elia รจ un profeta spaventato e in fuga. Lโ€™ha fatta troppo grossa, facendo sgozzare quattrocentocinquanta (!) profeti del dio Baal al torrente Kison. Ora teme per la sua vita e, dopo aver percorso a ritroso tutta la terra promessa, giunge al Sinai, chiamato anche Oreb, dove tutto ha avuto inizio, e trova rifugio in una grotta. Nellโ€™oscuritร  della grotta, che sembra come il fondo di una notte senza alba, Dio gli rivolge la parola: ยซChe cosa fai qui, Elia?ยป Il profeta si affretta a presentare il conto del suo ministero, cosรฌ difficile e impegnativo: ยซSono pieno di zelo per il Signore; tutti ti hanno abbandonato e sono rimasto solo io. E ora, dopo aver ucciso i tuoi profeti, vogliono uccidere anche me!ยป. Parole orgogliose e prive di senso. Il Signore allora gli ordina di uscire dalla caverna, per assistere al suo passaggio.

Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento.

Nei salmi e in altri testi il vento viene assimilato alla ยซvoce di JHWHยป. Ora, contrariamente a questa tradizione costante, che invita a riconoscere la ยซvoce di Dioยป nel fragore di una tempesta che sconvolge il mare e fa vibrare le foreste, Elia non trova il Signore nel fragore di un vento impetuoso.

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Viene poi il terremoto: veniva proposto come segno possibile della terribile presenza di Dio. Profeti e scrittori apocalittici ci si sono ispirati per descrivere i cataclismi escatologici precursori del grande e definitivo ยซgiudizio di Dioยป. Ma Dio non รจ lรฌ.

Poi viene il fuoco, che รจ una rievocazione del Sinai infuocato, piuttosto che del roveto ardente. Lโ€™attesa di una manifestazione di Dio nel fuoco percorre tutta la Bibbia, ma sullโ€™Oreb, davanti a Elia, il Signore non si trova nel fuoco!

Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera.

Eโ€™ un linguaggio nuovo, una nuova rivelazione di Dio. Come a dire che egli non si manifesta nella potenza e nella forza sconvolgente, tale da incutere terrore, come anche Elia aveva creduto fino a quel momento. Se Dio รจ terribile, Elia riteneva che tale maestร  andasse difesa con altrettanta forza e con lโ€™affermazione di azioni violente per sconfiggere i nemici di Dio. Ma non รจ cosรฌ. Ora Dio si manifesta al suo profeta tremante e terrificato dalla collera del re Acab e della moglie Gezabele, nel โ€œsussurro di una brezza leggeraโ€.

Questo โ€œsilenzioโ€ di Dio rende Elia sensibile ad una vera trascendenza, una volta che viene purificato da ogni falsa immagine del Dio vivente. Dovremo anche noi dire spesso: ยซDio non รจ cosรฌยป, e cancellare montagne di immagini dolciastre e false di Dio e del suo Cristo.

La โ€œvoce di un silenzio sottileโ€ accompagna la visita del Signore. Davanti a lui Elia si copre il volto con il mantello, perchรฉ ยซnessuno puรฒ vedere Dio e restare in vitaยป (Es 33,20). Dio si afferma come colui che รจ completamente โ€œdiversoโ€ dallโ€™uomo.

Fu cosรฌ anche per il profeta Mosรจ, che conversava con Dio ยซa faccia a faccia, come un amico con il suo amicoยป. Quando gli domanda di mostrargli la sua gloria, Dio gli risponde: ยซVedrai le mie spalle, ma il mio volto non si puรฒ vedereยป (Es 33,23).

Mosรจ ed Elia, intimi di Dio, saranno accanto a Gesรน nella rivelazione del Tabor (Mt 17,3). Gli apostoli troveranno nella loro presenza una testimonianza viva del piano salvifico del Signore: nella loro missione terrestre furono servi e amici di Dio, pur senza vederlo. Ora possono vederne il volto di gloria riflesso sul volto di Gesรน.

