Il commento alle letture del 11 Luglio 2018 a cura di Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).
VOI CHE MI AVETE SEGUITO
Pr 2,1-9; Sal 33; Mt 19,27-29
Chi segue una persona con fedeltà, giustizia, amore perfetto, avrà come premio tutti i benefici e la gloria di essa. Nella sequela di Gesù, si diviene una cosa sola con Lui sulla terra e nei cieli eterni. Cristo è la vita eterna del Padre. I discepoli sono la vita eterna di Cristo. Gesù è pieno di Spirito Santo, i discepoli saranno anche loro pieni di Spirito Santo. Gesù è il perseguitato, anche loro saranno perseguitati. Gesù sale nella più alta gloria del cielo, anche i discepoli saliranno nella più alta gloria del cielo. I beni divini ed eterni saranno proporzionati alla misura della fedeltà della sequela. Ecco come l’Apostolo Giovanni vede quanti hanno seguito Gesù fino al dono del sangue.
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Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E gridavano a gran voce: «La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all’Agnello». E tutti gli angeli stavano attorno al trono e agli anziani e ai quattro esseri viventi, e si inchinarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio dicendo: «Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen».
Uno degli anziani allora si rivolse a me e disse: «Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?». Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai». E lui: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello. Per questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte nel suo tempio; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di loro. Non avranno più fame né avranno più sete, non li colpirà il sole né arsura alcuna, perché l’Agnello, che sta in mezzo al trono, sarà il loro pastore e li guiderà alle fonti delle acque della vita. E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi» (Ap 7,9-17).
Anche San Paolo rivela la stessa verità. Lui ha seguito Gesù Signore. È stato fedele al mandato ricevuto. Ora Gesù per giustizia deve innalzarlo nella gloria del cielo.
Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù, che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: annuncia la Parola, insisti al momento opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e insegnamento. Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, pur di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo i propri capricci, rifiutando di dare ascolto alla verità per perdersi dietro alle favole. Tu però vigila attentamente, sopporta le sofferenze, compi la tua opera di annunciatore del Vangelo, adempi il tuo ministero. Io infatti sto già per essere versato in offerta ed è giunto il momento che io lasci questa vita. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerà in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno atteso con amore la sua manifestazione (2Tm 4,1-8).
Oggi questa altissima verità è come se fosse stata spazzata via dalla mente dei cristiani da un vento di uragano. Si vuole la gloria del cielo, ma non lo sequela. Si attendo i frutti, ma senza aver piantato l’albero. Si vuole raccogliere senza aver seminato. Oggi una la menzogna degli uomini predica la gloria eterna senza sequela.
Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi.
Gesù per seguire il Padre si è annientato. Ha ricevuto un nome sopra ogni altro nome. Pietro per Cristo si è lasciato crocifiggere. Sarà con Lui nel suo regno. È legge eterna.
Vergine Immacolata, Angeli, Santi, liberate la mente da ogni falsità e menzogna.