Commento alle letture di domenica 12 Maggio 2019 per ragazzi e bambini – Missio Ragazzi

1216

A chi le guarda tutte assieme le pecore sembrano tutte uguali. Eppure Gesù ci dice che lui le conosce. Le conosce perché vuole loro bene e ha speso del tempo a guardarle: a notare le piccole differenze fra l’una e l’altra, e così per lui non sono tutte uguali.

Noi siamo le sue pecore se abbiamo passato del tempo con lui ad ascoltarlo e così lui ci ha potuto conoscere. Chi ascolta la musica con attenzione ne è affascinato: come deve essere musicale la voce di Gesù! Le pecore che l’ascoltano ne sono talmente affascinate da seguirlo.

Questo brano è un po’ difficile: perché Gesù dice ‘nessuno le strapperà dalla mia mano’?. Nessuno porta una pecora in mano! Non ci sta proprio. C’è una cosa che non sta in una mano ma può essere strappata via ed è l’aquilone. L’aquilone può volare in alto libero e sicuro perché è tenuto saldo per un filo lungo e forte.

Se però il filo si strappa per un vento troppo forte o se l’aquilone si impiglia allora può essere strappato dalla mano del suo padrone e non vola più sicuro ma verrà portato lontano dove non si sa. Così noi siamo pecore se stiamo con Gesù e lo seguiamo, siamo aquiloni che volano in alto se rimaniamo attaccati a Lui da un filo forte che è la preghiera.

Se il filo si strappa rischiamo di volare via sballottati dal vento ma se il filo si strappa possiamo sempre riannodarlo.

Isa Amatulli Diocesi di Faenza

Qui puoi continuare a leggere altri commenti al Vangelo del giorno.

 

Alle mie pecore io do la vita eterna.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 10, 27-30

In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.

Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano.
Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre.
Io e il Padre siamo una cosa sola».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.