Il commento alle letture del 17 dicembre 2017 a cura di Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).
PER DARE TESTIMONIANZA ALLA LUCE
Nella Scrittura Santa i veri profeti non hanno bisogno di alcuna testimonianza da parte degli uomini. È la loro parola che si compie la testimonianza che li accredita presso gli uomini ai quali essi vengono mandati. Come il Signore è reso credibile nella sua verità dal perfetto compimento di ogni sua parola, così è di ogni suo profeta. Perché Giovanni non ha bisogno di testimoni e per Gesù il Padre ne manda uno perché tutti credessero per mezzo di lui? Quale profonda verità si nasconde in questa opera della più alta sapienza del Signore? Qual è la ragione che a noi sfugge?
La ragione non è tanto rivolta verso Gesù, quanto invece verso il popolo del Signore. Dio vuole che il popolo non confonda Gesù con nessun altro uomo, eviti ogni paragone con ogni suo inviato dei tempi passati. Cristo Signore deve essere presentato nella sua verità che è unica. Mai è esistita. Mai esisterà. Giovanni infatti dice ai Giudei che Gesù viene dall’eternità. È prima di Lui. È l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. È Colui sul quale scende e rimane lo Spirito Santo e che battezza in Spirito Santo e fuoco. È Colui che ha in mano il ventilabro per separare il buon grano dalla paglia e la pula. Chi si accosta a Cristo, deve conoscere la sua unicità. Non ci si può accostare a Cristo Gesù vedendolo come un altro Mosè, Elia, Eliseo, o altri profeti. Gesù non è nell’ordine del più, ma della differenza di natura e di sostanza. Gesù è differentemente Altro. Le sue origini sono nell’eternità. Lui è Dio da Dio, presso Dio.
Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaia». Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.
Penso che oggi occorrerebbe un altro Giovanni il Battista che venga e dica alla Chiesa, al nuovo popolo di Dio, chi è Cristo Gesù. Oppure che Lui stesso venga, come ha fatto con l’Apostolo Giovanni, e si riveli nel suo mistero. Oggi la Chiesa non conosce né il mistero di Cristo prima del tempo, né il mistero nel tempo, né il mistero dopo il tempo. Se essa perde la conoscenza del mistero globale di Gesù Signore, anche il suo mistero viene perduto, smarrito ed essa diviene nella storia un cencio vecchio o un panno immondo. La Chiesa è eternamente da Cristo Gesù. Essa è il fiume che sgorga perennemente dal costato trafitto di Gesù Crocifisso. Se viene smarrita la verità di Gesù anche la sua verità viene smarrita e se la verità di Cristo è falsificata anche la sua verità risulterà falsificata. Urge alla Chiesa la potentissima verità del suo Sposo.
Ma chi può dare oggi ad un papa, un vescovo, un presbitero, un diacono, un cresimato, un battezzato, uno sposato, un sofferente, la pienezza della verità di Cristo, se Cristo è senza la sua verità? Occorre che lo Spirito Santo provveda e mandi qualcuno o venga Lui stesso a rimettere Cristo sul candelabro perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa del mondo. La crisi del mondo è crisi della Chiesa. La crisi della Chiesa è crisi di Cristo Gesù. La crisi di Cristo Gesù avvolge in essa tutto il cielo e tutta la terra, l’eternità e il tempo. Che l’universo visibile e invisibile è avvolto da una potente crisi di identità, lo attestano tutte le falsità che diciamo su ogni realtà esistente: divina, eterna, umana, reale, spirituale. Cristo è offerto dall’ignoranza e tutto si riveste di ignoranza.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, illuminate Cristo di verità.
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III Domenica di Avvento – Anno B
- Colore liturgico: Viola
- Is 61, 1-2. 10-11;
- Sal. Lc 1, 46-50.53-5;
- 1 Ts 5, 16-24;
- Gv 1, 6-8. 19-28
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Gv 1, 6-8. 19-28
Dal Vangelo secondo Giovanni
6Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. 7Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. 8Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
19Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». 20Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». 21Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. 22Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». 23Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaia». 24Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. 25Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». 26Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, 27colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». 28Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 17 – 23 Dicembre 2017
- Tempo di Avvento III
- Colore Viola
- Lezionario: Ciclo B
- Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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