Il commento alle letture del 5 Maggio 2018 a cura di Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).
NON CONOSCONO COLUI CHE MI HA MANDATO
At 16,1-10; Sal 99; Gv 15,18-21
La conoscenza di Dio nessuno se la può donare da sé. Si può conoscere tutta la Scrittura dell’Antico e del Nuovo Testamento, ma non per questo si conosce Dio, Cristo, lo Spirito Santo, le realtà soprannaturali ed eterne. La conoscenza di Dio e di ogni altra realtà è dono, purissimo dono, fatto a noi per mezzo di Gesù Signore. Chi si rifiuta di accogliere la Parola di Cristo Gesù rimane nella non conoscenza di Dio per tutta la vita. Non vi sono altre vie perché Dio si possa conoscere. Solo Cristo è la via, la verità, la vita. Nel Vangelo secondo Giovanni Gesù lo dice con somma chiarezza ai Giudei: “Voi non conoscete Dio. Lo attesta il fatto storico che voi volete uccidere me che sono da Dio, vengo da Lui, parlo la sua Parola”. Se Gesù è il solo che rivela il Padre chiunque si oppone a Cristo, lo combatte, lo nega, lo infanga, lo calunnia, dice su di lui falsa testimonianza, travisa le sue parole, di certo non conosce Dio.
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Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: “Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure io non sono venuto da me e chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete (Gv 7, 28). Gli dissero allora: “Dov’è tuo padre?”. Rispose Gesù: “Voi non conoscete né me né il Padre; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio” (Gv 8, 19). E non lo conoscete. Io invece lo conosco. E se dicessi che non lo conosco, sarei come voi, un mentitore; ma lo conosco e osservo la sua parola (Gv 8, 55). Lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi (Gv 14, 17). Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato (Gv 15, 21). E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me (Gv 16, 3). Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato (Gv 17, 25).
Cosa impedisce ai Giudei di accogliere la testimonianza di Cristo Gesù? Anche questa verità viene rivelata. Sono le opere cattive che esse compiono e che non vogliono abbandonare. Senza l’abbandono del peccato, mai la luce di Gesù potrà entrare in un cuore. Se la volontà è orientata al male, ogni luce si spegne e nessuna fiamma di verità entra nel cuore. Non basta dare la luce. Essa va anche accolta. I Giudei non vogliono accogliere la luce, anzi hanno deciso di spegnerla per sempre.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio» (Gv 3,16-21).
Luce e peccato si oppongono a vicenda. Il peccato soffoca la luce. La luce spegne il peccato nel cuore. L’uomo però non vuole togliere il peccato dal cuore, è disposto non solo a rifiutare la luce, ma anche a spegnerla, soffocarla, ucciderla, crocifiggerla.
Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato.
Gesù mette in guardia i discepoli. Loro devono sapere che saranno odiati dal mondo così come Lui è stato odiato. Se Lui non è stato accolto, potranno essere accolti loro? Se il mondo da mondo rimanendo mondo accoglie i discepoli, allora è giusto che essi si interroghino. Questo avviene solo quando vi è tradimento della luce e della verità. Sono discepoli, ma secondo il mondo, in sintonia con esso, non secondo Cristo Gesù.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci veri discepoli di Gesù.