Commento alle letture del 13 Dicembre 2018 – Mons. Costantino Di Bruno

Il commento alle letture del 13 Dicembre 2018 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).

È lui quell’Elia che deve venire

Is 41,13-20; Sal 144,1.9-13; Mt 11,11-15.

Nel Libro del profeta Malachia si preannunzia l’invio di Elia a preparare i cuori perché accolgano il Signore che sta per venire. Il Siracide fa sua e conferma questa profezia.

Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore: egli convertirà il cuore dei padri verso i figli e il cuore dei figli verso i padri, perché io, venendo, non colpisca la terra con lo sterminio (Mal 3,23-24). Allora sorse Elia profeta, come un fuoco; la sua parola bruciava come fiaccola. Egli fece venire su di loro la carestia e con zelo li ridusse a pochi. Per la parola del Signore chiuse il cielo e così fece scendere per tre volte il fuoco. Come ti rendesti glorioso, Elia, con i tuoi prodigi! E chi può vantarsi di esserti uguale? Tu hai fatto sorgere un defunto dalla morte e dagl’inferi, per la parola dell’Altissimo; tu hai fatto precipitare re nella perdizione, e uomini gloriosi dal loro letto. Tu sul Sinai hai ascoltato parole di rimprovero, sull’Oreb sentenze di condanna. Hai unto re per la vendetta e profeti come tuoi successori. Tu sei stato assunto in un turbine di fuoco, su un carro di cavalli di fuoco; tu sei stato designato a rimproverare i tempi futuri, per placare l’ira prima che divampi, per ricondurre il cuore del padre verso il figlio e ristabilire le tribù di Giacobbe (Cfr. Sir 48,1-11).

L’Angelo Gabriele, annunziando a Zaccaria nel tempio di Gerusalemme, la nascita di Giovanni, rivela che egli verrà con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e a preparare al Signore un popolo ben disposto. Non vi è un ritorno nella carne di Elia. Lo Spirito del Signore che si era posato con potenza su Elia ora si posa con la stessa potenza e forza su Giovanni. Elia è nell’eternità e resta in essa. Viene invece lo Spirito Santo.

«Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto».

Parlando di Giovanni il Battista, Gesù conferma quanto l’Angelo Gabriele ha detto a Zaccaria nel tempio. Se Elia è venuto nella persona di Giovanni e ha preparato la via a Gesù, necessariamente Gesù non solo è il Messia del Signore, è anche il Signore. È il Messia e il Signore. È l’Unto di Dio e Dio stesso. Nella sua Persona Gesù è Dio, è il Signore, è il Cristo di Dio. Lo Spirito Santo dona la profezia. Lo Spirito Santo la interpreta. Lo Spirito Santo la dichiara compiuta. Gesù è il Signore che deve venire. È il Messia di Dio, il suo Unto. Queste verità sono inseparabili. Sono una sola verità.

In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elia che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!

Chi si appresta a celebrare il Santo Natale deve sapere che chi nasce non è un grande uomo, non è un Salvatore o un Redentore potente. Non è una figura nobilissima della nostra umanità. Chi nasce è il Verbo Eterno, il Figlio Unigenito, il Dio che è in principio presso Dio, che si fa carne nel seno della Vergine e nasce come vero uomo. È dall’eternità vero Dio, vero Figlio di Dio per generazione eterna. Con l’incarnazione diviene vero Figlio dell’uomo per generazione per opera dello Spirito Santo nel grembo di Maria. Nasce la Persona del Figlio di Dio come vero uomo, rimanendo vero Dio. Poiché è Dio che nesce nella carne, Gesù è il Differente Eterno da ogni altra persona, sia divina che umana. Solo Gesù è il Dio incarnato che sussiste in due natura, natura umana e natura divina. Solo Gesù è il Dio-Uomo che può salvare ogni altro uomo. Su questa verità non si devono fare sconti né in molto né in poco. Così essa è e così va affermata per i secoli dei secoli. Nessun altro uomo è vero Dio, ma solo uomo.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che la verità di Gesù sia annunziata nella sua purezza.

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