Oggi vorrei chiedermi, insieme a voi, quale differenza c’era tra il battesimo di Giovanni e il battesimo di Gesรน. La differenza non รจ nel rito, perchรฉ il rito รจ lo stesso, i discepoli di Gesรน hanno continuato il rito di Giovanni. Hanno aggiunto presto l’unzione con l’olio che indicava l’azione dello Spirito.
Quell’anno in cui Giovanni iniziรฒ la sua predicazione era un anno giubilare, di condono dei debiti e di liberazione degli schiavi. Gesรน ha iniziato la sua attivitร proprio in questa prospettiva giubilare, di annunciare la libertร , di realizzare la giustizia, di ristabilire quindi i rapporti secondo le leggi prestabilite e secondo l’ideale della fraternitร .
Il battesimo di Giovanni indicava una conversione che partiva dall’uomo: erano opere di giustizia che doveva fare l’uomo. Gesรน si propone in un’altra prospettiva: non richiama le azioni dell’uomo, quanto l’azione di Dio in noi o la forza dello Spirito, l’azione dell’uomo รจ l’accoglienza.
ISAIA 42, 1-4. 6-7
Questo brano di Isaia fa parte dei canti del Servo del Signore. Il termine “servo” indica un personaggio che ha posto la sua vita a disposizione del Signore. Il personaggio รจ Isaia, il titolo di servo del Signore gli รจ stato attribuito da Dio, che dice: ecco il mio eletto, colui che risponde ai miei desideri, colui del quale mi compiaccio, lo sceglie per affidargli una missione, per chiedere un servizio in favore degli altri.
L’uomo รจ rivestito di debolezza, ma quando Dio affida un compito gli dร la capacitร di attuarlo. Al Servo dร l’energia divina. Gli รจ affidato l’incarico di portare il diritto alle nazioni, di far trionfare nel mondo la giustizia, che consiste nella benevolenza e nella salvezza. Come svolgerร la sua missione?
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Si dice quali comportamenti eviterร . Non adotterร metodi da dominatore. Non si imporrร con la forza, con le minacce di sanzioni. Non griderร , non alzerร la voce. Non sarร intollerante, nรฉ intransigente con i deboli. Non condannerร nessuno. Recupererร chi ha sbagliato, invece di annientarlo e distruggerlo, ricostruirร con pazienza e rispetto ciรฒ che sta andando in rovina.
Per lui non ci saranno mai casi perduti, situazioni irrecuperabili. Sarร anche tentato dallo scoraggiamento di fronte a un’opera tanto ardua, ma si fermerร saldo e deciso nel portarla a termine e non arretrerร di fronte a nessun ostacolo. Sarร mite ma non debole, non si lascerร intimidire da nessuno.
Compito straordinario ma difficile, nel Vangelo รจ stato applicato a Gesรน, plasmato sin dal grembo materno. E’ una missione che diventerร luce per tutte le nazioni del mondo, per tutta l’umanitร . Dio non lo abbandonerร mai, lo prenderร per mano e lo accompagnerร in ogni momento della sua vita. Il Servo รจ chiamato ad aprire gli occhi ai ciechi, a liberare i prigionieri, a tirar fuori dal mondo il peccato. Si intravede la figura di Gesรน di Nazareth.
MATTEO 3, 13-17
Il breve racconto di Matteo sul Battesimo del Signore comincia dicendo che Gesรน “andรฒ dalla Galilea in Giudea da Giovanni, per essere battezzato: con questa formula molto breve, molto semplice, viene descritto un cammino reale che Gesรน compie.
Pensiamo al battesimo come all’irruzione del divino in Gesรน e dimentichiamo il cammino reale che Egli compie, che implica decisione, implica distacco, implica trasformazione. Nel vangelo di Luca leggiamo che Gesรน “cresceva in sapienza, etร e grazia” e questo รจ avvenuto realmente con una crescita anche spirituale.
