Commento al Vangelo – Domenica 11 luglio 2010 – Bellanotizia

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Questa è una rielaborazione audio/video sulle letture della Messa di: DOMENICA  11 luglio 2010 – XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (Anno C) a cura di Antonio Di Lieto. Il titolo della Messa, che unifica tutte le letture, secondo l’autore è: La mia legge è amare !

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Commento alle Letture

PRIMA LETTURA (dal libro del Deuteronòmio 30,10-14)

Mosè parlò al popolo e disse: “Ascolta la voce di Dio: ed osserva le Sue LEGGI. Convèrtiti al Signore: AMANDOLO con tutto il cuore e con tutta l’anima! Questo non è un comando difficile e complicato: per comprenderlo non dovrai scalare il cielo, né attraversare l’oceano. Anzi quella di AMARE è una LEGGE a te molto vicina: già presente nella tua bocca e nel tuo cuore. Devi solo metterla in pratica !”.

SALMO RESPONSORIALE (dal Salmo 18,8-11)

I comandamenti del Signore fanno gioire. La LEGGE del Signore è perfetta: risolleva l’anima, riempiendola d’AMORE. I Suoi comandamenti sono sicuri: danno saggezza ai semplici. I Suoi precetti sono giusti: fanno gioire il cuore. I suoi ordini sono cristallini: illuminano gli occhi. Aver timore di Dio è un atteggiamento che rende puri: ed i cui frutti durano per sempre. Perché i giudizi del Signore sono fondati: sono tutti giusti. Le sue parole sono più preziose dell’oro: più dolci del miele !

SECONDA LETTURA (dalla lettera di Paolo ai cristiani di Colòsse 1,15-20)

Cristo Gesù è l’immagine visibile, di quel Dio che nessuno ha mai visto. Il Figlio di Dio infatti esiste da prima di ogni creatura. Il Padre si è servito di Lui per creare tutte le cose: quelle in cielo e quelle sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili, gli angeli e gli arcangeli, i serafini ed i cherubini. Tutte le cose quindi sono opera di Cristo: ed a Lui torneranno. Perché Lui esiste prima di tutte le cose: e tutte le cose esistono grazie a Lui. E Gesù è anche il capo dei credenti, che quindi sono gli organi del Suo corpo: ed è anche il primo ad essere risorto dai morti, dimostrando di avere il primato su tutte le cose. A Dio Padre infatti è piaciuto far abitare nel Figlio tutta la pienezza della Sua divinità: con l’obiettivo di riconciliare a Sé, per mezzo di Lui, tutto il creato. Grazie al sangue della sua croce infatti, Dio ha riappacificato la terra con il cielo: facendoci vedere quanto è grande il Suo AMORE !

VANGELO (Luca 10,25-37)

Ai tempi di Gesù i dottori della LEGGE insegnavano ad osservare alla lettera tutte le LEGGI di Mosè: ma spesso erano superbi e non sapevano AMARE. Uno di loro un giorno, per mettere in difficoltà Gesù, si alzò e gli chiese: “Maestro, che devo fare per ricevere la gioia eterna?”.

Gesù gli disse: “Cosa dice la LEGGE di Mosè?”. Quello rispose: “La LEGGE di Mosè dice che bisogna AMARE il Signore con tutto il cuore e tutta l’anima, tutta la forza e tutta la mente: ed AMARE anche il prossimo, mettendosi sempre nei panni degli altri!”. Osservò Gesù: “Vedi? Ti sei risposto da solo! Per ricevere la gioia eterna, devi fare proprio queste due cose: AMARE Dio ed il prossimo!”.

Quello allora, forse per giustificarsi perché non sempre riusciva ad AMARE tutti, chiese a Gesù: “Ma chi è il mio «prossimo»?”. E Gesù: “«Prossimo» è chiunque si «approssima» a te: lungo il cammino. Ti faccio un esempio. Mettiamo che in viaggio da Gerusalemme a Gerico tu venga assalito dai briganti, spogliato, picchiato a sangue: e lasciato per strada mezzo morto.

Per caso passa di lì un sacerdote, ti vede a terra ma non si ferma a soccorrerti: perché è in ritardo per officiare nel tempio. Poi passa un levìta (addetto al tempio): ed anche lui ti vede ma non si ferma.

Poi passa un ‘samaritano’. Ed anche se tra voi ed i samaritani non corre buon sangue (perché loro non seguono alla lettera tutte le LEGGI di Mosè), lui vedendoti si commuove, si avvicina e si prende cura di te: fasciandoti le ferite con olio e vino. Poi addirittura ti carica sul suo asino, ti porta in un albergo e il giorno dopo andando via dà dei soldi all’albergatore dicendo: «Ora io devo andare, ma curalo tu: e se spenderai di più, al mio ritorno ti pagherò tutto!».

Ora dimmi, chi ha AMATO di più il prossimo e rispettato la LEGGE di Mosè? Il samaritano non osservante o il ligio sacerdote?”. Quello rispose a malincuore: “Il samaritano…”. Concluse allora Gesù: “Bene allora, tu và e fa come lui!”.

E così quello capì che doveva AMARE il prossimo non solo a parole ma con i fatti: anche gli sconosciuti e persino i nemici. E non fare come quel sacerdote, che rispettava anche le minuzie dei precetti religiosi, ma trascurava la LEGGE più importante: AMARE !

Sul sito http://www.bellanotizia.it puoi scaricare tante altre “bellenotizie”, anche in forma di registrazione-audio e presentazione-video, oltre a diversi miei articoli, scritti, corrispondenze-mail ed ipotesi innovative.
Note: L’autore precisa che, anche se la lettura di queste bellenotizie aiuta a comprendere la prima parte della Messa (Liturgia della Parola), non potrà mai sostituire la seconda parte (Liturgia eucaristica), in cui ci viene data la possibilità di “abbracciare” veramente il Corpo di Cristo.