Commento al Vengelo del 29 Novembre 2021 – Monaci Benedettini Silvestrini

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Il Signore raduna tutti i popoli.

Il tempo di avvento, il tempo di attesa è un tempo di conversione, di riflessione, che si apre con la predicazione gioiosa del vangelo di Matteo, cioè una salvezza che viene offerta all’umanità intera, non soltanto agli Ebrei.

Perciò il profeta Isaia invita tutto il popolo alla conversione totale, alla purificazione, alla riconciliazione, per accogliere il dono di Dio che è un gesto d’amore infinito e di affetto. Con questo atto di libertà, l’evangelista Matteo ci mostra la grande misericordia di Cristo che è senza limite e senza barriere, cioè il Cristo non guarda la razza, la nazione, la lingua.

Egli vede soltanto il cuore dell’uomo, la sua fede. Questo per dire che la sua visione di messia va al di là delle divisioni umane, politiche e religiose. Il Signore accoglie nel suo regno chiunque riconosce di aver bisogno di lui, e si affida totalmente alla sua parola. Chiediamo oggi per tutti coloro che sono in ricerca, non necessariamente battezzati come noi.

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Possano anche loro, come il centurione romano del vangelo di oggi, riscoprire la bellezza della fede in Gesù che accoglie tutti e salva tutti.