Cosรฌ anche noi che vogliamo assomigliare a Gesรน, dobbiamo passare dalla falsitร della nostra vita, a una chiarezza interiore, a una trasparenza che consenta all’azione di Dio di riflettersi in noi. “Conviene che adempiamo ogni giustizia”, risponde Gesรน al Battista, il quale non crede giusto che il Signore venga a farsi battezzare da lui. Quante volte ci ribelliamo davanti a cose, eventi, reazioni, che feriscono il nostro senso della giustizia!
Dio invece si incarna in Gesรน di Nazareth per introdurre nel nostro mondo un altro senso della realtร , una giustizia che sconvolge la nostra, ma che si rivela essere quella vera, quella che instaura, fin d’ora, il Regno dell’amore.
Che cosa รจ venuto a fare Gesรน sulla terra? A salvare l’umanitร dal male provocato dalla prigionia in cui l’uomo si รจ rinchiuso, perchรฉ crede di trovare la felicitร secondo i suoi criteri.
Fatto per l’infinito, l’uomo tuttavia รจ circoscritto nel tempo, nello spazio, รจ determinato dalla sua ereditร , limitato nella sua conoscenza. Il divario tra il destino infinito e la realtร di creatura dell’uomo disegna lo spazio dove s’insinua il peccato: รจ il difetto, cioรจ l’ignoranza del bene, che spinge ciascuno a procurarsi ciรฒ che gli manca, con il rischio di sbagliare, di lasciarsi abbagliare da ciรฒ che luccica, ma che si dimostra poi essere un male.
Gesรน รจ venuto ad indicarci la strada del vero bene, che รจ la vita di Dio offerta dall’umanitร , che รจ l’Amore. Compiere ogni giustizia diventa allora ripartire dal difetto, dal peccato, per ritornare alla realtร alla quale si mirava, ma che รจ stata travisata.
Ecco la conversione: il ritorno al vuoto iniziale, all’angoscia del limite per riprendere la strada che porterร alla vera felicitร .
Gesรน รจ venuto per farci da guida su questo cammino. Si รจ identificato con i peccatori, scendendo nel Giordano, come se avesse bisogno di essere lavato, lui, l’Agnello immacolato, dalle nostre presunzioni.
Paolo, scrutando questo mistero, giunge ad affermare che “Dio l’ha fatto peccato per noi”. E’ stato simile a noi, fino a sentire la tentazione di procurarsi un bene apparente. Il Padre lo ha riconosciuto come figlio perfettamente fedele al vero bene, e cosรฌ riconosce ognuno di noi quando, con Gesรน, compiamo la suprema giustizia. Quella che consiste nel prendere su di noi le conseguenze del male commesso da noi e dagli altri, per ripercorrere la strada dell’angoscia, del vuoto, nella certezza che dentro questo dolore si cela la Vita piena, la felicitร .
Amici, prendiamo consapevolezza che la missione affidataci รจ molto grande e noi siamo inadeguati, non presumiamo di farcela da soli, ma Dio vuole rivelarsi attraverso di noi e noi dobbiamo accogliere il suo Spirito d’amore e comunicarlo ad altri!
A cura di Carla Sprinzeles | via Qumran
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Battesimo del Signore
- Colore liturgico: bianco
- Is 42, 1-4. 6-7; Sal.28; At 10, 34-38; Mt 3, 13-17
Mt 3, 13-17
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesรน dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui.
Giovanni perรฒ voleva impedirglielo, dicendo: ยซSono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?ยป. Ma Gesรน gli rispose: ยซLascia fare per ora, perchรฉ conviene che adempiamo ogni giustiziaยป. Allora egli lo lasciรฒ fare.
Appena battezzato, Gesรน uscรฌ dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: ยซQuesti รจ il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimentoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 08 – 14 Gennaio 2017
- Tempo Ordinario I, Colore bianco
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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