Commento alle letture del Vangelo del 4 dicembre 2016 โ€“ Carla Sprinzeles

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Oggi cerchiamo di mettere in luce la nostra vita, chiediamoci se รจ proprio vero che la nostra fiducia la riponiamo in Dio o se lo riconosciamo solo esteriormente, ma in realtร  ci poggiamo sulle nostre sicurezze, sulle nostre capacitร  operative, sui nostri denari, sulla struttura a cui apparteniamo.
Il rischio รจ ritenere sufficienti la pratica religiosa e lโ€™osservanza morale per giungere alla pienezza di vita a cui siamo chiamati.

La โ€œconversioneโ€ consiste nel fatto che Dio cโ€™entri con la nostra vita di tutti i giorni, Dio รจ quel principio, quella fonte, a cui ci abbeveriamo ogni giorno, cioรจ quella forza di vita a cui ci apriamo giorno dopo giorno, per cui avviene qualcosa nella nostra vita di gioioso o di doloroso e ci affidiamo a Lui, assumiamo un atteggiamento di ascolto, di attenzione, diamo fiducia. Sono atti concreti che ci sono richiesti. Non รจ il semplice pensare, รจ assumere un atteggiamento: โ€œIo so che cโ€™รจ un amore che mi avvolge, a cui posso aprirmi e che trasforma โ€“ a piccoli passi ma realmente โ€“ la vita, se mi apro, se mi affidoโ€

ISAIA 11,1-10

La prima lettura รจ del profeta Isaia, รจ di una ricchezza straordinaria.
Isaia รจ stato forse il piรน grande profeta.
Il grande Isaia ci chiede la conversione di renderci conto che il nostro modo di pensare รจ provinciale, รจ limitato, occorre allargare i nostri confini a tutti i popoli.
Allโ€™inizio della lettura parla del โ€œvirgulto che spunta sorprendentemente dal tronco di Iesseโ€, apparentemente morto โ€“ si riferisce alla dinastia davidica.

Lโ€™immagine del tronco tagliato, del ceppo, si riferisce a come i re hanno gestito la regalitร . Il virgulto invece esprime la novitร  dellโ€™agire di Dio, il nuovo inizio. Su questo virgulto scende stabilmente il dono dello Spirito del Signore. Sarร  una rinnovata relazione con Dio, con se stessi, con gli altri.

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La pienezza dello Spirito viene espressa quattro volte, per indicare i quattro punti cardinali, ossia tutta la creazione. Innanzitutto รจ lo Spirito che dona โ€œsapienza e intelligenzaโ€, sapienza โ€“ ossia lโ€™arte del vivere bene e raggiungere la vera felicitร ; intelligenza โ€“ ossia la penetrazione dei misteri della vita, della storia, del piano di Dio.
Isaia parla dello Spirito di โ€œconsiglio e di fortezzaโ€.

Il consiglio รจ lโ€™arte di governare con prudenza, la capacitร  di prendere decisioni assennate. La forza รจ la perseveranza, la pazienza, la tenacia con le quali darร  attuazione a questa virtรน.
Infine si parla di Spirito di โ€œconoscenza e di timore del Signoreโ€, questo bambino avrร  una conoscenza intima e profonda del Signore, che lo porterร  a un rispetto e a unโ€™altissima considerazione.
Nella seconda parte del brano, si delinea un quadro della nuova creazione, dove la violenza รจ superata e regna unโ€™armonia tra gli animali e tra gli animali e lโ€™uomo.

La presenza del โ€œbambinoโ€ sembra ammansire anche le belve, porta un clima festoso dove la vita era difficile e impossibile. Il rinnovamento coinvolge terra, vento, acqua, piante, animali ed uomini.
Nella nuova umanitร , finalmente, sono ricomposte le tensioni tra ragione e istinto, intelligenza e emozione, volere e agire.

Vi รจ unโ€™inondazione della sapienza del Signore: Dio fa il vuoto della pienezza dellโ€™orgoglio, dellโ€™ingiustizia, dei soprusi, della cupidigia e porta la sua pienezza, evidenziata come dono della sapienza, tanto pieno da essere paragonato alla massa delle acque che coprono il mare. Eโ€™ la sapienza di Dio che viene partecipata ad Israele e che riempie il creato.

MATTEO 3, 1-12

Spesso corriamo il rischio di non dare importanza alle parole che leggiamo o che ascoltiamo nel vangelo perchรฉ le abbiamo sentite ripetere tante volte. Al tempo di Gesรน cโ€™era la consapevolezza che la profezia da tempo taceva in Israele, lo Spirito non trovava piรน lo spazio per esprimersi nella vita degli uomini

Giovanni viene rappresentato come un profeta anche nello stile: lโ€™abito che vestiva era proprio quello dei profeti, il cibo selvatico di cui si nutriva, ma soprattutto richiama alla conversione, al cambiamento di vita, traguardi nuovi.
Giovanni รจ cresciuto tra un gruppo di persone, una comunitร  che viveva vicino al deserto dove rifletteva e pregava. Gesรน รจ stato suo discepolo, di lui Giovanni dice: โ€œChi mi sta seguendo รจ piรน potente di me.

