PER ANNUNCIARE LA PAROLA
NEL CAMMINO VERSO DIO
La colletta ci ricorda una realtร che per il cristiano รจ assolutamente certa e dโimportanza essenziale, la piรน importante per capire il significato della nostra esistenza: ยซDio grande e misericordioso, allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di teยป. Questo รจ la vita: un cammino verso Dio, nostra mรจta, nostro ultimo fine. Questa veritร , che dovrebbe esserci sempre presente, ci รจ stata richiamata con una forza particolare quando, allโinizio di questo mese, la liturgia ci ha ricordato i fratelli che nel cammino verso Dio ยซci hanno preceduti con il segno della fede e dormono il sonno della paceยป (Canone romano). Oggi la parola di Dio, ยซlampada per i miei passiโฆ luce sul mio camminoยป (Sal 118,105), ci รจ di particolare aiuto a scorgere questa via e camminarvi in modo da raggiungere la mรจta, come fa lโautomobilista attento alle indicazioni stradali, il pilota che preparandosi alla discesa osserva la pista illuminata dai riflettori.
La sapienza รจ radiosa e indefettibile
ยซLa natura intellettuale della persona umana raggiunge la perfezione, comโรจ suo dovere, mediante la sapienza, la quale attrae con soavitร la mente dellโuomo a cercare e ad amare il vero e il bene, e, quando lโuomo ne รจ ripieno, lo conduce attraverso il visibile allโinvisibile. Lโepoca nostra, piรน ancora che i secoli passati, ha bisogno di questa sapienza, perchรฉ diventino piรน umane tutte le sue nuove scoperteยป (Gaudium et Spes, 15). Necessaria perchรฉ lโuomo possa pienamente realizzarsi come uomo, secondo la vocazione che ha da Dio, la sapienza รจ dunque indispensabile perchรฉ egli possa conoscere la mรจta che Dio gli ha prefissato e trovare la via per raggiungerla. Essa รจ dono di Dio che la dร generosamente a chi la domanda con fede (cf Gc 1,5). Anzi, giร nel libro della Sapienza, preludendo alla piena rivelazione del Nuovo Testamento, la Sapienza si presenta con connotati che fanno pensare a una persona, a Cristo, ยซpotenza di Dio e sapienza di Dio, il quale per opera di Dio รจ diventato per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzioneยป (1 Cor 1,24-30). Essa si lascia contemplare da chi lโama trovare, da chi la ricerca, anzi ยซpreviene, per farsi conoscere, quanti la desideranoยป. Tocca a noi dunque cercarla con sollecitudine, accoglierla, ยซriflettere su di essaยป, vegliare per lei, far tesoro dei suoi insegnamenti. Come il pio ebreo che prega nel salmo responsoriale: ยซO Dio, tu sei il mio Dio, allโaurora ti cerco, di te ha sete lโanima mia, a te anela la mia carne, come terra deserta, arida, senzโacquaยป. In pratica, cercheremo e accoglieremo la Sapienza ascoltando e meditando la parola di Dio, rivolgendoci a lui nella preghiera, trovando il tempo per il silenzioso colloquio con lui in qualsiasi momento, anche ยซnelle veglie notturneยป.
Saremo sempre con il Signore
Oggi la Sapienza, per bocca di Paolo, ci illumina, ci dร conforto e speranza quando pensiamo โ e dovremmo pensarci spesso! โ ai ยซnostriยป morti, a tutti i morti, a noi stessi, che in un giorno piรน o meno lontano saremo pure tra i morti. Ci assicura che la morte non รจ la fine, come non lo รจ stata per Gesรน: ยซNoi crediamo infatti che Gesรน รจ morto e risuscitato; cosรฌ anche quelli che sono morti, Dio li radunerร per mezzo di Gesรน insieme con luiยป. La risurrezione del Signore, cardine della nostra fede, รจ anche il pegno sicuro della nostra risurrezione: ยซSe si predica che Cristo รจ risuscitato dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non esiste risurrezione dei morti? Se non esiste risurrezione dei morti, neanche Cristo รจ risuscitato! Ma se Cristo non รจ risuscitato, allora รจ vana la nostra predicazione ed รจ vana anche la vostra fedeยป (1 Cor 15,12-14).
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I Tessalonicesi, che attendevano prossima la venuta gloriosa del Signore, si interrogavano sulla sorte di quelli che erano morti: che sarebbe stato di loro, a confronto con quelli che Gesรน avrebbe trovato vivi? Ciรฒ che interessa per noi รจ che risorgeremo con lui, poco importa quando e come, e che ยซsaremo sempre con il Signoreยป. ยซPrima di regnare con Cristo glorioso, tutti noi compariremo โdavanti al tribunale di Cristo, perchรฉ ciascuno ritrovi ciรฒ che avrร fatto quando era nel suo corpo, sia in bene che in maleโ (2 Cor 5,10), e alla fine del mondo โne usciranno, chi ha operato il bene a risurrezione di vita, e chi ha operato il male a risurrezione di condannaโ (Gv 5,29; cf Mt 25,46)ยป (Lumen gentium, 48). Paolo ha detto il motivo per cui dร questi ammonimenti ยซsulla parola del Signoreยป: ยซPerchรฉ non continuiate ad affliggervi come gli altri che non hanno speranzaยป. E conchiuderร : ยซConfortatevi dunque a vicenda con queste paroleยป.
