Commento alle letture del 31 Marzo 2019 โ€“ Mons. Costantino Di Bruno

- Pubblicitร  -

Il commento alle letture del 31 Marzo 2019 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโ€™Arcidiocesi di Catanzaroโ€“Squillace (CZ).

Egli divise tra loro le sue sostanze.

Gs 5,9a.10-12; Sal 33; 2 Cor 5,17-21; Lc 15,1-3.11-32

Ogni cuore che vuole essere vero si deve modellare sul cuore del Padre. Nessun adoratore del vero Dio, del Creatore e Signore dellโ€™universo, puรฒ dichiararsi suo fedele adoratore e poi agire in modo difforme, contrario, opposto. La prima veritร  del Padre รจ il rispetto della volontร  del figlio minore. Questi chiede la sua parte di sostanze e il Padre gliela dona. Lui parte per un paese lontano e il Padre lascia che parta. Lui spende tutti i suoi averi e il Padre agisce come se non fossero averi suoi. Il figlio gli ha chiesto di lasciarsi guidare dalla sua volontร  e il Padre non oppone alcuna resistenza. Quando gli uomini chiedono a Dio di agire secondo la loro volontร  e poi commettono atrocitร , stragi, genocidi, pulizie etniche, guerre di devastazione e distruzione, uccisioni di bambini e persone inermi e inerti, noi subito accusiamo Dio di non intervento. Ma Dio non puรฒ intervenire. Lui rispetta la volontร  delle sue creature. Dio vede lโ€™uomo che cammina verso lโ€™inferno, ma neanche questo puรฒ impedire. Puรฒ dargli Cristo Crocifisso come sua grazia, ma Cristo va accolto. Oggi sta vedendo che anche Cristo viene tolto dalla storia, ma Lui nulla puรฒ fare. Chi deve fare รจ la sua Chiesa. Ma molti figli della Chiesa sono contro Cristo. Lo vedono come un ostacolo per lโ€™umanitร . รˆ veritร . Dio non รจ responsabile di quanto lโ€™uomo fa dal momento che esce dalla sua casa.

Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: ยซCostui accoglie i peccatori e mangia con loroยป. Ed egli disse loro questa parabola: Disse ancora: ยซUn uomo aveva due figli. Il piรน giovane dei due disse al padre: โ€œPadre, dammi la parte di patrimonio che mi spettaโ€. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio piรน giovane, raccolte tutte le sue cose, partรฌ per un paese lontano e lร  sperperรฒ il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciรฒ a trovarsi nel bisogno. Allora andรฒ a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandรฒ nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornรฒ in sรฉ e disse: โ€œQuanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerรฒ, andrรฒ da mio padre e gli dirรฒ: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariatiโ€. Si alzรฒ e tornรฒ da suo padre.

Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettรฒ al collo e lo baciรฒ. Il figlio gli disse: โ€œPadre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlioโ€. Ma il padre disse ai servi: โ€œPresto, portate qui il vestito piรน bello e fateglielo indossare, mettetegli lโ€™anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perchรฉ questo mio figlio era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovatoโ€. E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udรฌ la musica e le danze; chiamรฒ uno dei servi e gli domandรฒ che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: โ€œTuo fratello รจ qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perchรฉ lo ha riavuto sano e salvoโ€. Egli si indignรฒ, e non voleva entrare. Suo padre allora uscรฌ a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: โ€œEcco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che รจ tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grassoโ€. Gli rispose il padre: โ€œFiglio, tu sei sempre con me e tutto ciรฒ che รจ mio รจ tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perchรฉ questo tuo fratello era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovatoโ€ยป.

- Pubblicitร  -

Chi รจ uscito dalla casa del Padre decide di farvi ritorno. Ha sperimentato che fuori vi รจ solo tenebra morale, povertร  spirituale e materiale, amare e triste solitudine, svilimento della persona. Il Padre cosa fa? Lo accoglie. Lui rimane Padre in eterno. Mai smette di essere Padre. Il figlio puรฒ decidere di non essere figlio. Il Padre mai potrร  decidere di non essere Padre. Se il Padre non puรฒ decidere di essere Padre, puรฒ il fratello decidere di non essere fratello? Se รจ vero figlio del Padre, anche lui deciderร  di essere e rimanere sempre fratello. Quando il fratello smette di essere fratello per lโ€™altro fratello, รจ segno che la sua figliolanza con il Padre non รจ vera. Va necessariamente corretta.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fateci veri figli del Padre e veri fratelli dei nostri fratelli.

Fonte@MonsDiBruno

Altri Articoli
Related

Carmelitani โ€“ Commento al Vangelo di domenica 18 Maggio 2025

Addio, gloria e discepolato d'amore (Gv. 13:31-35) Queste parole, pronunciate...

p. Ermes Ronchi โ€“ Commento al Vangelo di venerdรฌ 16 Maggio 2025

IL POEMA DI DIO NEL BACIO PRIMORDIALE Gli disse Tommaso:...

don Alfonso Giorgio โ€“ Commento al Vangelo di domenica 18 Maggio 2025

Movimento Apostolico Ciechi Riflessioni dell'assistente spirituale don Alfonso Giorgio per...

don Domenico Bruno โ€“ Commento al Vangelo del 16 Maggio 2025

A volte ci sentiamo come un puzzle sparso sul...