Il commento alle letture del 31 Ottobre 2018 a cura di Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).
MA NON CI RIUSCIRANNO
Ef 6.1-9; Sal 144; Lc 13.22-30
Gesù, colmo dello Spirito di saggezza, intelligenza, consiglio, conoscenza, mai si lascia trascinare in questioni vane e oziose. Lui parla sempre dalla scienza e dalla verità del Padre suo. A nulla serve agli uomini sapere se sono pochi o molti coloro che si salvano. Neanche serve loro sapere se l’inferno è vuoto o pieno. Per assurdo teologico e contro la verità del Vangelo che afferma che sono molti coloro che si perdono, potrei essere solo io domani a essere precipitato in quel luogo di tormento eterno. La parola di Gesù è divinamente saggia e intelligente: “Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché moti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno”. Ecco la prima terrificante realtà del futuro eterno dell’umanità: “Molti cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno”. Cosa impedisce loro di entrare, pur cercando di entrare? Leggendo il Vangelo secondo Matteo si evince che molti si presenteranno con opere apparentemente evangeliche, ma che in realtà non sono per nulla secondo il Vangelo.
Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano! Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete. Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!” (Mt 7,13-23).
Secondo un’altra Parola di Gesù Signore l’impossibilità è data dalla non perseveranza sino alla fine. Si inizia con il regno di Dio, si finisce con il regno di Satana.
Ma voi badate a voi stessi! Vi consegneranno ai sinedri, sarete percossi nelle sinagoghe e comparirete davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro. Ma prima è necessario che il Vangelo sia proclamato a tutte le nazioni. E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi prima di quello che direte, ma dite ciò che in quell’ora vi sarà dato: perché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. Il fratello farà morire il fratello, il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato (Mc 13,9-13).
Vi è una sola via per entrare nel regno eterno di Dio: abitare per sempre nella sua Parola. Solo la Parola è il carro divino che conduce l’uomo dalla terra al Cielo.
Passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».
Ad ogni cristiano deve interessare poco cosa dice l’altro cristiano sul regno dei cieli. Ad ognuno è chiesto di mettere ogni attenzione per giungere in esso. È verità.
Vergine Sapiente, Angeli, Santi, liberateci dalla stoltezza che conduce alla perdizione.