Commento al Vangelo della 5a Domenica di Avvento ambrosiana (anno C) โ Giovanni, 3, 23-32a โ a cura di Padre Gianni Terruzzi
Lettura del Vangelo secondo Giovanni 3, 23-32a
In quel tempo. Giovanni battezzava a Ennรฒn, vicino a Salรฌm, perchรฉ lร cโera molta acqua; e la gente andava a farsi battezzare. Giovanni, infatti, non era ancora stato gettato in prigione.
Nacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo riguardo alla purificazione rituale. Andarono da Giovanni e gli dissero: ยซRabbรฌ, colui che era con te dallโaltra parte del Giordano e al quale hai dato testimonianza, ecco, sta battezzando e tutti accorrono a luiยป. Giovanni rispose: ยซNessuno puรฒ prendersi qualcosa se non gli รจ stata data dal cielo. Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: โNon sono io il Cristoโ, ma: โSono stato mandato avanti a luiโ. Lo sposo รจ colui al quale appartiene la sposa; ma lโamico dello sposo, che รจ presente e lโascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia รจ piena. Lui deve crescere; io, invece, diminuireยป.
Chi viene dallโalto รจ al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo รจ al di sopra di tutti. Egli attesta ciรฒ che ha visto e udito.