Commento alle letture del 27 Giugno 2018 – Mons. Costantino Di Bruno

Il commento alle letture del 27 Giugno 2018 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).

GUARDATEVI DAI FALSI PROFETI

2 Re 22,8-13; 23,1-3; Sal 118; Mt 7,15-20

Falso profeta è chiunque dice all’uomo una parola contraria e differente da quella proferita dal Signore. Urge però distinguere la falsa profezia colpevole da quella non colpevole, perché ricerca dello spirito dell’uomo della verità. Cercare Dio a tentoni non è falsa profezia, anche se i risultati non sono perfetti. Falsa profezia colpevole è quella di chi conosce la Parola di Dio e insegna cose contrarie ad essa. È stata la falsa profezia dei sacerdoti, degli scribi, di quanti erano al governo del popolo di Israele e di Giuda che hanno causato prima la distruzione di Samaria e poi di Gerusalemme. Il Signore ha parole di fuoco contro questi falsi profeti che sono la rovina del suo popolo.

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Tu dirai loro: Così dice il Signore: Forse chi cade non si rialza e chi sbaglia strada non torna indietro? Perché allora questo popolo continua a ribellarsi, persiste nella malafede, e rifiuta di convertirsi? Ho ascoltato attentamente: non parlano come dovrebbero. Nessuno si pente della sua malizia, e si domanda: “Che cosa ho fatto?”. Ognuno prosegue la sua corsa senza voltarsi, come un cavallo lanciato nella battaglia. La cicogna nel cielo conosce il tempo per migrare, la tortora, la rondinella e la gru osservano il tempo del ritorno; il mio popolo, invece, non conosce l’ordine stabilito dal Signore. Come potete dire: “Noi siamo saggi, perché abbiamo la legge del Signore”? A menzogna l’ha ridotta lo stilo menzognero degli scribi! I saggi restano confusi, sconcertati e presi come in un laccio. Ecco, hanno rigettato la parola del Signore: quale sapienza possono avere? Per questo darò le loro donne a stranieri, i loro campi ai conquistatori, perché dal piccolo al grande tutti commettono frode; dal profeta al sacerdote tutti praticano la menzogna. Curano alla leggera la ferita della figlia del mio popolo, dicendo: “Pace, pace!”, ma pace non c’è. Dovrebbero vergognarsi dei loro atti abominevoli, ma non si vergognano affatto, non sanno neppure arrossire. Per questo cadranno vittime come gli altri; nell’ora in cui li visiterò, crolleranno, dice il Signore. Li mieto e li anniento – oracolo del Signore –;  non c’è più uva sulla vite né fichi sul fico, anche le foglie sono avvizzite. Ho procurato per loro degli invasori. “Perché ce ne stiamo seduti?  Radunatevi ed entriamo nelle città fortificate e moriamo in esse, poiché il Signore, nostro Dio, ci fa perire. Egli ci fa bere acque avvelenate, perché abbiamo peccato contro il Signore. Aspettavamo la pace, ma non c’è alcun bene, il tempo della guarigione, ed ecco il terrore!”. 16Da Dan si sente lo sbuffare dei suoi cavalli; al rumore dei nitriti dei suoi destrieri trema tutta la terra. Vengono e divorano la terra e quanto in essa si trova, la città e i suoi abitanti. Ecco, sto per mandarvi serpenti velenosi contro i quali non esiste incantesimo, e vi morderanno».  Oracolo del Signore (Ger 8, 4-17).

Oggi falsi profeti nel popolo del Signore sono tutti quei ministri della Parola, quei professori e dottori, coloro che esercitano una qualsiasi altra autorità e insegnano cose contrarie al Vangelo. È questa una profezia colpevole perché tutto ciò che è necessario per la salvezza dell’uomo è stato rivelato ed anche scritto. È sufficiente solo ricordarlo, senza alcuna alterazione, senza nulla aggiungere e nulla togliere. È sufficiente dire ciò che il Vangelo dice e non dire ciò che il Vangelo non dice. Invece si insegnano non solo cose contrarie al Vangelo, ma anche che esso non è più fondamento della verità della salvezza. Ma se la Parola di Dio non è più fondamento, su quale parola ci si può fondare? Tolta la Parola di Dio, rimane solo la parola dell’uomo. Non però una sola parola di un solo uomo. Ma ogni parola e tutte le parole di ogni uomo.

Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete.

Ognuno è obbligato a rimanere saldo nella Parola di Gesù. Tutto il mondo può negare, annullare, alterare il Vangelo. Ogni alterazione del Vangelo è tentazione per il cristiano. Tra un uomo e Cristo, si deve scegliere sempre Cristo. Tra il Vangelo e la parola e le parole degli uomini si deve scegliere il Vangelo. Le altre parole sono tentazione.

Vergine Fedele, Angeli, Santi, fateci una fede salda nella Parola di Gesù Signore.

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