Insoddisfatti e indecisi…
Oggi il vangelo ci mostra chiaramente le nostre incertezze e debolezze. E’ l’insoddisfazione che tormenta normalmente l’uomo, sempre pronto a guardare fuori di sé, facendo dei confronti che risultano normalmente inadeguati. Un atteggiamento che segnalava già Orazio quando il colono invidiava il militare e questi il contadino che si gode la sua bella libertà in campagna.
Gesù, con la parabola dei suonatori di musica, allegra o lùgubre, vuole rimproverare i suoi contemporanei di allora, e noi oggi, per la nostra insoddisfazione della vita che concretamente viviamo. Ma il mondo è anche pieno di indecisi nel seguire una norma di fede e di morale, oggi e allora. Ai suoi contemporanei Gesù rivela l’incapacità o mancanza di volontà di prendere decisioni, portando come esempio Giovanni e se stesso: Giovanni, dalla vita austera, è reputato posseduto dal demonio; Gesù che si nutre mangiando e bevendo come ogni altro essere umano, viene tacciato come buontempone è un mangione e un bevono, amico di peccatori.
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Così vengono rifiutate con l’incredulità le due testimonianze, quella di Giovanni e quella del Signore. Gesù altrove dice: Non potete servire due padroni, Dio e il danaro. E invita a prendere una decisione: O con Dio o, altrimenti, nell’indecisione, si rimane contro di lui. Corriamo il pericolo di essere ignavi, come li chiama Dante, né carne né pesce, e così meritare di essere rigettati. E’ posta in gioco la nostra salvezza e non si può scherzare. Abbiamo un’anima sola.
Se la perdiamo che cosa daremo in cambio? L’Avvento ci prepara ad attendere il Salvatore che viene a salvarci. Decidiamoci “pro… e apriamoGli le porte del nostro cuore.
Monaci Benedettini Silvestrini
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