S. Agostino commenta: ยซPuรฒ esserci un cuore dโuomo che non provi dolore per un morto che gli รจ molto caro: non รจ meglio se un cuore umano trova conforto nel suo dolore piuttosto che non provare dolore e diventare disumano?ยป. E ricorda il pianto di Maria, sorella di Lazzaro, e di Gesรน stesso, che pure stava per richiamarlo in vita. E ancora: ยซร inevitabile che vi sentiate tristi: ma quando sei triste, la speranza ti consoliโฆ Quale consolazione? Perchรฉ il Signore stesso, ad un ordine, alla voce dellโarcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderร dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; quindi noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le nubi, per andare incontro al Signore nellโaria. E questo solo per un certo tempo? No: e cosรฌ saremo sempre con il Signoreยป.
Vegliate dunque
S. Agostino riconosceva giร la difficoltร di spiegare punto per punto la parabola raccontata qui da Matteo, particolarmente si domandava chi si vuole indicare con le dieci vergini. Possiamo seguirlo quando vede rappresentata in esse non una categoria determinata di persone, ma tutta la Chiesa. Ciรฒ รจ importante per le conseguenze pratiche che ne derivano in ordine alla conclusione indicata da Gesรน stesso: ยซVegliate dunque, perchรฉ non sapete nรฉ il giorno nรฉ lโoraยป. Ci fermeremo su questo, senza affrontare i difficili problemi che presenta la parabola a volerla interpretare nei particolari. S. Paolo ci ha parlato della ยซvenuta del Signoreยป, alla fine dei tempi, quando Dio ยซper mezzo di Gesรน radunerร tutti quelli che sono morti insieme con luiยป. Per ciascuno di noi il Signore verrร al momento della nostra morte, che segnerร lโincontro con lui. Quando, sia per la prima sia per la seconda venuta, non sappiamo. Egli stesso ci dice che verrร come un ladro, nellโora che non immaginiamo, e perciรฒ ci esorta a vegliare (cf Mt 24,42-44).
Che vuol dire vegliare? Attendere il Signore che verrร a giudicarci, con lโumiltร e il timore che cโispira la coscienza dei nostri peccati. Se uno sapesse, ci avverte s. Gregorio Magno, quando deve morire, potrebbe dedicare il tempo che crede ai piaceri, riservandosi poi un altro tempo per pentirsi. ยซMa colui che ha promesso il perdono a chi si pente, non ha promesso il domani a chi pecca. Dobbiamo dunque sempre attendere con timore il giorno ultimo, non potendolo mai prevedereยป. Vuol dire non starsene neghittosi ma attendere seriamente al nostro dovere, come spiega s. Ilario: ยซLe vergini sagge sono quelle che impiegano bene il tempo destinato allโazione mentre si รจ nel corpo; si sono preparate ad andare prontamente incontro al Signore che viene. Le stolte, quelle che, trascurate e negligenti, si sono date premura solo per il presente, dimenticando le promesse di Dio senza guardare avanti nella speranza della risurrezioneยป.
S. Agostino si domanda: ยซSe dobbiamo dormire, come possiamo vegliare?ยป. E risponde: ยซVeglia col cuore, veglia con la fede, veglia con la speranza, veglia con la caritร , veglia con le opere: e quando col corpo avrai dormito, verrร lโora di alzarti. Quando ti sarai alzato, prepara le lampade. Non si spegneranno quando saranno alimentate dallโolio spirituale della coscienza. Oggi fatichiamo e le nostre lampade oscillano tra i venti di questo mondo e le tentazioni, ma arda con forza la nostra fiamma, cosรฌ che il vento della tentazione ravvivi la fiamma anzichรฉ spegnerlaยป.
Ascoltiamo ancora s. Ilario: ยซLโolio รจ il frutto delle opere buoneยป. Anche s. Agostino: ยซHanno le lampade nel senso che hanno le opere buone, di cui il Signore ha detto: โCosรฌ risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perchรฉ vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che รจ nei cieliโ (Mt 5,16). Cosรฌ pure dice ai discepoli: โSiate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne acceseโ (Lc 12,35)ยป. E piรน avanti: lโolio รจ la caritร . S. Gregorio Magno, a sua volta, ravvisa nellโolio le buone opere, ma nascoste, come lโolio nella lucerna, sotto il velo dellโumiltร .
ร questo il nostro modo di pensare, di vivere? Abbiamo bisogno della sapienza di Dio che cโillumini. Abbiamo bisogno della ยซforza dello Spirito Santoยป, che ci viene comunicato nel sacramento che celebriamo; preghiamo che ยซrimanga in noi e trasformi tutta la nostra vitaยป (preghiera dopo la comunione).
Tratto da โOmelie per un anno 1 e 2 โ Anno Aโ โ a cura di M. Gobbin โ LDC
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XXXII Domenica del Tempo Ordinario โ Anno A
- Colore liturgico: Verde
- Sap 6, 12-16; Sal.62; 1 Ts 4, 13-18; Mt 25, 1-13
Mt 25, 1-13
Dal Vangelo secondo Matteo
1Allora il regno dei cieli sarร simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. 2Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; 3le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sรฉ lโolio; 4le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche lโolio in piccoli vasi. 5Poichรฉ lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. 6A mezzanotte si alzรฒ un grido: โEcco lo sposo! Andategli incontro!โ. 7Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. 8Le stolte dissero alle sagge: โDateci un poโ del vostro olio, perchรฉ le nostre lampade si spengonoโ. 9Le sagge risposero: โNo, perchรฉ non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e comprateveneโ. 10Ora, mentre quelle andavano a comprare lโolio, arrivรฒ lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. 11Piรน tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: โSignore, signore, aprici!โ. 12Ma egli rispose: โIn veritร io vi dico: non vi conoscoโ. 13Vegliate dunque, perchรฉ non sapete nรฉ il giorno nรฉ lโora.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 12 Novembre โ 18 Novembre 2017
- Tempo Ordinario XXXII
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo A
- Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net
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