Noi spesso crediamo di avere parole definitive, di sapere dove sta la veritร , dove sta la giustizia, quali sono i mezzi per realizzarla! Giovanni รจ consapevole della sua provvisorietร : โ€œNon sono io, cโ€™รจ un altro piรน grande.โ€ Lโ€™annuncio che fa Giovanni รจ di cambiamento profondo per il Regno che viene: โ€œIl Regno รจ vicino, convertitevi!โ€

Il Regno ha due dimensioni fondamentali: quella personale, il Regno di Dio che รจ in noi, e quella sociale, che รจ prevalente. Quando al tempo di Gesรน si parla del Regno abitualmente ci si riferisce allโ€™aspetto sociale: รจ stato Gesรน che ha sottolineato lโ€™aspetto personale, il cuore. Il Regno di Dio รจ un nuovo modo di vivere i rapporti, di distribuire i beni, di curare gli ultimi.

Cosa significa convertirsi in modo che Dio possa venire? Possiamo dire che ciรฒ che ci รจ chiesto si riassume in due atteggiamenti fondamentali.
Il primo atteggiamento รจ riconoscere che non siamo noi in grado di far venire Dio nella nostra vita, รจ Dio che viene, ma noi possiamo impedire che Dio venga. Occorre liberarci dalla presunzione che il nostro passato basti. Giovanni diceva: โ€œEโ€™ inutile che voi diciate: siamo figli di Abramoโ€. Noi dobbiamo diventare nuovi, perchรฉ dobbiamo diventare figli di Dio, e questo non รจ possibile se ci aggrappiamo solo a ciรฒ che abbiamo, a ciรฒ che siamo.

Il secondo atteggiamento รจ creare spazi di silenzio, di accoglienza, sapendo che ciรฒ che abbiamo non ci basta. Non basta dire parole occorre vivere in modo fedele al Signore che viene, attenderlo, accoglierlo, tenendo conto delle esigenze degli ultimi, dei poveri, che รจ il criterio fondamentale dello stile di vita necessario.

Il Battista preparava la venuta di uno che avrebbe reso il popolo puro, come si purifica lโ€™argento attraverso il fuoco. Cristo avrebbe portato davvero il fuoco sulla terra e vi avrebbe immerso i suoi discepoli, ma come poteva, il precursore, intuire che sarebbe stato un fuoco dโ€™amore e non di sterminio? Colui che stava per venire, contro ogni previsione, si sarebbe inserito nella vita di tutti, come uno qualsiasi, distinguendosi solo per il bene che avrebbe fatto a tutti, passando in mezzo alla gente, con lโ€™unica originalitร  di uno sguardo libero da ogni giudizio.

Gesรน di Nazareth non viene โ€œa pulire la sua aiaโ€, ma a introdurre nella nostra quotidianitร  la tenerezza del Padre che conosce la nostra debolezza. Il Messia porta al mondo un volto di Dio che nessun profeta aveva immaginato: quello del bambino inerme che noi metteremo a morte senza che sia distrutta la relazione con lui.

Amici, occorre che in questo periodo di avvento diamo uno spazio di tempo al silenzio per accogliere questo Dio che si vuole incarnare nella nostra storia. Ci facciamo tutti un Dio a nostra immagine, o meglio a immagine dellโ€™educazione che abbiamo ricevuto, ma Dio รจ diverso, ascoltiamo nel silenzio e attraverso gli altri come Dio vuole incarnarsi in noi!

A cura di Carla Sprinzeles | via Qumran

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Seconda domenica di Avvento

Mt 3, 1-12
Dal Vangelo secondo Matteo

In quei giorni, venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: ยซConvertitevi, perchรฉ il regno dei cieli รจ vicino!ยป. Egli infatti รจ colui del quale aveva parlato il profeta Isaรฌa quando disse: ยซVoce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!ยป.

E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico. Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.

Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: ยซRazza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire allโ€™ira imminente? Fate dunque un frutto degno della conversione, e non crediate di poter dire dentro di voi: โ€œAbbiamo Abramo per padre!โ€.

Perchรฉ io vi dico che da queste pietre Dio puรฒ suscitare figli ad Abramo. Giร  la scure รจ posta alla radice degli alberi; perciรฒ ogni albero che non dร  buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo nellโ€™acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me รจ piรน forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerร  in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala e pulirร  la sua aia e raccoglierร  il suo frumento nel granaio, ma brucerร  la paglia con un fuoco inestinguibileยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 04 โ€“ 10 Dicembre 2016
  • Tempo di Avvento II, Colore viola
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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