Il commento alle letture del 12 febbraio 2018 a cura di Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).
NON SARÀ DATO ALCUN SEGNO
Il Salmo ci rivela che nel popolo del Signore il segno era sempre come brina al sole. Come al primo raggio di sole, la brina evapora, così anche ogni segno precedentemente dato spariva dalla memoria del popolo di Dio e si ritornavano o nella mormorazione o nella non fede. Con i segni la fede veniva solo puntellata come con sostegno di canna. Poi essa soccombeva sotto il peso della nuova storia.
Non siano come i loro padri, generazione ribelle e ostinata, generazione dal cuore incostante e dallo spirito infedele a Dio. I figli di Èfraim, arcieri valorosi, voltarono le spalle nel giorno della battaglia. Non osservarono l’alleanza di Dio e si rifiutarono di camminare nella sua legge. Dimenticarono le sue opere, le meraviglie che aveva loro mostrato. Cose meravigliose aveva fatto davanti ai loro padri nel paese d’Egitto, nella regione di Tanis. Divise il mare e li fece passare, e fermò le acque come un argine. Li guidò con una nube di giorno e tutta la notte con un bagliore di fuoco. Spaccò rocce nel deserto e diede loro da bere come dal grande abisso. Fece sgorgare ruscelli dalla rupe e scorrere l’acqua a fiumi. Eppure continuarono a peccare contro di lui, a ribellarsi all’Altissimo in luoghi aridi. Nel loro cuore tentarono Dio, chiedendo cibo per la loro gola. Parlarono contro Dio, dicendo: «Sarà capace Dio di preparare una tavola nel deserto?». Certo! Egli percosse la rupe e ne scaturì acqua e strariparono torrenti. «Saprà dare anche pane o procurare carne al suo popolo?». Perciò il Signore udì e ne fu adirato; un fuoco divampò contro Giacobbe e la sua ira si levò contro Israele, perché non ebbero fede in Dio e non confidarono nella sua salvezza. Diede ordine alle nubi dall’alto e aprì le porte del cielo; fece piovere su di loro la manna per cibo e diede loro pane del cielo: l’uomo mangiò il pane dei forti; diede loro cibo in abbondanza.
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Scatenò nel cielo il vento orientale, con la sua forza fece soffiare il vento australe; su di loro fece piovere carne come polvere e uccelli come sabbia del mare, li fece cadere in mezzo ai loro accampamenti, tutt’intorno alle loro tende. Mangiarono fino a saziarsi ed egli appagò il loro desiderio. Il loro desiderio non era ancora scomparso, avevano ancora il cibo in bocca, quando l’ira di Dio si levò contro di loro, uccise i più robusti e abbatté i migliori d’Israele. Con tutto questo, peccarono ancora e non ebbero fede nelle sue meraviglie. Allora consumò in un soffio i loro giorni e i loro anni nel terrore. Quando li uccideva, lo cercavano e tornavano a rivolgersi a lui, ricordavano che Dio è la loro roccia e Dio, l’Altissimo, il loro redentore; lo lusingavano con la loro bocca, ma gli mentivano con la lingua: il loro cuore non era costante verso di lui e non erano fedeli alla sua alleanza. Ma lui, misericordioso, perdonava la colpa, invece di distruggere. Molte volte trattenne la sua ira e non scatenò il suo furore; ricordava che essi sono di carne, un soffio che va e non ritorna (Cfr. Sal 78 (77) 1-72).
Gesù aveva fatto molti segni. In potenza di opere aveva superato tutti coloro che da Noè fino ai suoi giorni lo avevano preceduto, compreso lo stesso Mosè, Elia, Eliseo. Loro non chiedono un segno come quelli già visti. Ne chiedono uno che dia loro certezza assoluta. Questo è impossibile. Se il cuore è impuro troverà sempre qualcosa per non aprirsi alla fede. Essendo i farisei dal cuore impuro e dalla mente ottenebrata dal male, Gesù rifiuta loro qualsiasi segno. Si interrompe il dialogo di salvezza.
Vennero i farisei e si misero a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. Ma egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno». Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l’altra riva.
Quando il cuore dell’uomo supera i limiti del male e sfida Gesù per metterlo in difficoltà, così da poterlo deridere dinanzi al mondo, Gesù che conosce l’intimo dell’uomo, più di quanto l’uomo conosce se stesso, interrompe il dialogo e si ritira. Le motivazioni sono due. La prima è la sua volontà di non compromettere la sua credibilità dinanzi a quanti sono bramosi della sua salvezza. La seconda è allontanarsi dalla furia vendicativa dei farisei, che possono reagire anche con violenza assassina e omicida. Il dono del regno di Dio è così prezioso che sempre impone di vigilare su di esso perché nessun danno gli sia procurato. Gesù sa che il male non si sfida mai e per questo si ritira. La sua misericordia di salvezza finisce quando l’altro cuore dice basta e sfida il Signore.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci di cuore umile e mite.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mc 8, 11-13
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, vennero i farisei e si misero a discutere con Gesù, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova.
Ma egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno».
Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l’altra riva.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.