Il commento alle letture di domenica 1 Luglio 2018 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere ยซLa Dogaiaยป di Prato.
Lโesperienza della morte e la forza che guarisce

La liturgia di questa domenica ci mette di fronte allโesperienza piรน drammatica per ogni essere umano, quella della propria mortalitร . Da una parte essa segna la vita umana quasi come un marchio: sappiamo tutti di essere limitati, la finitezza รจ la caratteristica di ogni cosa sotto il cielo; dallโaltra sperimentiamo unโattesa che nasce dal profondo, che ci dice che la vita umana non puรฒ essere solo un prodotto di reazioni chimiche aleatorie.
ร il problema che lโuomo da sempre si รจ posto dando risposte diverse e contraddittorie, dallโesaltazione della dimensione terrestre di ogni realtร , alla sua svalutazione rispetto ai valori dello spirito. Il brano di Sapienza nella prima lettura (Sap 1,13-15; 2,23-24) annuncia con forza la bontร della creazione anche se vede in essa profonde crepe e incrinature nella quali si insinua la morte, frutto di unโazione ben precisa, quella del maligno (riprendendo e attualizzando la dottrina classica del peccato originale). Il problema rimane allora che fare adesso, visto che ormai la situazione di fatto รจ questa, fare buon viso a cattivo gioco, attendere se e quando un intervento radicale di Dio porrร rimedio a questa situazione? Sรฌ e no.
In Cristo vi รจ stato un intervento radicale ma con diversi ยซcapitoliยป rimasti aperti. Se veramente la morte รจ collegata con lโ invidia, con un sentimento malvagio e distruttivo, forse non cโรจ bisogno solo di un intervento cosmico. La morte รจ molto piรน di un errore nellโalgoritmo dellโuniverso, vi รจ la sensazione di unโingiustizia che puรฒ alimentare le rimostranze contro Dio: non si contesta tanto il fatto che lโessere umano prima o poi muoia, ma le morti che sembrano innanzitutto ingiuste, i giovani, i bambini, come nel caso narrato nel vangelo di oggi (Mc 5,21-43). Perรฒ altre morti, quelle piรน lontane, fuori del proprio orizzonte personale, sono molto piรน tollerate, anzi rendere male per male, occhio per occhio, conserva il suo fascino (anche se nella Bibbia questa รจ una norma regolativa per non scadere in eccessi), perchรฉ in questa visione il male comune (che per il proverbio รจ mezzo gaudio) prevale sulla ricerca del bene comune (che spesso fa sbuffare come un compito ingrato), fino a tentare di addomesticare la morte per realizzare la propria idea di giustizia.
Lโazione di Cristo che fa venire allo scoperto la donna che lo tocca ha anche questo scopo: condurre a dare un nome alla forza che guarisce, come pure alle forze distruttive, per non essere spettatori ma protagonisti del dramma della vita e delle diverse scelte, compresa la decisione della fede, assumendosene la responsabilitร . E anche lโinvito della seconda lettura (2Cor 8,7-15) a farsi carico dei bisogni altrui spinge in questa direzione: se mi sento in credito sempre e comunque con tutti, compreso Dio, se metto sempre me stesso, la mia famiglia, il mio clan, in prima fila, sarร difficile uscire da questa spirale mortifera. Lโidea di uguaglianza รจ molto bella, ma forse non cosรฌ tanto se mi trovo su un gradino superiore: significa che debbo scendere, che debbo perdere qualcosa. Ciรฒ non vuol dire che sia unโesperienza totalmente a rimessa, lโaltro potrร darmi qualcosa in umanitร , in apertura, in impegno comune contro ciรฒ che mortifica lโuomo, puรฒ arricchirmi, come Cristo, con la sua povertร , e questo per la Bibbia non รจ uno scambio fallimentare. La lotta del Cristo contro la morte cerca alleati, collaboratori, non spettatori neutrali che cercano soltanto il rimborso del biglietto.
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XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ Anno B
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- Colore liturgico: Verde
- Sap 1,13-15; 2,23-24; Sal. 29; 2 Cor 8,7.9.13-15; Mc 5, 21-43
Mc 5, 21-432
Dal Vangelo secondoย Marco
21Essendo Gesรน passato di nuovo in barca allโaltra riva, gli si radunรฒ attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. 22E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giร iro, il quale, come lo vide, gli si gettรฒ ai piedi 23e lo supplicรฒ con insistenza: ยซLa mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perchรฉ sia salvata e vivaยป. 24Andรฒ con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
25Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni 26e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, 27udito parlare di Gesรน, venne tra la folla e da dietro toccรฒ il suo mantello. 28Diceva infatti: ยซSe riuscirรฒ anche solo a toccare le sue vesti, sarรฒ salvataยป. 29E subito le si fermรฒ il flusso di sangue e sentรฌ nel suo corpo che era guarita dal male.
30E subito Gesรน, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltรฒ alla folla dicendo: ยซChi ha toccato le mie vesti?ยป. 31I suoi discepoli gli dissero: ยซTu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: โChi mi ha toccato?โยป. 32Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. 33E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciรฒ che le era accaduto, venne, gli si gettรฒ davanti e gli disse tutta la veritร . 34Ed egli le disse: ยซFiglia, la tua fede ti ha salvata. Vaโ in pace e sii guarita dal tuo maleยป.
35Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: ยซTua figlia รจ morta. Perchรฉ disturbi ancora il Maestro?ยป. 36Ma Gesรน, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: ยซNon temere, soltanto abbi fede!ยป. 37E non permise a nessuno di seguirlo, fuorchรฉ a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. 38Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. 39Entrato, disse loro: ยซPerchรฉ vi agitate e piangete? La bambina non รจ morta, ma dormeยป. 40E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sรฉ il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrรฒ dove era la bambina. 41Prese la mano della bambina e le disse: ยซTalitร kumยป, che significa: ยซFanciulla, io ti dico: ร lzati!ยป. 42E subito la fanciulla si alzรฒ e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. 43E raccomandรฒ loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 17 – 23 Giugno 2018
- Tempo Ordinario XI
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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