Commento alle letture del Vangelo del 30 ottobre 2016 โ€“ Carla Sprinzeles

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[ads2]Oggi la liturgia ci propone il tema della misericordia di Dio, Gesรน รจ venuto a rivelarci che Dio รจ misericordioso, ma la gente rifiuta questa immagine, รจ scandalizzata che Gesรน vada ad alloggiare da un peccatore.
Cโ€™รจ anche un invito alla conversione, al cambiamento, che non riguarda solo gli altri o il nostro passato. Noi facilmente ci consideriamo giusti, perchรฉ osserviamo la legge, preghiamo, andiamo in chiesa, seguiamo la legge morale.

Occorre accogliere ogni giorno lโ€™offerta di vita che Dio ci fa, lโ€™invito, la sollecitazione al cambiamento, rendere possibile a Dio di esprimere la novitร  di vita attraverso di noi.
Se noi restiamo quelli di prima, e siamo sicuri di essere giร  a posto, come la parabola del fariseo della settimana scorsa, trascuriamo il dono di Dio.

La conversione รจ richiesta a chi ha ricevuto di piรน dalla vita, la storia richiede sempre novitร  di vita.
Anche Gesรน ha vissuto un profondo cambiamento, giorno dopo giorno, ha espresso lโ€™amore attraverso la fedeltร  quotidiana fino allโ€™amore estremo della Croce. Se Gesรน non fosse stato fedele non ci sarebbe stata la resurrezione.

SAPIENZA 11,22 โ€“ 12,2
La prima lettura รจ una stupenda pagina del libro della Sapienza, unโ€™opera scritta in greco, ormai alle soglie dellโ€™era cristiana, vuol far conoscere ai pagani le ricchezze della fede dellโ€™antico testamento.
In questo brano vengono descritte le opere meravigliose della sapienza divina nel corso della storia.
Lโ€™assoluta grandezza di Dio รจ espressa con due immagini del mondo: esso รจ come โ€œpolvere sulla bilancia โ€“ dunque senza alcun peso โ€“ e come โ€œstilla di rugiada mattutina caduta sulla terraโ€ che dunque evapora presto e non ha consistenza.

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Di fronte a questo mondo piccolo e debole, la grandezza di Dio non si esprime nel prevalere con la forza, ma โ€œnella compassione verso tuttiโ€ e nel โ€œchiudere gli occhi sui peccati degli uominiโ€, con lโ€™esercizio di una longanimitร  che si propone un unico scopo: che gli uomini trovino la strada della conversione.
Lโ€™amore vuole mantenere in vita tutti gli esseri.
Dio ha infuso in ogni essere โ€œil suo spirito incorruttibileโ€ e ciรฒ vale soprattutto per lโ€™uomo fatto a sua immagine e somiglianza.

Il fatto di esistere costituisce per la creatura cosciente una prova che Dio lo ama.
โ€œCome potrebbe sussistere una cosa se tu non lโ€™avessi voluta?
Raramente la fede di Israele ha espresso con altrettanta forza lโ€™universalitร  della misericordia di Dio per i peccatori.
Dio ha fiducia nelle possibilitร  di bene dellโ€™uomo creato, anche se peccatore, โ€œha compassioneโ€ delle proprie creature e sa attendere sicuro; come padre buono assicura sempre un nuovo inizio.
Tutto ciรฒ perchรฉ โ€œil Signore รจ amante della vitaโ€.
Tutto ciรฒ che รจ morte, non รจ opera di Dio.
Bella lโ€™affermazione: โ€œTu correggi a poco a pocoโ€.
Si tratta di una premura che Dio esercita per guadagnare completamente lโ€™uomo al proprio amore, perchรฉ creda nel Signore.

LUCA 19, 1-10
Oggi nel brano del Vangelo si legge la descrizione dellโ€™incontro con Zaccheo, capo dei pubblicani, ci fa vedere il cammino di conversione che siamo invitati a percorrere.
Il primo passo รจ il โ€œdesiderioโ€: qui Zaccheo desidera vedere โ€œquale fosse Gesรนโ€, non pensate che Zaccheo sia uscito di casa perchรฉ voleva convertirsi: avvertiva in fondo qualcosa, un bene che lo sollecitava, ma poteva esprimersi come curiositร , come desiderio di conoscere una persona di cui parlava molta gente.

