IL NUOVO RESPIRO1
di Giovanni Vannucci
Potremmo definire il brano di Gv 14,15-21, insieme ad altri brani naturalmente, la genesi, la nascita dellโuomo nuovo nella nuova realtร coscienziale di Cristo. ยซSe mi amate, custodite le mie parole-germiยป. Amare Cristo significa rispondere attivamente allโAmore infinito che ci avvolge e ci feconda; custodire le parole di Cristo, vuol dire preparare loro la matrice adatta ad accoglierle, farle germinare e nascere, riceverle nella loro originaria forza, con forte umiltร che ci aiuti ad allontanare qualunque altra energia germinativa che nasca dalle zone egoistiche del nostro essere personale.
Lโopera di ascesi, di purificazione, di offerta totale di se stessi alle forze santificatrici della grazia, richiesta ai fedeli di ogni verbo religioso, risponde alla necessitร di proteggere, in una matrice incontaminata e adatta, le parole-seme di ogni rivelazione; solo quando esse trovano una terra gentile, pura, nasce lโuomo generato da Dio. Quando la matrice รจ pronta, allora Cristo nasce e lโuomo nasce, la parola si fa carne, la carne si fa luce e lโuomo impara ad amare.
In questo abbraccio fecondo, luminoso, senza ombre, la suprema invocazione di Cristo:
ยซPregherรฒ il Padre che mandi il Consolatoreยป, si rivela energia trasformatrice che dinamizza la terra, la carne, il sangue e li fa fiorire in uno spazio nuovo: lo Spirito; lo Spirito si fa carne, la carne diviene Spirito. Il respiro dellโuomo รจ unito a quello di Dio, il respiro di Dio รจ unito a quello dellโuomo, nasce il nuovo soffio, il nuovo alito divino-umano. Il fango sale verso la luce, la luce si riveste di materia. Questo รจ lo Spirito di veritร , il vero respiro di Dio e dellโuomo.
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Lโuomo che non si apre al nuovo ritmo gioioso, non puรฒ vedere, conoscere la novitร : rimanendo chiuso nelle vecchie mura, non puรฒ aprirsi alla luminosa vita del nuovo respiro. Lโuomo non รจ piรน orfano, il nuovo respiro lo rende fecondo, la sua fioritura e crescente fruttificazione sono il perenne ritorno di Cristo. Cristo torna quando il tempo umano cessa, quando lo spazio umano si infrange nellโinfinito divino; quando il tempo si spoglia della sua caducitร , la terra perde i suoi pesanti limiti e lโuomo comprende che non cโรจ piรน la morte, la risurrezione ha trasformato la morte in una provocazione assoluta alla vita.
Nel nuovo respiro la terra dona i frutti attesi da millenni, luce visibile, luce che tutto compenetra, amore per la terra e per il cielo, per ogni essere esistente, amore che disvela lโuniverso nel suo vero significato di gloriosa manifestazione dellโInvisibile: il cielo รจ ormai sulla terra fino alla consumazione delle รจre.
Nel nuovo respiro lโuomo potrร vivere la vita, quella vita che si apre il varco attraverso tutte le morti, e avanza, potente e gioiosa, finchรฉ rimarrร una morte da oltrepassare. Allora sapremo che Cristo, il Vivente, รจ nel Padre, che gli uomini viventi sono nel Figlio e il Figlio รจ in loro nella sconfinata gioia di aver ritrovato la loro vera natura di figli dellโunico Padre. I viventi, fecondati dalle parole-seme del Figlio, ameranno, il loro amore sarร illimitato come lโamore del Padre. Vivranno; non parleranno della vita, vivranno. Le vecchie gloriose istituzioni crolleranno tarlate, rimarranno un esercizio per i dotti cultori del passato, trionferร la vita che dal Padre trabocca nel Figlio, dal Figlio ai figli, dai figli risale gioiosa alla sua prima sorgente. I figli, che respireranno il nuovo respiro divino, andranno incontro allโuomo, a ogni uomo di qualunque colore sia la sua pelle, lโinviteranno a costruire la novitร , ove ciascuno รจ se stesso e tutti si sentiranno destinati a vivere lโamore per lโamore, saranno una nuova stirpe di uomini animati dalla fede fino allโabbandono, alla totale rinuncia della propria volontร , stirpe chiamata a edificare, in un impeto travolgente di amore, il nuovo tempio.
Il nuovo soffio divino, energia essenziale e totalizzante, coinvolgendo tutto lโuomo, rivelerร la veritร delle cose create, lโeterno nella caducitร delle cose e degli eventi, il permanente nelle forme illusorie ed effimere, manifesterร le conquiste della mente nel doloroso svolgersi delle vicende umane, inizierร le coscienze alla vita di contemplazione e il cuore inquieto vi troverร la pace. Il nuovo respiro illuminerร la mente rendendola attenta alla parola eterna, docile alla sua silenziosa operositร . Il nuovo respiro si rivelerร come vita, non arida e lontana dottrina; le sue impulsioni vitali appariranno non astratte parole ma modi possibili di essere, tendenti a rendere spirituale la mente che vive di essi.
La Sapienza rivestirร le coscienze, attuandosi in una viva comunione con il Padre, unione con noi da parte di Dio, unione con Dio da parte nostra. LโIntelletto sarร lโapertura del fiore mentale, la mente concreta sarร fecondata dal nuovo respiro, la Veritร ci offrirร le sue preziose perle. La mente dischiusa dallโamore, libera dalle leggi degli istinti e degli impulsi egoistici, sarร dotata del dono del Consiglio e avrร pace in una conoscenza illimitata. La Forza abiterร nel cuore che non tremerร piรน per le avversitร e le tentazioni, e sarร nellโamore il signore delle forze della natura conoscendole nel loro profondo. Una nuova qualitร colmerร lโuomo interiore, la Pietร , guida sicura verso il segreto cuore delle creature, risposta instancabile a tutte le domande dโamore. Il Timore verso lโAssoluto silenzioso perderร il suo terrificante aspetto, si libererร da ogni forma di paura, e manifesterร il suo vero volto di umile amore verso il Padre e le sue creature.
Il nuovo respiro, rinnovando lโuomo intero, sarร lโinizio di un canto nuovo, il canto che nasce dal cuore che crede soltanto nella vita, il canto del cuore che ha ritrovato la figliolanza divina. Non ci sarร piรน morte, ma vita; non piรน dolore, ma gioia; non piรน disperazione: ogni uomo saprร di essere una viva pietra del nuovo tempio che lo Spirito innalza nellโuomo e con lโuomo.
1 Giovanni Vannucci, ยซIl nuovo respiroยป, 06a domenica di Pasqua, Anno A; in Risveglio della coscienza, 1a ed. Centro studi ecumenici Giovanni XXIII, Sotto il Monte (BG) ed. CENS, Milano 1984; Pag. 78-80.