Il commento alle letture del 15 Maggio 2018 a cura di Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).
SANNO VERAMENTE CHE SONO USCITO DA TE
At 20,17-27; Sal 67; Gv 17,1-11a
La prima verità della nostra fede è la purissima confessione che Cristo Gesù, il Signore nostro, non solo è dal Padre nel tempo, come suo inviato, ma è anche dal Padre nell’eternità perché da Lui generato. “In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio”: da sempre per sempre, in tutto Lui è dal Padre. La seconda verità da proclamare con fede viva, vera convinta ci dice che Cristo Gesù non solo ha fatto la volontà del Padre, non solo ci ha mostrato il Padre in tutta la potenza del suo amore e della sua luce, ma è Lui, che per mezzo del suo Santo Spirito, dona il Padre ad ogni cuore come sua vera vita. Se Gesù non dona il Padre, siamo senza il vero Dio, perché il vero Dio è solo il Padre di Gesù ed è donato solo da Gesù. Cristo Signore è il dono del Padre all’umanità, perché accogliendo Lui, in Lui, per Lui, con Lui, riceviamo il Padre suo come nostro vero Padre, divenendo partecipi della sua natura divina. Tutto è per Cristo, ma anche tutto è in Cristo, tutto si vive con Cristo. Senza Cristo si è senza il Padre, lo Spirito Santo, la luce, la vita, la verità, la pace, la vera speranza.
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E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità (Gv 1, 14). Gesù riprese a parlare e disse: “In verità, in verità vi dico, il Figlio da sé non può fare nulla se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa (Gv 5, 19). E continuò: “Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre mio” (Gv 6, 65). Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo comando ho ricevuto dal Padre mio” (Gv 10, 18). Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui” (Gv 14, 21). Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me (Gv 14, 28). Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi (Gv 15, 15). Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza (Gv 15, 26). Quanto alla giustizia, perché vado dal Padre e non mi vedrete più (Gv 16, 10). Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo, e vado al Padre” (Gv 16, 28).
Nella preghiera che Gesù rivolge al Padre, prima di incamminarsi verso la croce, gli dice che i discepoli sanno che Lui è dal Padre. Questa verità è di vitale importanza, perché è il fondamento insostituibile per iniziare una vera relazione con Dio. Se non si crede che Gesù è dal Padre, le conseguenze sono nefaste. Abbiamo o un Dio senza Cristo Gesù, o un Cristo Dio senza il Dio che è il Creatore del cielo e della terra e di tutte le cose visibili e invisibili. Nascerebbe un dualismo nella fede senza alcuna relazione, né comunione nella verità. Avremmo due Dèi autonomi e indipendenti.
Così parlò Gesù. Poi, alzàti gli occhi al cielo, disse: «Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse. Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te.
Confessando che Gesù è dal Padre abbiamo un solo principio eterno sul quale la nostra fede dovrà essere fondata: Sul Padre che ha mandato Cristo come via di grazia e verità perché noi ritorniamo al Padre. Cristo è venuto dal Padre e torna al Padre. Noi per Cristo veniamo dal Padre e per Cristo, nello Spirito Santo, ritorniamo al Padre.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la vera fede in Cristo.