Commento alle letture di domenica e spunti di riflessione dedicati ai catechisti o ai sacerdoti per impostare l’omelia per la messa con i bambini.
(Siracide 3,19-21.30-31)
La persona umile rende gloria a Dio perché riconosce che tutto ciò che possiede è suo dono, non se ne vanta come se possedesse cose e virtù per merito proprio e le utilizza per il bene.
Capire le parole
- Mitezza. È la virtù che rende la persona calma e imperturbabile dinanzi a ciò che le accade. Alcuni se la ritrovano come un dono di natura, presente nel proprio carattere; per altri è una conquista; per altri ancora un dono di fede.
- Troverai grazia davanti al Signore. Al Signore piace la persona umile, che ha una giusta considerazione dei propri difetti e delle propri pregi.
- La pianta del male. L’autore sacro adopera l’immagine della pianta per indicare che ciascuno fa cose buone o cattive (i frutti) a seconda della qualità della sua persona.
SECONDA LETTURA (Ebrei 12,18-19.22-24a)
L’autore di questa lettera fa notare la differente e progressiva rivelazione di Dio: onnipotente, tremendo e in cerca di un dialogo con l’uomo, nell’Antico Testamento; visibile, buono e misericordioso in Gesù.
Capire le parole
- Non vi siete accostati… Gli ebrei nell’Antico Testamento hanno conosciuto Dio direttamente molte volte, come un Dio vicino e tremendo: per questo avevano chiesto di non avere accesso diretto a Dio, ma solo attraverso intermediari, come Mosè.
- Voi invece… I cristiani, invece, hanno conosciuto un Dio diverso, visibile e avvicinabile in Gesù, mite e misericordioso, ma anche severo e rigoroso.
VANGELO (Luca 14,1.7-14)
Luca indirizza la parabola e l’insegnamento di Gesù che ascoltiamo oggi non tanto agli invitati e al padrone di casa, quanto ai cristiani della sua comunità. È nella Chiesa che bisogna bandire la corsa ai primi posti e imparare ad amare gratuitamente i poveri e gli scartati di questo mondo.
Capire le parole
- Essi stavano a osservarlo. La presenza di Gesù suscita curiosità: alcuni ascoltano Gesù con malizia per cogliere qualche azione o discorso di cui accusarlo; altri gli aprono il cuore per arricchirsi volentieri dei suoi insegnamenti.
- Vergogna/Onore. L’insegnamento di Gesù «chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato» è una delle formule più conosciute del vangelo.
PER RIASSUMERE…
Un insegnamento di Gesù incomprensibile per l’uomo del nostro mondo. L’ansia della visibilità e dell’essere avanti e al di sopra degli altri è diventata un tratto distintivo della cultura del mondo occidentale, in gran parte detto cristiano. Scegliere l’ultimo posto è un andare controcorrente molto faticoso, per niente riconosciuto, anzi disprezzato dagli altri. Però l’umile e il mite del vangelo cercano solo la vicinanza del Signore e la gioia di servire gratuitamente gli altri, specialmente i poveri, come Gesù.
Fonte (e molto altro materiale) sul sito elledici.org
Letture della
XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO C
Prima Lettura
Fatti umile, e troverai grazia davanti al Signore.
Dal libro del Siràcide
Sir 3,19-21.30.31 (NV) [gr. 3,17-20.28-29]
Figlio, compi le tue opere con mitezza,
e sarai amato più di un uomo generoso.
Quanto più sei grande, tanto più fatti umile,
e troverai grazia davanti al Signore.
Molti sono gli uomini orgogliosi e superbi,
ma ai miti Dio rivela i suoi segreti.
Perché grande è la potenza del Signore,
e dagli umili egli è glorificato.
Per la misera condizione del superbo non c’è rimedio,
perché in lui è radicata la pianta del male.
Il cuore sapiente medita le parabole,
un orecchio attento è quanto desidera il saggio.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 67 (68)
R. Hai preparato, o Dio, una casa per il povero.
I giusti si rallegrano,
esultano davanti a Dio
e cantano di gioia.
Cantate a Dio, inneggiate al suo nome:
Signore è il suo nome. R.
Padre degli orfani e difensore delle vedove
è Dio nella sua santa dimora.
A chi è solo, Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri. R.
Pioggia abbondante hai riversato, o Dio,
la tua esausta eredità tu hai consolidato
e in essa ha abitato il tuo popolo,
in quella che, nella tua bontà,
hai reso sicura per il povero, o Dio. R.
Seconda Lettura
Vi siete accostati al monte Sion, alla città del Dio vivente.
Dalla lettera agli Ebrei
Eb 12,18-19.22-24a
Fratelli, non vi siete avvicinati a qualcosa di tangibile né a un fuoco ardente né a oscurità, tenebra e tempesta, né a squillo di tromba e a suono di parole, mentre quelli che lo udivano scongiuravano Dio di non rivolgere più a loro la parola.
Voi invece vi siete accostati al monte Sion, alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a migliaia di angeli, all’adunanza festosa e all’assemblea dei primogeniti i cui nomi sono scritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti resi perfetti, a Gesù, mediatore dell’alleanza nuova.
Parola di Dio
Vangelo
Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 14, 1.7-14
Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
Parola del Signore