Commento al Vangelo – Domenica 26 luglio 2009 – Bellanotizia

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Questa è una rielaborazione audio/video sulle letture della Messa di: DOMENICA 26 luglio 2009 – XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (Anno B) a cura di Antonio Di Lieto. Il titolo della Messa, che unifica tutte le letture, secondo l’autore è: Dio moltiplica la nostra generosità !

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Commento alle Letture


Da Evangelicae Historiae ImaginesPRIMA LETTURA (dal secondo libro dei Re 4,42-44)

In quei giorni, un uomo si mise in viaggio dalla città pagana di Baal-Salisà, per portare al profeta Elisèo le primizie del suo grano e 20 panini: con grande GENEROSITA’. Ma Eliseo, con altrettanta GENEROSITA’ rispose: “Dalli a questa gente: perchè loro ne hanno più bisogno di me!”. L’uomo allora si guardò intorno e disse: “Ma qui ci saranno almeno 100 persone: ed i miei panini sono solo 20!”. Ma Elisèo insistendo rispose: “Abbi fede, il Signore li farà bastare per tutti: e pure ne avanzerà!”. Quello li diede alla folla, tutti si saziarono e ne avanzò: proprio come aveva detto il Signore, per bocca del profeta. … E’ proprio vero: Dio sempre MOLTIPLICA LA NOSTRA GENEROSITÀ !

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 144,10-11.15-18)

Tu apri la mano, Signore: e con la Tua GENEROSITÀ sazi ogni essere vivente. Ti lodino Signore, tutte le tue creature: ti benedicano i tuoi fedeli. Parlino della tua potenza: raccontino la tua bellezza. Tutte le creature tendono gli occhi verso di Te, Signore: e tu dai loro il cibo al momento opportuno. Apri la tua mano: e con la Tua GENEROSITÀ sazi ogni essere vivente. Le strade di Dio sono sempre giuste: le Sue azioni sempre buone e GENEROSE. Perché il Signore è vicino a chi lo invoca: a tutti quelli che si rivolgono a Lui, con GENEROSITÀ e sincerità !

SECONDA LETTURA (dalla lettera di Paolo ai cristiani di Èfeso 4,1-6)

Fratelli miei, dalla prigione in cui mi trovo a causa della mia fede, vi raccomando soprattutto questo: comportatevi in modo degno di un cristiano. Sopportatevi a vicenda con amore: trattando sempre gli altri con bontà e GENEROSITÀ, umiltà e dolcezza. Non rompete mai l’unità che vi lega: ma fate in modo che tra di voi, regni sempre la pace. Sentitevi come gli organi del corpo umano che, pur essendo diversi, formano un solo corpo: ed un solo spirito. Non dimenticate infatti che avete la stessa fede e lo stesso Signore, la stessa speranza e lo stesso Dio: che sta al di sopra di tutti, è Padre di tutti, opera ed è presente in tutti. E tutti sazia, con la sua infinita GENEROSITÀ !

VANGELO (Giovanni 6,1-15)

Mentre si avvicinava la festa di Pasqua, Gesù stava attraversando il lago di Galilèa (detto anche di Tiberìade): e molti, avendo visto le guarigioni che compiva, lo seguivano dalla riva. Erano talmente tanti, che sbarcando fu costretto a salire con i suoi discepoli su una collina. Poi giunto sulla cima guardò in basso e vide questa immensa folla che voleva ancora salire verso di lui: e si commosse.

Desideroso di fare qualcosa per loro, allora disse all’apostolo Filippo: “Dove possiamo comprare del pane per saziarli?”. (Gesù sapeva cosa sarebbe successo, ma voleva metterlo alla prova). Filippo senza capire, fece un calcolo umano e rispose amareggiato: “Saranno almeno in 5.000: quindi anche se comprassimo 10 mila euro di pane, non potremmo darne nemmeno un pezzettino per uno!”. Proprio in quel momento arrivò Andrea, il fratello di Simon Pietro, portando un ragazzo per mano. Si avvicinò e disse: “Questo ragazzino ha capito che siamo in difficoltà e con GENEROSITÀ vuole metterci a disposizione il suo pasto. Ma sono solo 2 pesci e 5 panini: non possono certo bastare per 5.000 persone!”.

Ma Gesù non permise che la GENEROSITÀ di quel bambino andasse perduta. Così fece sedere tutti nell’erba fresca, poi prese i 5 panini, rese grazie a Dio, li spezzò: e li diede alle 5.000 persone. E lo stesso fece con i pesci: dicendo a tutti di prenderne pure quanto ne volevano. Poi quando tutti e 5.000 furono saziati, disse ai suoi discepoli: “Bene, ora raccogliete il pane avanzato: perché nulla deve andare perduto!”. E così con soli 5 panini, frutto della GENEROSITÀ di un piccolo bambino, non solo mangiarono 5.000 persone, ma si riempirono anche 12 canestri di pane avanzato!

Di fronte ad un miracolo così grande, la gente cominciò a dire: “Questo è davvero il Messia. Andiamo ed incoroniamolo re: così non moriremo mai di fame!”. Ma Gesù non era venuto per saziare gli stomaci: ma i cuori. E così per non essere frainteso, scappò sulla collina: a pregare da solo. Con quel miracolo non voleva certo ostentare la Sua potenza, ma solo far vedere che Dio MOLTIPLICA LA NOSTRA GENEROSITÀ !

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Note Note: L’autore precisa che, anche se la lettura di queste bellenotizie aiuta a comprendere la prima parte della Messa (Liturgia della Parola), non potrà mai sostituire la seconda parte (Liturgia eucaristica), in cui ci viene data la possibilità di “abbracciare” veramente il Corpo di Cristo.