Commento alle letture del 28 Gennaio 2019 – Mons. Costantino Di Bruno

Il commento alle letture del 28 Gennaio 2019 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).

Come può Satana scacciare Satana?

Eb 9,15.24-28; Sal 97; Mc 3,22-30

Ogni uomo deve sapere che quanto più lui crescerà nella conoscenza di Dio, più potrà vedere tutta la realtà creata con verità sempre più pura e più limpida. Quando invece muore alla conoscenza del suo Creatore e Signore, le tenebre avvolgono la sua mente e la falsità si annida nel suo cuore. Tutto in lui diventerà una grande confusione. Oggi l’uomo ha deciso di bandire il vero Dio dalla sua storia. Con quali risultati? Non sa più né la verità dell’uomo, fatto da Dio a sua immagine e somiglianza, e neanche la verità di un animale. Non conosce né la verità del tempo e neanche quella dell’eternità. Il bene lo dice male, il male lo chiama bene, le tenebre sono dichiarate luce e la luce tenebre. Quando vi sono false dichiarazioni su verità essenziali della rivelazione è il segno che non si conosce né Dio né la sua Parola. Ma se Dio non è conosciuto e neanche la sua Parola, allora non vi sarà verità per nessun’altra cosa che viene da Dio e che è manifestata nella sua Parola. Gli scribi dicono di Gesù che Lui è posseduto da Beelzebùl e che scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni.

Dov’è la falsità che si annida in questa affermazione degli scribi? Nel non voler considerare che, quando Satana si impossessa di un uomo, finisce per quell’uomo il governo di se stesso, è incapace di operare un qualsiasi bene, dalla sua bocca non uscirà nessun parola di verità. Neanche potrà fare i segni che Gesù faceva tra il popolo. In più nessuno è mai accorso per ascoltare un posseduto da Satana. Vi sono tante altre motivazioni per attestare che le parole malvage degli scribi sono frutto del loro cuore cattivo. Un uomo o è tutto di Dio o è tutto di Satana. Non può essere ora di Satana ora di Dio. Gesù si difende da questa accusa infamante, dicendo che gli scribi non conoscono Satana. Non sanno che il potere lui non lo cede a nessuno. Quando una preda è sua, è sua per sempre. A meno che venga un uomo forte e gli tolga l’armatura nella quale confidava. Solo dopo averlo legato potrà saccheggiare i suoi beni. L’uomo forte è Gesù. A Lui basta una sola parola, un solo comando e gli spiriti impuri gli devono ogni obbedienza. Anche se creature malvage, sono sue creature. È Lui il loro Dio e gli devono ascolto immediato. Lui dice di lasciare ed essi lasciano. Lui impone il silenzio ed essi tacciono. Diventano muti. Il comando non si trasgredisce.

Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni». Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».

Gesù non si ferma a dire che Lui è l’uomo forte, venuto per legare Satana e privarlo del suo regno e della sua casa. Dice di più. Gli scribi, impugnando la verità conosciuta, corrono il rischio di cadere nel peccato contro lo Spirito Santo, che non è più perdonabile. Perché questo peccato è così grave e senza perdono per l’eternità? Perché per odio contro Cristo, volutamente, con coscienza e scienza, trasformano la verità in falsità, applicano a Satana ciò che viene da Dio, per allontanare gli uomini dalla salvezza. Finché la falsità su Cristo Gesù rimane nel proprio cuore, c’è sempre la possibilità del perdono. Quando invece essa esce dal cuore e la si fa divenire fuoco per cancellare Cristo in ogni altro cuore, allora il peccato contro lo Spirito Santo è commesso. La nostra falsità volutamente diviene causa di perdizione per molti altri. Chi uccide la verità di Gesù, perché vuole che le tenebre governino la terra, mai sarà immune da questo peccato che genera la tristezza eterna. A nessuno accada di combattere contro Cristo Signore. Si rischia di camminare con l’inferno sotto i piedi.

Madre di Dio, Angeli, Santi, non permettete che si cada in questo orrendo peccato.

Fonte@MonsDiBruno

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