Commento al Vangelo di lunedì 4 giugno 2018 – don Mauro Leonardi

La storia dell’attesa di Cristo, della sua venuta, della sua vita, della sua morte e resurrezione, è una storia costellata di momenti di solitudine, di violenza, di incomprensione. Gesù, luce nelle tenebre, non solo non viene accolto, ma relegato ai margini come sovversivo o sognatore. Ma ciò che nel mondo è perdente alla luce del Regno diventa vincente, primato del dono gratuito di sé, del sacrificio per la salvezza, dell’amore senza tornaconto e senza fine che schiaccia, con la sua luce, gli intrighi di chi pensa solo al prestigio e al potere

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Poesia

I padroni che conosco tengono per sè ciò che è di loro proprietà.
Non si allontanano da ciò che possiedono.
Non lo affidano a nessuno.
Ma soprattutto non lo affidano a contadini infedeli e omicidi.

Tu, invece, hai fatto tutto questo.
Ci hai affidato la tua bella vigna.
Ricca.
Cintata.
Irrigata.
E hai atteso invano che ti dessimo i tuoi frutti.
Non ti abbiamo dato nulla.
Ti abbiamo preso tutto.
Anche tuo figlio.
Quanto ami tu?
Che padrone generoso sei tu?
Vogliono ucciderti perché hanno capito che quando parli di infedeltà, tradimento, omicidio.
Stai parlando di loro.

Dare.
Dare.
Dare.
Dare fino alla vita.
Dare fino alla vita del figlio.
Dare fino a che non rimane nulla,
Nessuno.
Questo è amore.
Questo è Dio.
E poi, sul sangue versato.
E poi, sulla vita donata.
Ricominciare.
Ricostruire.
Rimanere.
Questo è amore.
Questo sei tu.

Vanno via.
Questo è l’errore più grande.
Non è non capire.
Non è rubare.
Non è uccidere.
L’errore più grande è lasciarti e andarsene via.

Vangelo

Mc 12, 1-12
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù si mise a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti, agli scribi e agli anziani]:
«Un uomo piantò una vigna, la circondò con una siepe, scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.
Al momento opportuno mandò un servo dai contadini a ritirare da loro la sua parte del raccolto della vigna. Ma essi lo presero, lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote. Mandò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo insultarono. Ne mandò un altro, e questo lo uccisero; poi molti altri: alcuni li bastonarono, altri li uccisero.
Ne aveva ancora uno, un figlio amato; lo inviò loro per ultimo, dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma quei contadini dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra”. Lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e farà morire i contadini e darà la vigna ad altri. Non avete letto questa Scrittura: “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”?».
E cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. Lo lasciarono e se ne andarono.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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