Il commento alle letture del 15 Giugno 2018 a cura di Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).
CAVALO E GETTALO VIA DA TE
1 Re 19,9a.11-16; Sal 26; Mt 5,27-32
Esistono due tipi di scandalo: quello attivo e quello passivo. Quello attivo è fatto da noi, quando trasgrediamo i comandamenti dinanzi ad altre persone. Per le nostre cattive azioni, molte anime possono anche perdersi. Il Signore anche di questo ci domanderà conto nel giorno del giudizio. San Paolo chiede ai cristiani di evitare anche “lo scandalo dei piccoli nella fede”. L’azione in sé non è peccato. La nostra coscienza e la nostra scienza della verità e della dottrina non sono unico principio di azione. Occorre anche tenere conto della coscienza dell’altro. A noi è chiesto di usare come metro di valutazione e di discernimento anche e soprattutto la coscienza non formata dei fratelli. Nessuno si deve perdere per la nostra scienza e dottrina.
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Riguardo alle carni sacrificate agli idoli, so che tutti ne abbiamo conoscenza. Ma la conoscenza riempie di orgoglio, mentre l’amore edifica. Se qualcuno crede di conoscere qualcosa, non ha ancora imparato come bisogna conoscere. Chi invece ama Dio, è da lui conosciuto. Riguardo dunque al mangiare le carni sacrificate agli idoli, noi sappiamo che non esiste al mondo alcun idolo e che non c’è alcun dio, se non uno solo. In realtà, anche se vi sono cosiddetti dèi sia nel cielo che sulla terra – e difatti ci sono molti dèi e molti signori –, per noi c’è un solo Dio, il Padre, dal quale tutto proviene e noi siamo per lui; e un solo Signore, Gesù Cristo, in virtù del quale esistono tutte le cose e noi esistiamo grazie a lui. Ma non tutti hanno la conoscenza; alcuni, fino ad ora abituati agli idoli, mangiano le carni come se fossero sacrificate agli idoli, e così la loro coscienza, debole com’è, resta contaminata. Non sarà certo un alimento ad avvicinarci a Dio: se non ne mangiamo, non veniamo a mancare di qualcosa; se ne mangiamo, non ne abbiamo un vantaggio. Badate però che questa vostra libertà non divenga occasione di caduta per i deboli. Se uno infatti vede te, che hai la conoscenza, stare a tavola in un tempio di idoli, la coscienza di quest’uomo debole non sarà forse spinta a mangiare le carni sacrificate agli idoli? Ed ecco, per la tua conoscenza, va in rovina il debole, un fratello per il quale Cristo è morto! Peccando così contro i fratelli e ferendo la loro coscienza debole, voi peccate contro Cristo. Per questo, se un cibo scandalizza il mio fratello, non mangerò mai più carne, per non dare scandalo al mio fratello (1Cor 8,1-13).
Lo scandalo passivo è quello da noi subito. I disastri spirituali, materiali, fisici, familiari, sociali che esso produce non si possono contare. Sappiamo che Davide, per uno sguardo non governato, divenne adultero e omicida. Questo peccato gli è costato una guerra intestina e la perdita di molti suoi soldati. Gesù chiede ai suoi discepoli che si guardino perché mai cadano in questi scandali. Oggi lo scandalo passivo è divenuto normalità, quotidianità, stile di vita. Anzi ci si serve con arte e maestria dello scandalo passivo per convincere i cuori che nel male non c’è alcun male, che nel peccato non c’è alcun peccato, che nella trasgressione della Legge di Dio non c’è alcuna trasgressione. Gesù conosce la potenza di devastazione e invita a stare in guardia.
Avete inteso che fu detto: Non commetterai adulterio. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna. Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
Sappiamo che molti adultèri e molti divorzi sono il frutto dello scandalo sia passivo che attivo. Ognuno è avvisato. Ogni discepolo di Cristo Signore deve cavarsi gli occhi e mozzarsi le mani pur di evitare che divenga preda degli scandali. La custodia degli occhi e di tutto il corpo obbliga sempre. L’obbligo è universale e assoluto.
Vergine Purissima, Angeli, Santi non permettete che lo scandalo si impossessi di noi.