Non pochi, oggi, incontrano il volto di Dio in fondo alle strade piรน polverose, nelle periferie dellโ€™esistenza, tra compagni di un lavoro, spesso malpagato e opprimente. O anche nella mano tesa di chi ti strappa dalla morte nellโ€™oscuritร  del mare. Il volto di Dio รจ lร  dove incontri il volto dellโ€™uomo. Ma per vederlo occorre attraversare il deserto, come Elia, sfiorati dal velo gelido della morte. O come Mosรจ, che ha condotto il suo gregge oltre il deserto, oltre la sua disperazione e lโ€™amarezza della sconfitta e della fuga.

ยซVi sarร  sempre un deserto a sufficienza per coloro che ne sono degniยป (E. Psichari).

Alcuni cenni sul Vangelo.

Congedata la folla, Gesรน salรฌ sul monte, in disparte, a pregare.

Gesรน aveva spezzato il pane per i cinquemila che lo avevano seguito a piedi dalle cittร  della Galilea. Ora cerca un poโ€™ di tranquillitร  ยซsul monteยป. Piรน che darci una indicazione geografica, il termine vuol suggerirci un ambiente spirituale, adatto alla preghiera.

La barca dei discepoli ยซdistava giร  molte miglia da terra ed era agitata dalle onde. Sul finire della notte Gesรน andรฒ verso di loro camminando sul mareยป. I discepoli, vedendo Gesรน che camminava sul mare, lo prendono per un fantasma.

Confrontando questo episodio con il racconto dellโ€™apparizione del Risorto ai discepoli riuniti nel cenacolo, narrato da Luca, vediamo che anchโ€™essi lo prendono per un fantasma. (Lc 24,37). Gesรน deve farsi riconoscere: ยซSono proprio io!ยป. Domandiamoci: chi puรฒ compiere tali segni se non Dio stesso?

Il racconto sacerdotale delle origini aveva descritto la creazione come una vittoria della potenza divina sullโ€™abisso delle acque (Gen 1). Nei salmi, ma anche in altri testi, lโ€™oceano viene considerato come una forza che schiaccia e che minaccia pericolosamente lโ€™uomo, e che soltanto Dio puรฒ dominare.

Allora, il fatto che Gesรน โ€œcammini sulle acqueโ€ รจ il segno che tutte le creature sono messe ยซsotto i suoi piediยป, anche le potenze malefiche, capaci di dare la morte. Egli รจ veramente il Figlio di Dio (Mt 14,33), il Salvatore del mondo (Gv4,42). Talvolta anche i cristiani, come Pietro, sono presi dalla paura e dallo smarrimento. E affondano in acque profonde.

Pietro incarna, in qualche modo, il cammino della fede nel cuore dellโ€™uomo: egli crede, ma la sua fede rimane fragile. Quando si affida a Gesรน, รจ forte; quando torna a lasciarsi imprigionare dalle proprie debolezze, affonda. Ma grida: ยซSignore, salvami!ยป, e Gesรน lo afferra e lo salva.

Attraverso la fede, unita allโ€™amore, lโ€™uomo fragile e peccatore rimane โ€œappesoโ€ a Cristo.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 13 agosto 2017 anche qui.

XIX Domenica del Tempo Ordinario โ€“ Anno A

Mt 14, 22-33
Dal Vangelo secondo Matteo

[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesรน costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sullโ€™altra riva, finchรฉ non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salรฌ sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassรน, da solo.
La barca intanto distava giร  molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andรฒ verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: ยซรˆ un fantasma!ยป e gridarono dalla paura. Ma subito Gesรน parlรฒ loro dicendo: ยซCoraggio, sono io, non abbiate paura!ยป.
Pietro allora gli rispose: ยซSignore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acqueยป. Ed egli disse: ยซVieni!ยป. Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andรฒ verso Gesรน. Ma, vedendo che il vento era forte, sโ€™impaurรฌ e, cominciando ad affondare, gridรฒ: ยซSignore, salvami!ยป. E subito Gesรน tese la mano, lo afferrรฒ e gli disse: ยซUomo di poca fede, perchรฉ hai dubitato?ยป.
Appena saliti sulla barca, il vento cessรฒ. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: ยซDavvero tu sei Figlio di Dio!ยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 13 โ€“ 19 Agosto 2017
  • Tempo Ordinario XIX, Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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