Commento al Vengelo del 9 Agosto 2021 – Monaci Benedettini Silvestrini

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Un cuore vigile e una lampada accesa.

Leggi il brano del Vangelo di † Mt 25, 1-13

Le letture bibliche per le feste dei santi hanno lo scopo di farci comprendere come questi amici di Dio hanno vissuto e incarnato eroicamente la Parola di Dio con perfetta coerenza. Santa Teresa Benedetta della Croce, in secolo Edith Stein, Vergine e martire, è rimasta affascinata da una voce misteriosa che l’ha convinta e avvinta con profondi e inscindibili legami di amore allo Sposo divino. È questa in sintesi la storia della sua conversione e della sua piena adesione a Cristo. «Ecco, la condurrò nel deserto».

Sì, proprio da un dialogo e da una proposta divina di intimità sgorga la convinta risposta di un totale dono di sé al Signore. «Parlerò al suo cuore. Mi risponderà come nei giorni della sua giovinezza». È un vero atto sponsale con cui in antico Dio solennemente legava a sé il suo popolo con una alleanza perenne: «Io sono il tuo Dio, tu sei il mio popolo». Era una promessa di reciproca fedeltà sempre mantenuta da Dio, molte volte tradita e disattesa dal popolo eletto.

Ora alle anime predilette e pronte a rispondere, il Signore dice amorevolmente: «Ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nell’amore e nella benevolenza, ti farò mia sposa nella fedeltà e tu conoscerai il Signore». La sposa che “conosce”, ama e si sente amata è vigilante e trepidante quando è in attesa dello sposo, come le vergini sagge del brano evangelico alternativo che abbiamo scelto.

Poiché la sposa è ignara dell’ora dell’arrivo dell’amato, ha con sé ardente la lampada dell’amore e un buon rifornimento di olio, che significa la perseveranza, la vigilanza e la prontezza nell’ascolto. Sono le condizioni per entrare a far parte del gioioso corteo nuziale degli eletti e poi per essere ammessi con l’abito nuziale al festoso banchetto. «Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”.

Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. Dinanzi a Dio non sono mai ammessi colpevoli ritardi: Dobbiamo affermare sempre il suo primato nella nostra vita. «Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».