Il commento alle letture del 11 Settembre 2018 a cura di Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโArcidiocesi di CatanzaroโSquillace (CZ).
PASSร TUTTA LA NOTTE PREGANDO DIO
1 Cor 6,1-11; Sa l 149; Lc 6,12- 19
Gesรน รจ nel seno del Padre. Abita nel Santo Monte del suo cuore. Vi abita per natura eterna ed anche per amore che รจ in Lui il dono di tutta la sua vita al Padre.
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di veritร . Giovanni gli dร testimonianza e proclama: ยซEra di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me รจ avanti a me, perchรฉ era prima di meยป. Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perchรฉ la Legge fu data per mezzo di Mosรจ, la grazia e la veritร vennero per mezzo di Gesรน Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che รจ Dio ed รจ nel seno del Padre, รจ lui che lo ha rivelato (Gv 1,14-18).
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Mosรจ รจ stato chiamato da Dio presso il monte. Sul monte ha ricevuto le due tavole della Legge. Sul monte ha chiesto e ottenuto il perdono per il suo popolo.
Ricรฒrdati, non dimenticare, come hai provocato allโira il Signore, tuo Dio, nel deserto. Da quando usciste dalla terra dโEgitto fino al vostro arrivo in questo luogo, siete stati ribelli al Signore. AllโOreb provocaste lโira del Signore; il Signore si adirรฒ contro di voi fino a volere la vostra distruzione. Quando io salii sul monte a prendere le tavole di pietra, le tavole dellโalleanza che il Signore aveva stabilito con voi, rimasi sul monte quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiare pane nรฉ bere acqua. Il Signore mi diede le due tavole di pietra, scritte dal dito di Dio, sulle quali stavano tutte le parole che il Signore vi aveva detto sul monte, in mezzo al fuoco, il giorno dellโassemblea. Alla fine dei quaranta giorni e delle quaranta notti, il Signore mi diede le due tavole di pietra, le tavole dellโalleanza. Poi il Signore mi disse: โรlzati, scendi in fretta di qui, perchรฉ il tuo popolo, che hai fatto uscire dallโEgitto, si รจ traviato; si sono presto allontanati dalla via che io avevo loro indicata: si sono fatti un idolo di metallo fusoโ. Il Signore mi aggiunse: โIo ho visto questo popolo; ecco, รจ un popolo di dura cervice. Lasciami fare: io li distruggerรฒ e cancellerรฒ il loro nome sotto i cieli e farรฒ di te una nazione piรน potente e piรน grande di loroโ. Cosรฌ io mi volsi e scesi dal monte. Il monte bruciava nelle fiamme. Le due tavole dellโalleanza erano nelle mie mani. Guardai ed ecco, avevate peccato contro il Signore, vostro Dio. Avevate fatto per voi un vitello di metallo fuso: avevate ben presto lasciato la via che il Signore vi aveva prescritto. Allora afferrai le due tavole, le gettai con le mie mani, le spezzai sotto i vostri occhi e mi prostrai davanti al Signore. Come avevo fatto la prima volta, per quaranta giorni e per quaranta notti, non mangiai pane nรฉ bevvi acqua, a causa del grande peccato che avevate commesso, facendo ciรฒ che รจ male agli occhi del Signore per provocarlo. Io avevo paura di fronte allโira e al furore di cui il Signore era acceso contro di voi, al punto di volervi distruggere. Ma il Signore mi esaudรฌ anche quella volta (Dt 8,7-19).
Gesรน รจ vero uomo, anche la sua umanitร Lui deve portare sul monte, presso il Padre suo. Sul monte Gesรน non riceve due tavole della Legge, ne riceve ben dodici, sono i nome dei Dodici Apostoli, sui quali prima Lui stesso dovrร incidere la sua vita e poi lo Spirito Santo sempre dovrร leggere, interpretare, far comprendere quanto Gesรน ha scritto in essi. O vediamo i Dodici Apostoli come le Nuove Tavole della Legge, o la nostra fede รจ nulla. Cristo, le Tavole, lo Spirito Santo sono una cosa sola.
In quei giorni egli se ne andรฒ sul monte a pregare e passรฒ tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamรฒ a sรฉ i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore. Disceso con loro, si fermรฒ in un luogo pianeggiante. Cโera gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perchรฉ da lui usciva una forza che guariva tutti.
Senza queste Dodici Tavole, nรฉ Cristo e nรฉ lo Spirito possono scrivere la veritร .
Regina degli Apostoli, Angeli, Santi, fateci di purissima fede negli Apostoli di Gesรน.