Il commento alle letture del 24 Luglio 2018 a cura di Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).
EGLI È PER ME FRATELLO, SORELLA E MADRE
Mic 7,14-15.18-20; Sal 84; Mt 12,46-50
Ogni momento della sua vita e ogni evento che accadde attorno alla sua persona, Gesù sempre lo riporta nella sua verità eterna, dalla quale legge e spiega ogni cosa. Nulla Lui legge dalla terra e nulla spiega servendosi del pensiero del cuore dell’uomo. Lui sa che il cuore dell’uomo parla dal suo peccato, dalla sua falsità, dai suoi interessi.
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Oracolo del peccato nel cuore del malvagio: non c’è paura di Dio davanti ai suoi occhi; perché egli s’illude con se stesso, davanti ai suoi occhi, nel non trovare la sua colpa e odiarla. Le sue parole sono cattiveria e inganno, rifiuta di capire, di compiere il bene. Trama cattiveria nel suo letto, si ostina su vie non buone, non respinge il male. Signore, il tuo amore è nel cielo, la tua fedeltà fino alle nubi, la tua giustizia è come le più alte montagne, il tuo giudizio come l’abisso profondo: uomini e bestie tu salvi, Signore. Quanto è prezioso il tuo amore, o Dio! Si rifugiano gli uomini all’ombra delle tue ali, si saziano dell’abbondanza della tua casa: tu li disseti al torrente delle tue delizie. È in te la sorgente della vita, alla tua luce vediamo la luce. Riversa il tuo amore su chi ti riconosce, la tua giustizia sui retti di cuore. Non mi raggiunga il piede dei superbi e non mi scacci la mano dei malvagi. Ecco, sono caduti i malfattori: abbattuti, non possono rialzarsi (Sal 36 (35) 1-13).
Una relazione tra uomo e uomo è vera se vissuta nella Parola del Signore. Chi non osserva i Comandamenti mai potrà avere una relazione vera con i suoi fratelli. Sarà sempre una relazione ingiusta, perché vissuta nella trasgressione della Legge del Signore. Non importa quale comandamento viene trasgredito. Il peccato è sempre fatto contro Dio e contro l’umanità. Ogni violazione dei Comandamenti offende l’umanità. Si ledono i diritti di un uomo, ma in quell’uomo è tutta l’umanità che viene lesa. Così dicasi anche di una Parola del Vangelo non osservata. Si manca di amore vero nei riguardi dell’intera famiglia umana. Anche la creazione soffre per una Parola di Cristo Signore non vissuta in pienezza di amore, luce, purissima obbedienza.
Chi è che osserva la Parola di Dio o chi fa la volontà del Padre di Cristo Gesù? Colui che non distoglie Gesù dal suo ministero, dalla sua missione. Colui che lo aiuta nella predicazione del Vangelo. Chi lo sostiene nella sua opera missionaria. Gesù deve essere, dovrà essere solo dalla divina volontà, pronto ad ogni suo comando. Lui deve essere più pronto dei sette Angeli del cielo che stanno dinanzi alla porta del loro Signore, per rispondere senza alcun intervallo o indugio ad ogni chiamata loro fatta: ”Io sono Raffaele, uno dei sette angeli che sono sempre pronti a entrare alla presenza della gloria del Signore” (Tb 12,15). Gesù può solo occuparsi delle cose di Dio.
Mentre egli parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli. Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti». Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».
Chi vuole essere fratello, sorella e madre di Gesù, non solo deve permettere a Lui di obbedire sempre al Padre, deve anche aiutare ogni altro perché a Dio sia data immediata e pronta obbedienza. Ma soprattutto ognuno deve anche lui porsi in condizione di ascoltare solo ciò che il Padre vuole. Quando spostiamo l’asse dal cuore di Dio al nostro cuore, allora non si è più né fratelli, né sorelle, né madre di Gesù. Quando ci accostiamo al pensiero del mondo e camminiamo secondo i suoi oracoli e le sue profezie e sentenze di peccato, di certo non siamo nella parentela con il Signore nostro Cristo Gesù. Quando poi è lo stesso Gesù che viene messo ai margini, esiliato, rinnegato, tradito, bandito dalla nostra vita di discepoli, perché si nega la sua verità, allora è il segno che spiritualmente siamo morti. Le nostre sentenze sono di peccato.
Vera Madre di Dio, Angeli, Santi, fateci obbedienti alla volontà del Padre sempre.