Commento al Vangelo per il 17 Maggio 2020 – don Bruno Maggioni

Le ultime parole di Gesù ai discepoli si concentrano su un unico punto: l’amore. Si tratta di un amore concreto e fattivo. Amare Dio significa infatti osservare i comandamenti, che poi si riducono a uno: l’amore fraterno. È unicamente nell’esperienza dell’amore fraterno che ci si accorge del dono dello Spirito e del ritorno del Signore.

È nell’amore fraterno che si fa esperienza di Dio. Ecco perché nella nostra vita il dono dello Spirito e il ritorno del Signore continuano a essere  una realtà remota, non ci amiamo gli uni gli altri.Il brano è anche percorso da una netta opposizione fra i discepoli e il mondo. Gesù si manifesta ai discepoli, ma non al mondo: «Il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete»; i discepoli possiedono lo Spirito, il mondo no.

Stando a queste parole, il mondo è totalmente incapace di accogliere lo Spirito, non lo vede e non lo riconosce. I suoi interessi sono altrove, e non vede. Al mondo manca la luce per riconoscere lo Spirito, e la luce è l’amore.


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