Commento alle letture del 6 Gennaio 2018 – Mons. Costantino Di Bruno

Il commento alle letture del 6 gennaio 2018 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).

SIAMO VENUTI AD ADORARLO

Il Signore, il Dio Eterno, il Creatore dell’uomo per mezzo del suo Verbo ha stabilito con consiglio eterno che la redenzione della creatura fatta a sua immagine e somiglianza, che si è sottratta alla sua obbedienza, ritorni a Lui, attraverso la via della sua stessa creazione, ma con una differenza sostanziale. L’uomo è stato creato per Cristo. Ora deve tornare alla sorgente della sua vita, che è il suo Creatore, non solo per Cristo, ma anche in Cristo, con Lui, come suo vero corpo. Cristo non è solo la via, è anche la vita, la verità, la grazia, la misericordia, la compassione, la pietà, la giustizia perfetta. All’uomo viene annunziato Cristo, viene invitato a convertirsi a Lui, a lasciarsi battezzare per nascere da acqua e da Spirito Santo, vivere nella Parola di Gesù secondo la purissima verità posta in essa sempre dallo Spirito di Dio. Se accoglie l’invito, diviene figlio nel Figlio, vive nel Figlio e per il Figlio, tornerà al Padre, altrimenti rimarrà senza il Padre per l’eternità. Per Cristo e in Cristo al Padre: è la legge della vita. Non si conoscono né altre vie, né altre modalità, né altre Leggi da osservare.

I Magi vedono in oriente la stella, si muovono alla ricerca di Cristo. Dalla natura passano alla Scrittura. Questa ci dice tutto di Cristo, ma non ci dona Cristo. Dalla Scrittura vanno alla ricerca del Cristo Persona vivente. Questo significa che non è la morale che ci fa cristiani, ma è l’essere con Cristo una sola cosa, un solo corpo. Si diviene cristiani in Lui, per Lui, con Lui. La sua persona è essenziale alla nostra vita. Oggi la stoltezza cristiana è grande. Prima si è cancellato Cristo dalle menti e dai cuori. Poi si è cancellato il Vangelo. Alla fine ci si sta limitando a qualche principio non negoziabile. Oggi neanche più a questo. Si predica l’adeguazione al mondo o la resa totale del cristiano ad esso. Questa resa al mondo è la negazione del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo, della Chiesa, di ogni sacramento e ministero. Manca Cristo che è il cuore di Dio, cuore del Padre, cuore dello Spirito Santo, cuore della Chiesa, cuore del cristiano, cuore dell’umanità. I Magi ci indicano la via: dal segno alla Scrittura, dalla Scrittura alla casa dove si trovava il Bambino, cioè nella Chiesa del Dio vivente.

Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda,  non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda:  da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele».

Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo». Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

Non è però sufficiente andare in Chiesa per essere cristiani. Urge una verissima professione di fede. Cristo è vero Dio. A Lui va dato l’incenso della nostra adorazione. È vero Dio per natura eterna e per Persona generata dal Padre nel suo oggi eterno, senza principio e senza fine. Senza questa confessione a nulla serve andare nella casa del Signore. Lui va confessato come il Messia non del cristiano, ma di ogni uomo. Solo Lui è il Salvatore e Redentore del mondo. Oggi questa fede non esiste più. Ogni religione è via – si dice – per andare a Dio. È via senza Cristo, indipendentemente da Lui. Errore che conduce la Chiesa alla morte. Ma Gesù è anche il Sofferente, Colui che ci salva perché prende su di sé tutti i peccati del mondo. Se Cristo non espia, il peccato rimane in eterno nel cuore e nell’anima. Da peccatori non si entra nel Paradiso.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, insegnateci la verità di Cristo.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mt 2, 1-12
Dal Vangelo secondo Matteo

Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”».
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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