Questa è una rielaborazione audio/video sulle letture della Messa di: DOMENICA 4 ottobre 2009 – XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (Anno B) a cura di Antonio Di Lieto. Il titolo della Messa, che unifica tutte le letture, secondo l’autore è: Genitori uniti e felici !
A fine articolo anche il podcast
Commento alle Letture
PRIMA LETTURA (dal libro della Gènesi 2,18-24)
Dopo aver creato il primo uomo, il Signore pensò: “Non voglio che resti solo. Gli farò qualcuno che possa fargli compagnia: ed aiutarlo!”. Allora Dio prese un pò di materia, modellò tutti gli animali e gli uccelli del cielo, li portò ad Adamo e disse: “Ecco, questi li ho fatti per te: ora decidi tu come chiamarli!”. Contento allora, l’uomo diede un nome a tutte le bestie ed agli uccelli del cielo. Ma dopo un pò ricominciò a sentirsi solo, perché gli animali non erano come lui: non potevano capirlo. Allora mentre l’uomo dormiva, di nascosto Dio gli tolse una costola dal fianco: e da questa gli modellò una donna bellissima. Adamo si svegliò, la vide e subito esclamò innamorato: “Tu sì che sei parte di me: sei proprio carne della mia carne!”. Il Signore allora benedicendo la loro unione concluse: “D’ora in poi ogni uomo sentirà il bisogno di lasciare i GENITORI per UNIRSI alla sua donna: i due così formeranno una nuova famiglia, diventando ‘un corpo solo’”. Per questo infatti, sono stati creati l’uno dal corpo dell’altro: per vivere UNITI E FELICI !
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 127,1-6)
Dio ci benedica: durante tutti i giorni della nostra vita. Beato chi ama il Signore: segui le sue strade e riceverai ogni bene. Ti guadagnerai da vivere col lavoro delle tue mani: sarai FELICE e non ti mancherà mai niente. Tu e tua moglie sarete sempre UNITI E FELICI. Alla sera lei ti accoglierà nell’intimità della tua casa: fertile come un magnifico vigneto. Ed i tuoi figli cresceranno intorno alla tua tavola: belli come alberi d’ulivo! Ecco com’è benedetto, l’uomo che ama il Signore. Possa tu vivere nel bene e nella pace tutti i giorni della tua vita. Ed invecchiare sereno: tra le coccole dei tuoi nipotini !
SECONDA LETTURA (dalla lettera agli Ebrei 2,9-11)
Carissimi fratelli, quel Gesù che facendosi uomo si abbassò fino a rendersi inferiore agli angeli, ora Dio lo ha innalzato: riempiendolo di onore e di gloria. Questo perché ha accettato di soffrire e morire per noi: ha sacrificato se stesso per gli altri. Dio infatti, che ha creato tutte le cose e le conserva in vita, ora ha voluto condurre gli uomini alla vita senza fine: per mezzo del Figlio. Così lo ha reso perfetto mediante le sofferenze, per poi nominarlo capo di tutti quelli che saranno salvati: per far diventare anche noi figli di Dio. Infatti quel Gesù che ci ha santificati, e noi che siamo stati santificati da Lui, abbiamo lo stesso GENITORE: Dio Padre. Per questo Gesù non ha mai avuto vergogna di chiamarci fratelli, perché per mezzo del suo sacrificio anche noi siamo diventati come Lui: figli di Dio. Siamo stati UNITI alla Sua famiglia divina !
VANGELO (Marco 10,2-16)
Per metterlo in difficoltà, un giorno i farisei decisero di porre a Gesù una questione delicatissima: gli chiesero se era favorevole o contrario al divorzio. Gesù a sua volta domandò: “Che cosa dice in proposito, la legge di Mosè?”. Quelli risposero: “La Legge di Mosè dice che gli uomini hanno il diritto di divorziare dalle mogli: mandando loro una lettera scritta”.
Ma Gesù scuotendo la testa osservò: “Mosè ha dovuto emanare questa legge sul divorzio, per limitare i danni del vostro egoismo: non certo per giustificarlo! La famiglia infatti, è stata creata da Dio per essere UNITA. Ricordate cosa dice la Genesi in proposito? «L’uomo sentirà il bisogno di lasciare i GENITORI per UNIRSI alla sua donna: i due così formeranno una nuova famiglia, diventando ‘un corpo solo’». Padre, madre e figli quindi non sono più due, ma “un corpo solo”: pensati da Dio per vivere UNITI E FELICI. E nessun uomo può spezzare ciò che Dio ha UNITO, senza pagarne le conseguenze!”.
Tornati a casa, i discepoli interrogarono ancora Gesù su questo tema: perché non riuscivano ad accettare che lui fosse così nettamente contro il divorzio. Ma Gesù ribadì: “Ve lo ripeto: lasciare la propria moglie e sposarne un’altra, è una forma di adultèrio. Ed anche lasciare il proprio marito e sposarne un altro, è una forma di adultèrio. Significa tradire la propria famiglia: e pugnalare i propri bambini!”.
Combinazione proprio in quel momento, alcuni GENITORI stavano portando a Gesù dei bambini per benedirli: ma i discepoli li stavano allontanando infastiditi. Gesù invece li prese in braccio affettuosamente: impose loro le mani e li benedisse. Poi rivolto ai discepoli, concluse indignato: “Lasciate che i bambini vengano a me: non glielo impedite. Anzi, se volete veramente entrare nel regno dei cieli, accogliete il mio messaggio facendovi piccoli come loro!”
E così i discepoli capirono che dovevano farsi piccoli e guardare al problema con occhi di bambini, per capire quanto la separazione dei genitori è sempre una terribile violenza contro i piccoli. Per rendersi conto di quanto i figli hanno bisogno vitale, di avere GENITORI UNITI E FELICI !
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Note: L’autore precisa che, anche se la lettura di queste bellenotizie aiuta a comprendere la prima parte della Messa (Liturgia della Parola), non potrà mai sostituire la seconda parte (Liturgia eucaristica), in cui ci viene data la possibilità di “abbracciare” veramente il Corpo di Cristo.