Vieni, sposa di Cristo, ricevi la corona che il Signore da sempre ha preparato per te.
Il martirio cruento รจ grandissima grazia del Signore. Il sangue del martire diviene un solo sangue di redenzione con quello di Gesรน. Nello sposalizio Cristo e il discepolo sono una sola anima, un solo spirito, una sola vita. Il discepolo รจ con il Maestro una cosa sola per lโeternitร . ร la beatitudine eterna.
COLLETTA
Riempi di gioia e di luce il tuo popolo, Signore, per lโintercessione gloriosa della santa vergine e martire Lucia, perchรฉ noi, che festeggiamo la sua nascita al cielo, possiamo contemplare con i nostri occhi la tua gloria.
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La Chiesa chiede a Dio che riempia di gioia e di luce il suo popolo. Dio รจ gioia e luce eterna. Gioia e luce di Dio รจ Cristo Gesรน. Gioia e luce di Cristo รจ la Chiesa. Gioia e luce della Chiesa รจ ogni discepolo di Gesรน, ogni membro del suo corpo. Se il cristiano non รจ gioia e luce, il mondo รจ nella tristezza e nelle tenebre.
Questa grazia la Chiesa oggi chiede per intercessione di Santa Lucia, vergine e martire. Il cristiano ha bisogno di crescere di luce in luce e di gioia in gioia. Il mondo vedendo lui, luce e gioia di Cristo, si apre alla retta visione di Dio. โVedano la vostra luce, le vostre opere e glorifichino il Padre vostro celesteโ.
PRIMA LETTURA โ Dal libro del profeta Isaia (Is 40,25-31)
โA chi potreste paragonarmi, quasi che io gli sia pari?โ dice il Santo. Levate in alto i vostri occhi e guardate: chi ha creato tali cose?
Ad un popolo stanco nella fede e deluso nella speranza il Signore chiede di alzare gli occhi e guardare ogni cosa con intelligenza e sapienza. Se il Signore รจ stato capace di creare lโesercito delle stelle che sono nel cielo, vi sarร qualcosa di impossibile per Lui? Uno che crea un universo รจ forse un Dio limitato?
Egli fa uscire in numero preciso il loro esercito e le chiama tutte per nome; per la sua onnipotenza e il vigore della sua forza non ne manca alcuna.
Un Dio la cui sapienza รจ capace di governare tutto lโesercito celeste, chiamando ogni stella per nome e chiedendo ad ognuna immediata obbedienza ad ogni suo comando, sarร forse inabile e inadatto nel governare quanto avviene sulla terra? Mancherร forse di intelligenza o di potenza nellโeseguire ogni sua volontร ?
Perchรฉ dici, Giacobbe, e tu, Israele, ripeti: โLa mia via รจ nascosta al Signore e il mio diritto รจ trascurato dal mio Dioโ?
Chi crede secondo purezza di veritร nel Dio Creatore e Signore di tutte le cose, potrร mai pensare che questo Dio si sia dimenticato del suo popolo o che trascuri il suo diritto o che di esso neanche piรน si ricordi? La fede vera richiede un pensiero vero. Se il pensiero รจ falso anche la fede รจ falsa.
Non lo sai forse? Non lโhai udito? Dio eterno รจ il Signore, che ha creato i confini della terra. Egli non si affatica nรฉ si stanca, la sua intelligenza รจ inscrutabile.
Ora รจ il Signore che ricorda al suo popolo qual รจ la sua veritร . Dalla sua veritร nasce la fede vera. Dalla fede vera nasce il pensiero vero. Dal pensiero vero nasce la speranza vera. Il Signore non conosce limiti nรฉ dโintelligenza e nรฉ di onnipotenza. Neanche soffre la stanchezza. Una sola parola a Lui basta.
Egli dร forza allo stanco e moltiplica il vigore allo spossato. Anche i giovani faticano e si stancano, gli adulti inciampano e cadono; ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi.
Ecco cosa fa il nostro Dio. Dร la forza allo stanco. Moltiplica il vigore allo spossato. Lโuomo senza Dio รจ sempre affatica e stanco. Chi invece spera nel Dio di Giacobbe riacquista forza, mette ali come aquila, corre senza affannarsi, cammina senza stancarsi. Dio colma di vita chi รจ senza vita.
Quando il popolo di Dio cade nella depressione del suo spirito, รจ un triste segno. ร il segno che ha perso la fede nel suo Signore. Dalla fede persa, si perde la speranza, si perde la fiducia. Si cade in un lamento insensato perchรฉ privo di ogni veritร . Urge rimettere la veritร di Dio nel cuore e nella mente di tutti.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Sal 102)
- Benedici il Signore, anima mia. Benedici il Signore, anima mia, quanto รจ in me benedica il suo santo nome. Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tutti i suoi benefici.