Il secondo momento รจ la โ€œchiamataโ€. Gesรน veniva accolto nel suo peregrinare da persone con un certo benessere, perchรฉ potessero accogliere molte persone in casa e dare loro da mangiare.
Gesรน si invita: aveva saputo che cโ€™era una persona ricca anche abbastanza per bene, anche se capo dei pubblicani, considerato dalla gente, traditore e ladro.
Anche per noi il bisogno degli altri รจ una chiamata.
Zaccheo โ€œpieno di gioiaโ€ risponde.

Il terzo passo รจ la presa di coscienza della situazione di ingiustizia: era molto ricco, mentre cโ€™erano molti poveri a Gerico, attorno a lui.
Zaccheo prende la decisione:โ€Metร  dei miei beni la do ai poveriโ€!
Poi cโ€™รจ il quarto momento: la presa di coscienza del peccato commesso: โ€œSe ho rubato, restituisco quattro volte tanto. Zaccheo รจ orientato verso la restituzione.
Inaugurando il suo ministero pubblico nella sinagoga di Nazareth, Gesรน aveva inaugurato una nuova era, lโ€™era del giubileo perpetuo.

โ€œOggiโ€ aveva detto il Messia inaugura un tempo nuovo: la reintegrazione dei poveri nella societร , il perdono, il condono, la liberazione, espressioni dellโ€™anno giubilare, dovranno essere la nuova modalitร  di vita dei suoi discepoli, ogni giorno, sempre.
Pochi lo capirono e lo seguirono: qualche donna peccatrice, alcuni pescatori ignoranti, qualche doganiere disprezzato.
Il tempo del nuovo giubileo entra con Gesรน nella casa di Zaccheo e questo ricco corrotto ritrova a un tratto il suo cuore bambino e reinventa la libertร  giubilare: โ€œIo do la metร  dei miei beni ai poveri, e se ho frodato restituisco quattro volte tanto.โ€

Fossimo tutti come Zaccheo! Non ci sarebbe piรน bisogno dโ€™indire nuovi giubilei, se ogni discepolo di Crsto potesse, nel suo piccolo, dare la metร  dei suoi beni ai poveri, restituire per le sue frodi quattro volte tanto, in una parola vivere nellโ€™era del giubileo perpetuo, instaurato dal Signore!
Allora sรฌ la salvezza entrerebbe nel vecchio mondo inquinato e violento, la pace fiorirebbe come per incanto, la gioia aprirebbe nuove strade di relazione tra gli individui, popoli e continenti; allora sรฌ che il Signore sarebbe veramente annunciato, testimoniato e troverebbe spazio per renderci concretamente, fin dโ€™ora, partecipi della resurrezione.

โ€œIl Figlio dellโ€™uomo รจ venuto a cercare e a salvare ciรฒ che era perdutoโ€ persino il nostro mondo egoista, la nostra religiositร  ipocrita, perchรฉ โ€œanche noi siamo figli di Abramoโ€.
Oggi ci รจ chiesto un grosso passo, aiutiamoci a farloโ€ฆ

A cura di Carla Sprinzeles | via Qumran

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XXXI Domenica del Tempo Ordinario โ€“ Anno C

Lc 19, 1-10
Dal Vangelo secondo Luca

1Entrรฒ nella cittร  di Gerico e la stava attraversando, 2quandโ€™ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, 3cercava di vedere chi era Gesรน, ma non gli riusciva a causa della folla, perchรฉ era piccolo di statura. 4Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salรฌ su un sicomรฒro, perchรฉ doveva passare di lร .

5Quando giunse sul luogo, Gesรน alzรฒ lo sguardo e gli disse: ยซZaccheo, scendi subito, perchรฉ oggi devo fermarmi a casa tuaยป. 6Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. 7Vedendo ciรฒ, tutti mormoravano: ยซรˆ entrato in casa di un peccatore!ยป.

8Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: ยซEcco, Signore, io do la metร  di ciรฒ che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tantoยป. 9Gesรน gli rispose: ยซOggi per questa casa รจ venuta la salvezza, perchรฉ anchโ€™egli รจ figlio di Abramo. 10Il Figlio dellโ€™uomo infatti รจ venuto a cercare e a salvare ciรฒ che era perdutoยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 30 Ottobre โ€“ 05 Novembre 2016
  • Tempo Ordinario XXXI, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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