Il commento alle letture del 14 Aprile 2018 a cura di Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).
ALLORA VOLLERO PRENDERLO SULLA BARCA
At 6,1-7; Sal 32; Gv 6,16-21
Gesù mai potrà essere dalla volontà degli uomini, neanche dalla più santa e vera. Lui dovrà essere e rimanere sempre dalla volontà del Padre. Questa verità è il cuore del Vangelo secondo Giovanni. Possiamo dire che è la verità di Cristo Signore, dalla quale scaturisce ogni altra verità. Lui viene dalla volontà del Padre per fare la volontà del Padre. Lui mai è stato da se stesso, né nell’eternità, né nel tempo. Lui è da Dio. È la sua essenza ed è anche la differenza sostanziale, morale, spirituale con ogni altro.
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Gesù disse loro: “Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera (Gv 4, 34). Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato (Gv 5, 30). Perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato (Gv 6, 38). E questa è la volontà di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell’ultimo giorno (Gv 6, 39). Questa infatti è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell’ultimo giorno” (Gv 6, 40). Chi vuol fare la sua volontà, conoscerà se questa dottrina viene da Dio, o se io parlo da me stesso (Gv 7, 17). Ora, noi sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma se uno è timorato di Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta (Gv 9, 31).
Dopo la moltiplicazione dei pani, conoscendo Gesù le intenzioni del suo popolo, subito si rifugia presso il Padre suo, non solo perché il Padre lo confermi nella sua volontà, che di certo non è quella degli uomini, ma anche perché gli dia ogni forza nello Spirito Santo affinché non cada nella loro trappola mortale. In questo ogni uomo deve imitare Gesù Signore. L’uomo tenta l’uomo perché esca dalla volontà di Dio e si faccia secondo la sua volontà. Chi è tentato deve subito rifugiarsi presso il Signore e chiedere a Lui ogni luce e forza. La luce per vedere, la forza per decidere. Molti uomini rovinano la loro vita perché si sono lasciati trascinare nella volontà degli altri che è quasi sempre di peccato e di morte. Ogni parola dell’altro può essere tentazione per noi.
Gli Apostoli sono nel mare. Il vento è forte. Si rema, ma non si raggiunge la riva. Ancora una differenza sostanziale tra Gesù e anche i suoi Apostoli. Gesù esce dal contatto con il Padre e cammina sulle onde. Non si lascia conquistare dalle tentazioni degli uomini. Non si immerge nelle loro acque, nelle quali si gira e si lavora a vuoto, senza mai raggiungere la vera meta. Gli Apostoli invece, poiché senza Cristo Signore, sono immersi nelle acque della storia e mai potranno avanzare verso la meta. Quando la barca raggiunge la riva? Quando vollero prendere Gesù sulla barca. Gesù sale sulla loro barca e anche essa cammina, anzi vola sulle onde del mare. Non è più immersa nelle acque, ma è sopra le acque, addirittura esce subito dalle acque.
Venuta intanto la sera, i suoi discepoli scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao. Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento. Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!». Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.
Una ulteriore riflessione si impone. Non perché si è discepoli di Cristo Gesù, sua barca, sua Chiesa, suo corpo, Gesù è con noi. Come Gesù ogni notte prendeva il Padre sulla barca della sua vita – eppure Lui e il Padre sono una cosa sola – così ogni giorno e ogni notte il discepolo, la Chiesa, il suo corpo deve volere prendere Gesù con sé, nella sua vita, nella sua barca, nel suo ministero, nella sua missione, nella Chiesa. La volontà di prendere Cristo Gesù deve essere ininterrotta, attimo per attimo. Se un solo istante si è senza Cristo, la tentazione subito aggredisce e morde. Si precipita nel mare della storia, si rema, mai però si raggiunge la riva. Sapendo che senza Cristo la barca della nostra vita non avanza verso la sua meta, ognuno deve volere prendere Cristo con sé sulla barca. Lo prende, la barca si innalza sulle onde, raggiunge subito la riva.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci di volontà risoluta, forte.