Il Salmista, persona ricca di fede, chiede alla sua anima e a quanto รจ in lui, di benedire il Signore. Perchรฉ il Signore va benedetto, lodato, ringraziato? Perchรฉ tutto il bene che รจ in noi รจ opera sua. Nulla รจ da noi. Tutto รจ da Lui. Benedirlo e ringraziarlo รจ atto di vera fede. La fede ha per fondamento la piรน pura veritร .
Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermitร , salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontร e misericordia.
Ecco alcuni tra gli infiniti motivi per cui il Signore va benedetto. Lui perdona tutte le tue colpe. Guarisce tutte le tue infermitร . Salva dalla fossa la tua via. TI corona di bontร e misericordia. Il Salmista non parla della vita degli altri, ma della sua vita personale. Lui si vede tutto e interamente opera del suo Dio.
Misericordioso e pietoso รจ il Signore, lento allโira e grande nellโamore. Non ci tratta secondo i nostri peccati e non ci ripaga secondo le nostre colpe.
Ecco un altro motivo per cui il Signore va benedetto in eterno. Dio รจ misericordioso e pietoso. Lento allโira. Grande nellโamore. Non ci tratta secondo i nostri peccati e non ripaga secondo le nostre colpe. Sempre Lui attende che il peccatore si converta e torni nella sua veritร , nella sua Parola, nella sua vita.
Con Isaia il Signore ha invitato lโuomo sopra di sรฉ. Lui รจ il Signore e il Governatore di tutto lโesercito celeste. Con il Salmista ci invita a guardare nellโintimo del nostro cuore. Lui รจ il Signore e il Governatore di tutto il bene che รจ in noi. Guardando il bene i noi, necessariamente Lui va sempre benedetto.
Dobbiamo confessare che oggi lโuomo รจ divenuto totalmente cieco. Guarda le stelle e nega lโesistenza del loro Signore. Creatore, Governatore. Guarda se stesso e si fede un frutto del caos primordiale. Non vede piรน nรฉ la bellezza del grande universo nรฉ la bellezza del suo essere che รจ infinitamente piรน bella.
A Santa Lucia oggi questi occhi dobbiamo chiedere: farci vedere la bellezza di Dio fuori di noi. Farci contemplare la straordinaria bellezza di Dio dentro di noi. Senza questi occhi manchiamo della vera fede e della piรน pura speranza e trasformiamo la nostra vita in un lamento di depressione, tristezza, lutto.
ACCLAMAZIONE AL VANGELO
Alleluia, alleluia. Ecco, viene il Signore a salvare il suo popolo: beati coloro che sono preparati allโincontro. Alleluia.
Il Signore viene a salvare il suo popolo. Il popolo deve prepararsi se vuole essere salvato dal suo Dio che viene. Ogni discepolo di Gesรน รจ chiamato a questa grande missione: preparare se stesso per essere salvato da Dio. Preparare ogni altro uomo perchรฉ si lasci salvare da Dio. La preparazione รจ necessaria.
VANGELO โ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 11,28-30).
In quel tempo, Gesรน disse: โVenite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darรฒ ristoro.
Gesรน รจ venuto. Nulla potrร Lui fare per noi se noi non andiamo a Lui. Lui vuole venire a noi per noi. Noi dobbiamo volere andare a Lui per noi. A Lui si fa in pienezza di fede. Si va credendo con fede vera, convinta, certa che Lui realmente ci darร ristoro. Ci potrร veramente liberare da stanchezza e oppressione.
La fede nella sua veritร รจ piรน che necessaria. Ma anche la conoscenza di noi stessi รจ piรน che necessaria. La nostra veritร storica รจ stanchezza spirituale e oppressione di ogni genere. Da stanchezza e oppressione non possiamo liberarci. ร la nostra natura stanca a causa del peccato che grava su di noi.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita.
Non basta andare a Cristo per trovare ristoro, conforto, sollievo. Sarebbe troppo bello e troppo facile. A Cristo si va per prendere il suo giogo sopra di noi. Il suo giogo รจ la sua Parola, il suo Comandamento, la Legge del suo amore. ร dalla Parola e nella Parola che Lui consola, dona ristoro, grande sollievo.
Non solo si deve prendere il suo giogo, lo si deve portare con le stesse virtรน con le quali Lui lo ha portato: con umiltร e mitezza. Con lโumiltร accogliamo ogni cosa come purissima volontร di Dio, anche le piรน atroci sofferenze. Con la mitezza viviamo tutto con pazienza e tutto offriamo per la redenzione dei cuori.
