Commento alle letture del 20 Settembre 2018 – Mons. Costantino Di Bruno

Il commento alle letture del 20 Settembre 2018 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).

PERCHÉ HA MOLTO AMATO

1 Cor 15,1-11; Sal 117; Lc 7,36-50

Un donna vive nel peccato. Un giorno la grazia di Dio entra con potenza nel suo cuore. Le fa sentire lo stato miserevole della sua vita. Lo Spirito Santo crea in Lei la volontà di vera risurrezione spirituale. Questo però non basta perché ci si rialzi dal peccato e dalla morte. Occorre che l’azione del “Dio invisibile” si incontri con l’azione del “Dio visibile”. Noi sappiamo che il “Dio invisibile” sempre agisce con la sua potente grazia. Spesso però manca il “Dio visibile” che accolga quanti sono toccati dalla grazia e dalla luce e sigilli con la sua potente azione il perdono e la riconciliazione. “Dio visibile” nel Vangelo è Cristo Signore. “Cristo visibile” nella storia è ogni suo discepolo. È ministero del cristiano – ognuno secondo il sacramento ricevuto e i doni spirituali a lui concessi dalla Spirito Santo – accogliere quanti “il Dio invisibile” tocca con la sua grazia. Se il cristiano non diviene, non si lascia fare dallo Spirito Santo “vero Cristo visibile”, il sigillo esterno non è dato, la grazia non è conferita, lo Spirito Santo non è offerto nella pienezza della sua divina essenza e il cammino della salvezza non si compie.

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Il fariseo che accoglie Cristo Gesù nella sua casa non è “Dio visibile” e neanche è “santità visibile del Signore”. Lo attesta il suo giudizio su Gesù: “Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!”. Simone non è un uomo dal cuore puro. Se lo fosse, vedrebbe la grazia Dio che muove la donna verso Gesù e vedrebbe la misericordia del Padre che si sta tutta manifestano per Cristo sulla donna. Nella sua casa, in questo istante, tra avvenendo l’incontro di salvezza tra il “Dio invisibile” e il ”Dio visibile”. Simone non solo non è il “Dio visibile” che accoglie il “Dio invisibile”. È il distruttore di questo incontro. Il denigratore. Il giudice spietato che giunge a negare la verità di essenza e di missione di Cristo Gesù. Questo suo giudizio attesta la falsità della sua santità e la tenebra della sua scienza. Una santità che non vede Dio che agisce nella storia di certo non è santità secondo Dio. Ci si trova invece dinanzi ad una santità satanica e ad una scienza diabolica.

Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!». Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».

Oggi la crisi religiosa del mondo contemporaneo risiede tutta nel non essere il cristiano il “Cristo visibile” in mezzo ai suoi fratelli. Il “Cristo invisibile” vuole aggregare al suo corpo, chiama alla conversione e alla salvezza, illumina con la sua luce. Anania non solo si rifiuta di accogliere, neanche più esiste. A chi può rivolgersi il Signore? A nessuno. Il cristiano, con sofisticato, satanico ragionamento, anziché dichiarare la sua non esistenza come “Cristo invisibile”, accusa il mondo di non volere il Vangelo.

Vergine Immacolata, Angeli, Santi, fate che il cristiano si svegli dal suo sonno di morte.

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