«Ma che cosa può la malvagità umana contro il disegno di Dio?», diceva San Gregorio Magno nella sua omelia per la festa dell’Epifania di Nostro Signore Gesù, parlando di Erode. Poi, sull’inganno che tende ai Magi aggiunge: «Da questo personaggio, chi sono designati se non gli ipocriti che, fingendo di essere alla ricerca del Signore, non meritano mai di incontrarlo?».
Quanta verità in queste parole! Tanti esempi ne abbiamo ai giorni nostri: ma viene finalmente una Luce, che illumina le tenebre in cui siamo avvolti, dove sembra che i furbi e gli ingannatori abbiano sempre la meglio…L’Epifania è la festa della Luce, delle tenebre che lasciano il posto alla Speranza e ci liberano dalla paura, anche di quella che Dio non faccia giustizia.
La paura nasce sempre da una fiducia nelle cose sbagliate e da una lettura della nostra storia che non è illuminata da Cristo: così tutti possiamo diventare come Erode che per paura che gli si tolga il potere fa uccidere i bambini e, invece di salvarsi, condanna sé stesso, ordinando di uccidere degli innocenti. Tutti possiamo ingannarci…
Ma qual è il vero inganno in cui possiamo cadere, che poi è anche quello di Erode? Credere che Dio non ti ama e che quindi accoglierlo nella vita significa essere limitati, rinunciare ai tuoi desideri di felicità e di amore, proprio come credeva Erode che teme questo bambino appena nato, lo teme perché pensa che gli voglia togliere il potere, pensa che sia venuto per spodestarlo…
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AUTORE: Mons. Antonio InterguglielmiFONTE: RGA Web radio cattolicaCANALE YOUTUBE