Il mio giogo infatti รจ dolce e il mio peso leggeroโ.
Questa affermazione di Gesรน va ponderata, meditata, su di essa si deve riflettere, specie oggi in cui si sta facendo grande chiasso in ordine alla morale definita rigida. Ignorando che non รจ la morale che รจ rigida. Rigido รจ il cuore dellโuomo che non cammina con il cuore di Cristo nel cuore di Cristo.
La Legge รจ la stessa data allโuomo nel paradiso terrestre. ร il cuore dellโuomo che non รจ piรน lo stesso. Dopo il peccato รจ divenuto di pietra. Se un uomo amministra la Legge con il cuore di pietra, rende pietra ogni Parola di Gesรน. Gesรน amministrato tutto dal cuore del Padre e tutto dichiara dolce e leggero.
Il cuore di pietra rende pietra ogni cosa. Per il cuore di Cristo anche la sua croce รจ legge e il suo peso dolce. Chi vuole insegnare o amministrare la Legge deve chiedere a Cristo il suo cuore. Chi vuole vivere la Legge, anche lui deve chiedere a Cristo il suo cuore. Il cuore di Cristo dona e osserva la Legge.
PREGHIERA SULLE OFFERTE
Accetta, Signore, lโumile servizio che ti offriamo riuniti nel ricordo di santa Lucia vergine e martire, e per il santo sacrificio del Cristo tuo Figlio trasformaci in ardenti apostoli del tuo amore.
Ricordando Santa Lucia vergine e martire, che ha versato il suo sangue unendolo al sangue di Cristo e facendo un solo sangue per la redenzione del mondo, la Chiesa chiede a Dio che accetti il suo servizio che a Lui offre in questo giorno. Il servizio รจ lโofferta del sacrificio di Gesรน Signore.
Qual รจ la grazia che chiede offrendo il sacrificio di Cristo suo Figlio e per il sacrificio di Cristo suo Figlio? Che ci trasformi in ardenti apostoli del suo amore. La chiesa chiede che il cristiano manifesti al mondo tutto lโamore del Padre. Lโamore del Padre รจ Cristo suo Figlio. Padre e Figlio sono un solo amore.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
La vergine prudente si รจ scelta la parte migliore, che non le sarร tolta. (Cfr Lc 10,42)
Maria, sorella di Marta, si รจ assisa ai piedi di Gesรน e ascoltava ogni parola che usciva sul suo cuore. La Vergine prudente ha scelto di sedersi in eterno ai piedi di Gesรน per ascoltare tutti i battiti del suo cuore. ร in questa eternitร di battiti che lei gusta tutto lโamore di Gesรน Signore ed รจ la sua gioia senza fine.
PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
Signore Dio nostro, per la forza misteriosa di questo convito eucaristico, a cui abbiamo partecipato nel ricordo di santa Lucia, donaci la vittoria sul peccato, la salute del corpo e dello spirito, e la gloria eterna nel tuo regno.
Ora la Chiesa chiede tre grazie al Signore, in questo giorno in cui abbiamo ricordato Santa Lucia. Abbiamo celebrato il mistero dellโEucaristia. Ci siamo accostati al banchetto della vita. Abbiamo attinto una forza misteriosa che dovrร trasformare tutta la nostra vita. LโEucaristia รจ vera forza divina ed eterna.
Ecco le tre grazie: la vittoria sul peccato. La salute del copto e dello spirito. La gioia eterna nel regno di Dio. Con la vittoria sul peccato diveniamo vero corpo di Cristo, sua vera luce. Con la salute del corpo e dello spirito possiamo dedicarci al suo santo servizio senza intralci. La gioia eterna nel suo regno ne รจ il frutto.
A Santa Lucia possiamo e dobbiamo chiedere una grande grazia: che bussi al cuore della Vergine Maria, perchรฉ bussi a sua volta al cuore di Cristo, e ci ottenga una luce cosรฌ intensa cosรฌ da poter vedere sempre Gesรน Signore nel suo grande mistero. Chi vede Cristo secondo veritร , tutto vedrร secondo veritร .
Senza la potente luce che potrร venire a noi solo dal cuore di Gesรน, ben presto i nostri occhi si appannano, si riempiono di cataratte, si chiudono, diveniamo ciechi. Non vediamo Cristo. Non posiamo vedere Dio. Ignoriamo la nostra stessa veritร . Senza la visione piรน pura di Cristo, nulla si potrร vedere con veritร .
A cura di mons. Costantino di Bruno