Commento al Vangelo di domenica 5 novembre 2017 โ€“ Alberto Maggi

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Padre Alberto Maggi commenta il Vangelo di domenica prossima, 5 novembre 2017.

Commento al Vangelo della domenica (Dom XXXI) di Alberto Maggi (Mt 23:1-12)

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DICONO E NON FANNO

Dopo aver ridotto al silenzio tutti i suoi avversari, nellโ€™ordine sono i sacerdoti, anziani, farisei, erodiani, sadducei, i dottori della legge, Gesรน convoca le folle e i discepoli per metterli in guardia dal loro insegnamento. รˆ lโ€™ultimo discorso che Gesรน rivolge alle folle ed รจ il piรน violento di tutto il vangelo, perchรฉ? Non รจ tanto una polemica con la comunitร  giudaica dalla quale i credenti si erano ormai distaccati, ma รจ un monito severo, da prendere quindi seriamente, che Gesรน rivolge alla sua comunitร  e ai suoi discepoli, a quanti lo vogliono seguire, di non imitare quello che ora Gesรน critica. Vediamo allora il testo di Matteo, capitolo 23 dal versetto 1.

โ€œAllora Gesรน si rivolse alla folla e ai suoi discepoliโ€, la prima volta che Gesรน si รจ rivolto alle folle e ai discepoli รจ stato per il discorso della montagna. Lโ€™evangelista intende dire che per vivere il messaggio delle beatitudini occorre evitare lโ€™insegnamento degli scribi e dei farisei, i quali ora Gesรน critica. โ€œSi rivolse alla folla e ai suoi i suoi discepoli dicendo: sulla cattedra di Mosรจ si sono seduti gli scribi e i fariseiโ€, cosโ€™รจ la cattedra di Mosรจ? Il Signore aveva promesso a Mosรจ che dopo di lui avrebbe fatto sorgere un profeta come lui, e, per simboleggiare questa presenza, e di Mosรจ e del profeta che doveva venire, nelle sinagoghe un seggio rimaneva vuoto, simboleggiava la presenza del profeta. Ebbene questa presenza del profeta รจ stata soppiantata, si sono installati gli scribi, cioรจ i teologi, e i farisei. Al posto del profeta che annunciava il Dio creatore si sono messi, al loro posto i giuristi, quelli del Dio legislatore. Quindi Gesรน mette in guardia dal loro insegnamento.

La frase che ora Gesรน rivolge รจ ironica, dice Gesรน โ€œPraticate e osservate tutto ciรฒ che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perchรฉ essi dicono e non fannoโ€. Gesรน non critica soltanto le loro opere, giร  li ha chiamati ipocriti, ma ha criticato anche la loro dottrina, ha detto che non viene da Dio, Gesรน ha detto chiaramente โ€œinsegnano dottrine che sono precetti di uomini, anzi per fare questo hanno soppiantato il comandamento di Dioโ€. Quindi Gesรน non dice osservate la loro dottrina, ma non scusateli nel comportamento, no, nรฉ dottrina, nรฉ comportamento. Il Dio che loro presentano รจ lโ€™opposto del Padre di Gesรน. Mentre il Padre desidera la felicitร  degli uomini, questi capi, queste autoritร  religiose la rendono impossibile.

Quindi Gesรน continua e li identifica โ€œLegano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un ditoโ€, a loro quello che interessa รจ la dottrina. Se poi questa dottrina, questi precetti fanno soffrire le persone, non le rendono libere, a loro non interessa, lโ€™importante รจ lโ€™osservanza della loro dottrina, dottrina sulla quale basano tutto il loro potere e tutto il loro prestigio, e che per essi รจ uno strumento di dominio del popolo.
E continua Gesรน, ed รจ un identikit molto ben preciso che va tenuto presente, โ€œTutte le loro opere le fanno per essere ammiratiโ€, รจ lโ€™ambizione massima, sfrenata che hanno, โ€œdalla gente: allargano i loro filattรจri e allungano le frangeโ€, sono insegne religiose che dovevano richiamare dei precetti, dei comandamenti. Ebbene, nonostante che ostentano queste insegne religiose, non mettono in pratica proprio quello che queste insegne religiose avrebbero dovuto ricordare. E poi Gesรน continua โ€œsi compiacciono dei posti dโ€™onore nei banchettiโ€, il posto dโ€™onore รจ quello vicino al padrone di casa, dove si viene serviti meglio prima e si mangia meglio, ma โ€œi primi seggi nelle sinagogheโ€, i primi seggi non sono i posti davanti, ma i posti in alto, distanti dalla gente, quindi quando cโ€™รจ da stare con il popolo prendono le distanze. โ€œdei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati โ€œrabbรฌโ€ dalla genteโ€. Tutta la loro esistenza รจ orientata al servizio della propria sfrenata autoesaltazione, un delirio di glorificazione che non conosce confini e che richiede continuamente la sottomissione del popolo, in piena rivalitร  lโ€™uno con lโ€™altro, perchรฉ hanno paura che qualcuno gli soffi. Ecco perchรฉ amano essere riconosciuti, essere salutati e chiamati rabbi, signore mio, sarebbe lโ€™equivalente di monsignore.

