Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei…
Un vangelo sconvolgente quello di oggi, un vangelo difficile e bello. Un’immagine di Gesù di fronte al male vinto dall’amore. E poi i farisei… e poi la donna… La malizia e l’ipocrisia hanno portato quella donna, sorpresa in peccato, dinanzi al giudizio di Gesù. Di per sé, secondo la legge antica, la peccatrice ha meritato la morte, ha peccato e deve essere lapidata dai testimoni.
Che farà Gesù? Evidentemente è un’altra prova dei farisei e dei dottori per mettere in difficoltà Gesù. Qualunque cosa farà sarà reo… E lui? Ci sta al loro gioco… nonostante la situazione terribile della donna. Invita i giudei a compiere la legge, a fare quel che la legge prescriveva in casi come questo. “Se lei è colpevole iniziate la lapidazione”.
Ma Gesù pone una condizione: che la prima pietra sia lanciata da chi è senza peccato. La donna ha peccato, questo è un fatto che viene manifestamente ribadito e messo in rilievo. Gesù, però, non è venuto a giudicare, ma a salvare. Perciò pronuncia la sua sentenza, che non è di condanna però, ma di perdono. «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?».
Ed essa rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neanch’io ti condanno; và e d’ora in poi non peccare più».
Monaci Benedettini Silvestrini
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