Padre Alberto Maggi commenta il Vangelo di domenica prossima, 28 febbraio 2016.
Ogniqualvolta Gesรน tenta di liberare le persone subito appaiono coloro che sono contro questo processo di liberazione. Eโ quanto emerge nel capitolo 13 di Luca โ รจ un episodio che ha soltanto questo evangelista โ i primi 9 versetti.
Scrive lโevangelista: โIn quello stesso tempoโ. Quale tempo? Gesรน aveva detto alla folla: โPerchรฉ non giudicate da voi stessi ciรฒ che รจ giusto?โ Gesรน cerca di emancipare il popolo dallโinflusso e dalla dottrina degli scribi, dei farisei. Sono le autoritร religiose che determinano quello che la gente deve credere e come deve credere, cosa deve praticare.
Allora Gesรน invita le persone a crescere, ad essere persone mature, che ragionano con la propria testa e camminano con le proprie gambe. Questo รจ inammissibile per il potere religioso che deve sempre sottomettere le persone, trattandole come in maniera infantile. Ed ecco la reazione.
Si presentarono alcuni a riferirgli il fatto di quei Galilei. Dire โGalileoโ, al tempo di Gesรน, non indicava soltanto la provenienza da una determinata regione. Galileo significa โrivoluzionarioโ e indicava gli zeloti, i terroristi dellโepoca. Ricordiamo la grande rivolta di Giuda il Galileo che cโรจ scritta negli Atti degli Apostoli. Quindi Riferirgli il fatto di quei Galilei โ Gesรน รจ galileo โ il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere (letteralmente mescolato) insieme a quello dei loro sacrifici.
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Quindi Gesรน sta tentando di liberare il popolo dallโinflusso delle autoritร religiose e gli arriva questa minaccia, un avvertimento di chiaro stampo mafioso: โAttento Galileo che qui da noi i Galilei fanno una gran brutta fineโ. Ebbene Gesรน non solo non si lascia intimorire, ma passa allโattacco, reagendo.
Prendendo la parola, Gesรน disse loro: ยซCredete che quei Galilei fossero piรน peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte?โ
Gesรน smentisce il nesso che vede il castigo come unโazione da parte di Dio per punire i peccati degli uomini. โNo, io vi dico, ma se non vi convertiteโฆโ, cioรจ se non cambiate vita. La conversione nel vangelo indica mettere il bene dellโaltro come principale valore della propria esistenza, โโฆperirete tutti allo stesso modo.โ
[ads2]Quindi Gesรน dice โNo, attenti! Siete voi che se non cambiate vita fate una brutta fineโ. Ma non solo. Ora Gesรน continua. Se prima ha fatto un esempio generale, indicando i Galilei, ora si trova a Gerusalemme e parla proprio di quella cittร , di Gerusalemme.
โO quelle diciotto persone, sulle quali crollรฒ la torre di Sรฌloeโฆโ, Siloe รจ un quartiere di Gerusalemme, ancora oggi si vede il basamento di questa torre che crollรฒ, โโฆ e le uccise, credete che fossero piรน colpevoli (letteralmente piรน debitori) di tutti gli abitanti di Gerusalemme?โ Ecco se prima lโesempio era stato per i galilei, ora Gesรน lo porta proprio lรฌ dove parla di Gerusalemme.
โNo, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modoยป. Gesรน riafferma nuovamente quanto detto prima. Quindi Gesรน esclude in maniera tassativa il castigo divino e li invita di nuovo alla conversione. E poi Gesรน allarga la tematica e qui รจ un poโ una risposta a Giovanni che era lโultimo erede di questa tradizione che vedeva Dio come colui che puniva i peccatori. Ricordiamo che Giovanni Battista aveva detto: โOgni albero che non porta buon frutto sarร tagliato e buttato nel fuocoโ.
Ecco Gesรน allarga il discorso e prosegue. Diceva anche questa parabola: ยซUn tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vignaโ. Il fico e la vigna nellโantico testamento sono immagini di Israele, del popolo di Israele. E venne a cercarvi frutti, ma non ne trovรฒ. Ecco abbiamo visto Giovanni Battista diceva che se non porta frutti si taglia e si butta nel fuoco. Gesรน non รจ dโaccordo. Allora disse al vignaiolo: โEcco, sono tre anniโ, a rappresentare un tempo completo, โche vengo a cercare frutti su questโalbero, ma non ne trovo. Tร glialo dunque! Perchรฉ deve sfruttare il terreno?โ.
Ma quello gli rispose โฆ e questa รจ lโazione di Gesรน che รจ contrario a unโazione che distrugge, a unโazione che punisce. Gesรน non รจ venuto a distruggere, ma a portare vita, a vivificare. Ma quello gli rispose: โPadrone (il termine esatto รจ โsignoreโ, si vede che รจ un rapporto con Dio), lascialo ancora questโanno, finchรฉ gli avrรฒ zappato attorno e avrรฒ messo il concime.โ
Lโazione di Gesรน di fronte ai peccatori, di fronte alle persone sterili, di fronte a coloro che non portano frutto, non รจ unโazione punitiva, ma vivificante, offre ancora nuove possibilitร di portare frutto, di portare vita, e non solo offre questa possibilitร , ma collabora perchรฉ questo si realizzi.
E poi Gesรน continua: โVedremo se porterร frutti per lโavvenire; se no, lo taglieraiโยป.
Il Dio di Gesรน, quello che Luca ci presenta, รจ il Dio per il quale nulla รจ impossibile. Come aveva scritto al momento dellโannunciazione: questo รจ il sesto mese per lei, parlando di Elisabetta, la parente di Maria, che tutti dicevano sterile. Ecco cosรฌ anche un albero che sembra sterile, per lโazione di Dio e per la collaborazione dellโuomo, puรฒ portare frutto.
Lโinsegnamento di Luca e molto chiaro, molto preciso. A quanti vedono una relazione tra il peccato e il castigo Gesรน annunzia in maniera chiara, tassativa e definitiva che lโazione di Dio con i peccatori non รจ punitiva, distruttiva, ma vivificante.
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Terza Domenica del Tempo di Quaresima
- Colore liturgico: viola
- Es 3, 1-8. 13-15; Sal 102; 1 Cor 10, 1-6. 10-12; Lc 13, 1-9
Lc 13, 1-9
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesรน il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesรน disse loro: ยซCredete che quei Galilei fossero piรน peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollรฒ la torre di Sรฌloe e le uccise, credete che fossero piรน colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modoยป.
Diceva anche questa parabola: ยซUn tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovรฒ. Allora disse al vignaiolo: โEcco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su questโalbero, ma non ne trovo. Tร glialo dunque! Perchรฉ deve sfruttare il terreno?โ. Ma quello gli rispose: โPadrone, lascialo ancora questโanno, finchรฉ gli avrรฒ zappato attorno e avrรฒ messo il concime. Vedremo se porterร frutti per lโavvenire; se no, lo taglieraiโยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 28 Febbraio โ 05 Marzo 2016
- Tempo di Quaresima III, Colore viola
- Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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