Ma ecco lโ€™insegnamento di Gesรน โ€œMa voi non fatevi chiamare โ€œrabbรฌโ€, perchรฉ uno solo รจ il vostro Maestro e voi siete tutti fratelliโ€, nessuno nella comunitร  si puรฒ mettere al di sopra, lโ€™unico che insegna รจ Gesรน che ci comunica lo Spirito del Padre, โ€œE non chiamate โ€œpadreโ€ nessuno di voi sulla terra, perchรฉ uno solo รจ il Padre vostro, quello celesteโ€. Il padre รจ colui che trasmetteva la tradizione, era lโ€™autoritร . Ebbene lโ€™unico padre nella comunitร  e il padre dei cieli, che non governa gli uomini emanando leggi, imponendo dei pesi che loro devono osservare. Ecco perchรฉ Gesรน piรน avanti aveva detto โ€œvenite a me voi tutti che siete affaticati e stanchi e io sarรฒ il vostro sollievoโ€. Il Padre non impone dottrine, ma comunica il suo amore, comunica la sua stessa capacitร  dโ€™amare, il suo Spirito.

โ€œE non fatevi chiamare guidaโ€, guida รจ colui che conduce โ€œperchรฉ uno solo รจ la vostra Guida, il Cristoโ€, e il finale โ€œChi tra voi รจ piรน grande, sarร  vostro servoโ€, il termine รจ diacono. Il vero grande nella comunitร  non รจ colui che impone i pesi, ma colui che li toglie, colui che aiuta a portarli, colui che si mette a servizio, perchรฉ dice Gesรน โ€œchi invece si esalterร โ€, cioรจ si innalzerร  al di sopra degli altri, โ€œsarร  umiliatoโ€, e โ€œchi si abbasserร โ€, chi si metterร  a servizio, โ€œsarร  esaltatoโ€. Il rischio che Gesรน vuole evitare รจ che nella sua comunitร  si stabiliscano rapporti mediante il dominio di alcuni e la sottomissione degli altri. Questo non ha nulla di evangelico, non ha nulla di cristiano. La comunitร  dei seguaci di Gesรน รจ una comunitร  di fratelli, dove gli uni vivono per il bene e il benessere degli altri.

Questo il video del live su Facebook

https://youtu.be/2q7VzepQ3M4

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 5 novembre 2017 anche qui.

XXXI Domenica del Tempo Ordinario โ€“ Anno A

Mt 23, 1-12
Dal Vangelo secondo  Matteo

1Allora Gesรน si rivolse alla folla e ai suoi discepoli 2dicendo: ยซSulla cattedra di Mosรฉ si sono seduti gli scribi e i farisei. 3Praticate e osservate tutto ciรฒ che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perchรฉ essi dicono e non fanno. 4Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. 5Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattรจri e allungano le frange; 6si compiacciono dei posti dโ€™onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, 7dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati โ€œrabbรฌโ€ dalla gente. 8Ma voi non fatevi chiamare โ€œrabbรฌโ€, perchรฉ uno solo รจ il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. 9E non chiamate โ€œpadreโ€ nessuno di voi sulla terra, perchรฉ uno solo รจ il Padre vostro, quello celeste. 10E non fatevi chiamare โ€œguideโ€, perchรฉ uno solo รจ la vostra Guida, il Cristo. 11Chi tra voi รจ piรน grande, sarร  vostro servo; 12chi invece si esalterร , sarร  umiliato e chi si umilierร  sarร  esaltato.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 05 โ€“ 11 Novembre 2017
  • Tempo Ordinario XXXI
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo A
  • Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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