Commento alle letture del 13 Maggio 2018 – Mons. Costantino Di Bruno

Il commento alle letture del 13 Maggio 2018 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).

PROCLAMATE IL VANGELO A OGNI CREATURA

At 1,1 -11; Sal 46; Ef 4,1-13; Mc 16,15-20

Gli Apostoli del Signore sono investiti di una grandissima missione: essi devono rendere vera ogni giorno la Parola di Dio su Gesù. Quanto la Scrittura Antica dice sul Cristo di Dio dovrà compiersi per mezzo di essi oggi nella sua interezza. Tre parole antiche sono sufficienti per attestare quale grande responsabilità grava sugli Apostoli.

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Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli umili della terra. La giustizia sarà fascia dei suoi lombi e la fedeltà cintura dei suoi fianchi. Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno in tutto il mio santo monte, perché la conoscenza del Signore riempirà la terra come le acque ricoprono il mare (Cfr. Is 11,1-9).

È cresciuto come un virgulto davanti a lui e come una radice in terra arida. Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per poterci piacere. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia; era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori; e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per le nostre colpe, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti. Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca. Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; chi si affligge per la sua posterità? Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi, per la colpa del mio popolo fu percosso a morte.

Gli si diede sepoltura con gli empi, con il ricco fu il suo tumulo, sebbene non avesse commesso violenza né vi fosse inganno nella sua bocca. Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori. Quando offrirà se stesso in sacrificio di riparazione, vedrà una discendenza, vivrà a lungo, si compirà per mezzo suo la volontà del Signore. Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce e si sazierà della sua conoscenza; il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà le loro iniquità. Perciò io gli darò in premio le moltitudini, dei potenti egli farà bottino, perché ha spogliato se stesso fino alla morte ed è stato annoverato fra gli empi, mentre egli portava il peccato di molti e intercedeva per i colpevoli (Cfr. Is 53,1-12).  Lo spirito del Signore Dio è su di me, perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare l’anno di grazia del Signore. Voi sarete chiamati sacerdoti del Signore, ministri del nostro Dio sarete detti (Cfr. Is 61,1-11).

L’Apostolo del Signore si recherà presso ogni popolo, ogni creatura. Mostrerà Cristo Gesù con la Parola e con la sua vita. Attrarrà a Lui quelli che il Padre gli darà, perché anch’essi diventino vita di Gesù in mezzo ai loro fratelli. È questa la missione evangelizzatrice. Essa è fatta dall’Apostolo e dal discepolo che è vita di Cristo.

E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.  Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

Parlerà dello Spirito Santo mostrandone la bellezza. Parlerà di Cristo, espiando il peccato del mondo. Parlerà del Padre facendosi sua volontà visibile in mezzo alle Genti. Ogni altra cosa sarà opera dal Padre e dal Figlio e dallo Spirito Santo. Se non si diviene manifestazione dello Spirito Santo, del Figlio, del Padre, non c’è missione.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci veri missionari di Gesù.

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