Lo osservarono allo scopo di trovare un capo di accusa.
E’ sabato (shabath!) nel brano evangelico di oggi. Non si può fare alcun lavoro per non disturbare la festa. Uno tra tanti precetti dei farisei… Ma c’è un uomo che ha bisogno dell’aiuto, ha bisogno del miracolo. Si può fare del bene di sabato? E’ questo che disturba la festa? O piuttosto l’indifferenza… Gesù non ha nessun dubbio. Anche se sa che è osservato dai farisei e il gesto che sta per compiere potrà risultare fatale. “Stendi la mano – egli lo fece ed era guarito”.
Il sabato, secondo la concezione nuova di Gesù, va dedicato a fare il bene. Un’osservanza ritualistica ed esteriore non lo aveva compreso. Che cosa significa questo oggi per noi? Forse che dopo la messa di domenica possiamo ritornare a casa nostra, chiudere la porta di casa e non sapere più di tutto il mondo? O forse accendere la TV e dimenticare dei figli che stanno nell’altra camera o della madre anziana che, con ansia, da mesi aspetta di vedere i suoi nipotini…?
C’è un’altra possibilità, l’ultima: il giorno del Signore non va forse dedicato alla carità fraterna in modo del tutto particolare?
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Monaci Benedettini Silvestrini
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